Acido folico in gravidanza: a cosa serve e quando assumerlo L'acido folico è molto importante per la salute del nascituro ed è importante assumerlo il prima possibile, addirittura prima del concepimento: vediamo cosa bisogna sapere.

acido folico in gravidanza

Se avete intenzione di avere un bambino, o almeno non escludete questa possibilità, avrete sicuramente sentito parlare dell’acido folico, che è di grande aiuto perchè il feto si sviluppi forte e sano. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che una futura mamma dovrebbe sapere a questo proposito.

Cos’è l’acido folico?

L’acido folico è una vitamina del gruppo B che viene assorbita dall’intestino, attivata dal fegato e distribuita ai tessuti per la riproduzione cellulare. È quindi facile capire la sua importanza durante la gravidanza, momento delicatissimo in cui il corpo della mamma deve dare vita ad un altro piccolo essere vivente.

L’acido folico, o vitamina B9, venne “scoperto” nel 1939 dalla ricercatrice inglese Lucy Wills e deve il suo nome dalla parola “foglia” in quanto è presente in grandi quantità proprio nelle verdure a foglia verde. La sua importanza, soprattutto in gravidanza, però venne affermata solo più tardi, negli anni Novanta.

Acido folico o folati?

I termini acido folico e folati vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà indicano cose diverse: sono entrambi vitamine del gruppo B ma i folati sono le vitamine nella loro forma naturale, presente negli alimenti, mentre l’acido folico è la molecola di sintesi presente negli integratori e negli alimenti arricchiti con questa vitamina.[ 1 ]

L’importanza dell’acido folico in gravidanza

Abbiamo già accennato all’importanza dell’acido folico nella costituzione dei tessuti. Entriamo però più nel dettaglio per capire appieno l’importanza dell’acido folico in gravidanza. In generale, acido folico e folati sono coinvolti nella sintesi di molecole come dna e rna, essenziali per i processi di rapida proliferazione e differenziazione dell’organismo.[ 2 ]

È nel 1990 che gli scienziati hanno dichiarato il ruolo dell’acido folico nella prevenzione dei difetti del tubo neurale, cioè le malformazioni congenite che si possono verificare già nelle prime settimane di sviluppo dell’embrione.

assumere acido folico

Gli effetti della carenza di acido folico durante la gravidanza

Forse non avrete mai sentito parlare di tubo neurale, ma probabilmente avrete sentito parlare di spina bifida, una grave malformazione che può essere scongiurata con l’assunzione di acido folico.
Vediamo nel dettaglio tutti i rischi che si possono evitare con la semplice assunzione di acido folico durante la gravidanza. La carenza di acido folico fin dalle prime fasi della gravidanza aumenta il rischio di malformazioni del feto, in particolare difetti del tubo neurale (dtn) come spina bifida e anencefalia e encefalocele.

  • La spina bifida è il più frequente e purtroppo il più conosciuto: consiste nella incompleta chiusura del tubo neurale e comporta spesso gravi disabilità a livello fisico e mentale, come paralisi degli arti inferiori, difficoltà di controllo di intestino e vescica, difficoltà nello sviluppo e ritardo mentale.
  • L’anencefalia comporta lo sviluppo incompleto del cervello e questo purtroppo comporta la morte del piccolo prima della nascita o subito dopo.
  • L’encefalocele prevede una malformazione più o meno grave del cervello che comporta disturbi di diversa gravità a livello psico motorio.[ 2 ]

La carenza di acido folico può provocare anche difetti cardiovascolari, malformazioni delle labbra e del palato, riduzione degli arti, difetti del tratto urinario, ritardo della crescita del feto e parto prematuro. Assumendo acido folico durante la gravidanza si può ridurre il rischio fino al 70%.[ 1 ]

Come assumere folati con l’alimentazione

I folati si trovano negli alimenti che consumiamo abitualmente. Le maggiori concentrazioni si trovano nelle verdure a foglia verde come spinaci, lattuga e crescione, nelle verdure come broccoli, asparagi, zucchine e carciofi, nei legumi come fagioli, fave, ceci e piselli, nella frutta fresca, in particolare kiwi, arance e fragole e in mandorle e noci.
Anche fegato e altre frattaglie, merluzzo, uova, yogurt e alcuni tipi di formaggi contengono folati.

Bisogna però considerare che la preparazione e la cottura dei cibi riduce la presenza di nutrienti e che non sempre l’alimentazione, seppure varia e bilanciata, è sufficiente ad assumere la giusta dose di folati.

alimenti e folati

Quanto acido folico serve in gravidanza?

Abbiamo visto che non sempre l’alimentazione è sufficiente a garantire la giusta quantità di folati, ma qual è il fabbisogno di una donna in dolce attesa? In generale si raccomanda di assumerne 0,4 mg al giorno, ma per le future mamme la dose sale a 0,6 mg al giorno e a 0,5 mg al giorno per le mamme che allattano. Si consiglia quindi a tutte le donne che vogliono cominciare una gravidanza e a quelle che non la escludono di assumere un supplemento di questa vitamina tramite appositi integratori (meglio se consigliati dal proprio ginecologo ed evitando i complessi multivitaminici non specifici per la gravidanza) oppure tramite quelli che vengono chiamati “alimenti fortificati”. Si tratta di alimenti come ad esempio cereali per la colazione, fette biscottate e succhi di frutta a cui viene aggiunto acido folico.

Attenzione anche al ruolo della vitamina B12, che risulta essenziale perché i folati possano svolgere la loro azione. Questa vitamina si trova esclusivamente in alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e latticini. Chi segue una dieta vegana o vegetariana dovrebbe quindi considerare anche questo aspetto per non mettere a rischio la salute del bimbo.

Quando cominciare ad assumere acido folico?

Chi ha intenzione di avere un bambino o non esclude di poter rimanere incinta non dovrebbe aspettare ad assumere acido folico. Chi ha pianificato una gravidanza dovrebbe parlare con il proprio medico e farsi consigliare la dose di acido folico quotidiana e l’integratore più adatto. L’ideale sarebbe cominciare ad assumere acido folico un mese prima di rimanere incinta e proseguire anche dopo il concepimento: il tubo neurale, infatti, si chiude entro i trenta giorni dal concepimento, quindi assumere acido folico in questo periodo può essere molto importante per la salute del nascituro. Chi invece scopre di essere incinta senza aver programmato la gravidanza dovrebbe cominciare ad assumere acido folico il prima possibile.

Acido folico e folina sono la stessa cosa?

Acido folico, folina e acido folinico sono tutti termini che indicano una vitamina del gruppo B, la vitamina B9, che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e che quindi deve essere assunta tramite l’alimentazione o appositi integratori. C’è solo una piccola differenza da segnalare:

  • l’acido folico, chiamato anche folina, è la forma sintetica della vitamina, quella che si trova in integratori e supplementi e che deve essere attivata da alcuni enzimi per poter svolgere la sua attività;
  • l’acido folinico o folato è la forma già attiva, che non richiede l’attivazione enzimatica. È presente negli alimenti e in alcuni tipi di farmaci.

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NOTE


1. Ministero della Salute, Acido folico e gravidanza… prima è meglio
2. Epicentro, Acido folico e folati