Terzo trimestre di gravidanza: come cambiano corpo e feto Scopriamo quali cambiamenti avvengono a livello fisico nella donna negli ultimi 3 mesi di gravidanza e come si sviluppa il feto, ormai pronto per venire alla luce, attraverso un calendario di crescita.

Terzo trimestre di gravidanza: cambiamenti di mamma e feto

Se hai deciso di provare a rimanere incinta o stai già affrontando una gravidanza può essere molto utile conoscere come cambia il corpo della donna e come avviene lo sviluppo del feto settimana per settimana.
Dopo aver raccontato quello che avviene nel primo e nel secondo trimestre, noi di BlaBlaMamma ti accompagneremo alla scoperta dei cambiamenti del tuo corpo e delle tappe di sviluppo del feto durante il terzo trimestre di gravidanza, cioè tra la ventisettesima e la quarantesima settimana della dolce attesa.
Troverai anche alcuni consigli utili per affrontare al meglio questi ultimi tre mesi di gestazione.

I cambiamenti nel corpo della futura mamma

In questi mesi la donna affronta le ultime trasformazioni decisive. L’ingrossamento dell’utero, iniziato dalla 12° settimana e ha raggiunto il livello dell’ombelico nella 20°, arriva sino al margine inferiore della gabbia toracica alla 36° settimana.

Le mammelle aumentano di volume, la trama vascolare sottocutanea si fa più evidente e i capezzoli hanno una maggior pigmentazione. Soprattutto durante le ultime settimane di gravidanza, le mammelle possono secernere dai capezzoli il colostro, un liquido giallastro e lattiginoso, ricco di minerali e anticorpi, che costituisce il primo nutrimento per il bambino che viene allattato al seno.

La pigmentazione della pelle, specialmente delle donne brune con la carnagione scura, può subire dei cambiamenti correlati con l’aumento dei livelli dell’ormone che stimola la produzione e il rilascio di melanina. L’iperpigmentazione è particolarmente evidente sulla linea mediana dell’addome (linea nigra), nei capezzoli, nell’ombelico, nel perineo e sul viso, soprattutto nella regione degli zigomi e del naso (maschera gravidica o melasma). L’esposizione alla luce ultravioletta intensifica il melasma, ma un’idonea protezione solare ne riduce l’effetto.

Come ben spiega il dottor Raul Artal-Mittelmark [ 1 ] della Saint Louis University School of Medicine, il cuore della donna, sovraccaricato perché deve pompare una maggiore quantità di sangue all’utero (fino a 1/5 del totale) per la crescita del feto, aumenta la frequenza a riposo passando da un tasso normale che si aggira intorno ai 70 a 80-90 battiti al minuto, per ritornare a livelli normali circa sei settimane dopo il parto. Il volume di sangue aumenta quasi del 50% nel corso della gravidanza, ma la quantità di liquido presente aumenta maggiormente rispetto ai globuli rossi quindi, anche se il numero di globuli rossi è maggiore, gli esami del sangue indicano anemia.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità [ 2 ] la soglia minima di allarme per l’anemia in gravidanza è il valore di 11 g/dl.

L’apparato cardio-vascolare è quindi sottoposto a un maggior carico funzionale ed è importante il controllo giornaliero della pressione arteriosa, in particolare dal settimo mese, per escludere l’ipertensione indotta dalla gravidanza, una delle maggiori complicanze che possono presentarsi.

Le articolazioni e i legamenti nella pelvi si sono allentati e sono diventati più flessibili lasciando spazio all’utero ingrandito e preparando la donna al parto. Questo causa una leggera alterazione posturale. La colonna vertebrale si curva per bilanciare il peso dell’utero ingrandito e una lombalgia (mal di schiena) di entità variabile può essere piuttosto comune, specialmente verso le ultime settimane.

Al nono mese l’utero è infatti aumentato di 10 volte rispetto al suo volume iniziale e spinge sui vari organi.
La pressione sulla vescica urinaria ne causa una riduzione di volume con conseguente necessità di urinare più frequentemente e l’incapacità di trattenere a lungo l’urina.
La pressione a livello dell’intestino, soprattutto del retto, può portare a irregolarità della funzione intestinale come diarrea o stitichezza.
Il peso sul plesso vascolare può portare alla comparsa di emorroidi. Tali condizioni possono essere peggiorate dalla produzione di progesterone (ormone) da parte della placenta.

La spinta in alto, sul diaframma, può rendere difficoltosa la respirazione, in particolare quando vengono effettuati sforzi o in posizione completamente supina, portando quindi ad assumere una postura laterale, preferibilmente sul fianco sinistro. La respirazione diventa più facile dopo che il feto si sposta nel canale del parto perché lo spazio a disposizione dei polmoni aumenta.
Altri fastidi che potrebbero presentarsi a causa delle accresciute dimensioni dell’utero sono l’edema (gonfiore) degli arti inferiori e lo sviluppo di vene varicose negli arti inferiori o nella zona circostante la vulva (apertura della vagina). Infatti l’utero disturba il ritorno del sangue dagli arti inferiori e dalla regione pelvica al cuore.

La digestione diventa più impegnativa e si possono verificare acidità di stomaco sia prima che durante i pasti, flatulenza (eccessiva formazione di gas nello stomaco o nell’intestino) e aerofagia (deglutizione eccessiva e involontaria di aria). Può comparire il reflusso gastro-esofageo.

È generalmente nel nono mese che si presentano con maggior frequenza le cosiddette contrazioni di Braxton-Hicks, spasmi addominali e non ritmici, simili ai crampi mestruali, dovuti al crescente aumento del ventre. I muscoli dell’utero si contraggono approssimativamente da 30 a 60 secondi, ma possono anche arrivare a contrarsi sino a 2 minuti. Si tratta di contrazioni preparatorie, che hanno appunto la funzione di preparare l’utero all’imminente travaglio.

Il collo dell’utero si ammorbidisce e si abbassa per poter accogliere la testa del nascituro, e si possono presentare delle perdite vaginali di vario colore, in funzione della quantità di sangue presente. Perdite rosse, con maggiore quantità di sangue, precedono generalmente l’inizio del travaglio e la rottura delle acque (liquido amniotico che inizia ad uscire dall’utero).

Terzo trimestre di gravidanza - Lo sviluppo del feto
Fasi dello sviluppo del feto nel terzo trimestre di gravidanza

Calendario dello sviluppo del feto

Di seguito riportiamo il calendario di crescita del feto nel terzo trimestre di gravidanza secondo l’American Pregnancy Association [ 3 ].

25° e 30° settimana (27° e 32° settimana gestazionale)

In queste 5 settimane il corpo del feto prende sempre più forma, accumulando grasso.
Anche se i polmoni non sono ancora del tutto maturi, è possibile avvertire alcuni movimenti ritmici, tipici della respirazione. Le ossa, pur essendo ancora molli e flessibili, sono completamente sviluppate. Il feto accumula calcio, ferro e fosforo.
Le palpebre, chiuse fin dalla fine del primo trimestre di gravidanza, si aprono.
Il feto raggiunge una lunghezza compresa tra i 38 e i 43 centimetri circa e un peso mediamente di poco inferiore ai 2 chilogrammi.

• 31° e 34° settimana (33° e 36° settimana gestazionale)

Il feto dovrebbe iniziare a posizionarsi con la testa in giù, preparandosi per il parto. Non dovesse succedere, cioè se le natiche, i piedi o le ginocchia dovessero essere rivolte verso il fondo dell’utero, potrebbero insorgere complicanze. Se la situazione dovesse persistere fino al termine del periodo di gravidanza, potrebbe verificarsi il cosiddetto parto podalico.
Nella maggior parte dei casi il lanugo (fine peluria che ricopre il feto) si distacca dalla pelle, che diventa sempre meno arrossata e rugosa. Il feto, che in queste tre settimane accumula peso più rapidamente rispetto a quelle passate, può raggiungere un peso compreso tra 2,6 e 3 chilogrammi circa e una lunghezza tra i 40 e i 50 centimetri.

35° e 38° settimana (37° e 40° settimana gestazionale)

Al raggiungimento della 38° settimana di gravidanza il feto è da considerarsi completamente sviluppato e pronto a venire alla luce.
Le piccole unghie di mani e piedi raggiungono lunghezze tali da dover essere tagliate subito dopo la nascita. Nel futuro maschio o femmina è presente un principio di mammelle. Ormai tutti gli organi hanno raggiunto uno sviluppo completo, mentre i polmoni continueranno a svilupparsi fino al giorno del parto. È in questa fase dello sviluppo che la madre fornisce al feto gli anticorpi che lo proteggeranno dalle malattie.

Consigli utili per questa fase della gravidanza

Se si è deciso di rimanere incinta è bene seguire, sin da subito, uno stile di vita corretto per una gravidanza sana. Il ginecologo scelto per seguire la futura mamma prescriverà gli esami del sangue necessari per controllare il normale decorso e per escludere o gestire eventuali complicazioni che dovessero presentarsi durante la gestazione. Nel terzo trimestre in particolare si intensificano i controlli medici per assicurarsi della normale crescita del feto e del buono stato della placenta.

Scopri il calendario delle ecografie da fare durante la gravidanza, mese per mese

Gli ultimi tre mesi possono essere abbastanza impegnativi a causa di dimensioni e peso della pancia e delle emozioni che emergono sempre più con l’avvicinarsi della data del parto. Dall’eccitazione di conoscere il proprio bambino all’ansia e ai dubbi sul parto, ogni donna potrà vivere una situazione emotiva differente ma, in questo periodo particolare, è sempre consigliabile avvalersi del supporto del proprio ginecologo, del partner e degli affetti più cari.

La dottoressa Alessandra Graziottin [ 4 ], specialista in ginecologia-ostetricia e oncologia, fornisce una serie di indicazioni utili per vivere al meglio la gravidanza, tra cui:

  • assumere un polivitaminico, che includa anche l’acido folico (vitamina B9) necessario a ridurre il rischio di malformazioni principalmente di cervello e colonna (ad esempio la spina bifida), di bocca e palato (“labiopalatoschisi”) e anche cardiache
  • fare una camminata veloce di almeno 30-40 minuti al giorno
  • migliorare la dieta, riducendo l’eventuale peso in eccesso, per abbassare il rischio di patologie cardiovascolari e dismetaboliche, tra cui il diabete in gravidanza (diabete gestazionale)
  • eliminare alcol, fumo, droghe, molto tossici per feto e funzionalità della placenta

Inoltre la dottoressa Graziottin, prendendo come riferimento una donna normopeso, suggerisce un aumento ponderale per il terzo trimestre pari a 1.500-1.600 grammi al mese, per seguire un programma ideale di aumento di peso in gravidanza. Considerando tutti i trimestri, l’aumento di peso totale ideale è di 11/12 chili, che va però ridotto se la donna è inizialmente sovrappeso. Infatti solitamente le alterazioni metaboliche in atto in gravidanza portano a un ulteriore aumento di peso, con conseguenti rischi maggiori per mamma e bambino.

Contro l’insonnia in gravidanza

Le grosse dimensioni della pancia in questi mesi possono rendere scomoda ogni posizione durante il riposo notturno. Dormire su un fianco con un cuscino sotto l’addome per sorreggere la pancia può essere di sollievo, così come un cuscino posizionato per sollevare le gambe può agevolare la circolazione degli arti inferiori.
Sdraiandosi sul lato sinistro si riduce la pressione da parte dell’utero sulla vena principale che porta il sangue dagli arti inferiori, migliorando così il flusso sanguigno e la funzione renale.
Inoltre potrà essere benefico aumentare le ore di sonno e riposare con maggiore frequenza, anche durante il giorno.

Per trattare le smagliature

Dal punto di vista estetico, per evitare o ridurre il più possibile la formazione delle smagliature, si consiglia di applicare sulla pancia prodotti che migliorino l’elasticità della pelle come l’olio di mandorle dolci o il burro di karitè. Sul nostro sito abbiamo ulteriormente approfondito come prevenire le smagliature in gravidanza.

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Contro i disturbi della digestione in gravidanza

Altri consigli vengono dati dal dottor Raul Artal-Mittelmark [ 5 ] e riguardano come alleviare bruciori di stomaco, stipsi, emorroidi, gambe gonfie, vene varicose e mal di schiena.
Contro bruciore di stomaco ed eruttazioni è possibile:

  • mangiare poco ai pasti
  • non restare chinati o sdraiati per parecchie ore dopo un pasto
  • evitare caffeina, tabacco, alcolici, aspirina e altri farmaci simili (salicilati)
  • assumere antiacidi liquidi, senza bicarbonato di sodio che contiene troppo sale
  • non assumere cibi per diverse ore prima di coricarsi
  • durante la notte, tenere testa e spalle sollevate con dei cuscini o in altro modo

Una dieta ad alto contenuto di fibre, che preveda l’assunzione di liquidi in quantità elevata ed esercizio fisico regolare, sono suggeriti per contrastare la stipsi.
Per il frequente problema delle emorroidi, dovute alla pressione dell’utero ingrandito o alla stipsi, si possono utilizzare emollienti delle feci, gel anestetico o impacchi caldi.

Terzo trimestre di gravidanza - Controllo della pressione arteriosa
Terzo trimestre di gravidanza: controllo giornaliero della pressione arteriosa

Gambe e piedi gonfi: qualche suggerimento per alleviare il fastidio

Contro il gonfiore degli arti inferiori, e l’eventuale comparsa di vene varicose, è bene indossare indumenti ampi attorno alla vita e agli arti inferiori, che oltre ad essere più confortevoli, non riducono il flusso sanguigno. Per alleviare il fastidio, diminuire il gonfiore delle gambe e aumentare le possibilità di scomparsa delle vene varicose dopo il parto, si consiglia di:

  • indossare calze elastiche di sostegno
  • riposare spesso con le gambe sollevate
  • coricarsi sul lato sinistro

Per evitare o attenuare il mal di schiena (lombalgia) che potrebbe insorgere, è utile mantenere una postura corretta, piegare le ginocchia (non il tronco) per raccogliere gli oggetti ed evitare il sollevamento di pesi considerevoli. Per diminuire il carico lombare può inoltre essere d’aiuto indossare scarpe basse con un buon sostegno o una leggera fascia addominale per la gravidanza.

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Per alleviare i disturbi provocati dalle contrazioni di Braxton-Hicks, l’American Pregnancy Association [ 6 ] consiglia di cambiare posizione (sdraiandosi se si era in piedi o andando a fare una passeggiata se si era sdraiate o sedute), fare un bagno di mezz’ora circa in acqua tiepida, bere due bicchieri d’acqua (la disidratazione infatti può causare le contrazioni) oppure bere una tazza di tisana o di latte tiepidi.

Per affrontare con serenità la gravidanza e questo ultimo trimestre in particolare, può essere utile frequentare un corso di preparazione al parto. Approfondire la conoscenza delle dinamiche del parto, imparare alcuni esercizi e tecniche di respirazione per la fase di travaglio ed espulsione, possono infondere sicurezza e dissipare ansie e paure.

Se hai domande o vorresti che approfondissimo particolari aspetti relativi al terzo trimestre di gravidanza, contattaci sui nostri social.

NOTE


1 , 5. Raul Artal-Mittelmark, “Cambiamenti del fisico durante la gravidanza”
2. “Gyneco Aogoi, Numero 2 – 2018”, “Anemia in gravidanza”
3. American Pregnancy Association, “Fetal Development: Third Trimester”
4. Alessandra Graziottin, “Gravidanza: una finestra aperta sulla salute futura della donna”
6. American Pregnancy Association, “Braxton Hicks Contractions”
Altre fonti: MediciItalia.it