Infertilità idiopatica: di cosa si tratta e cosa fare Tutti i parametri della coppia sono normali, eppure il bambino tanto atteso tarda ad arrivare. In questi casi si parla di infertilità idiopatica: ecco cosa sapere e cosa fare.

Infertilità idiopatica di cosa si tratta e cosa fare

Ci sono casi in cui il bambino tanto desiderato tarda ad arrivare, nonostante medici ed esperti siano concordi nell’affermare che è tutto a posto. Può essere una condizione frustrante, dal momento che non si capisce a cosa sia dovuto questo mancato concepimento. Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a capire meglio cos’è l’infertilità idiopatica, cioè quella di cui si fa fatica ad individuare le cause, e cosa fare in questi casi.

Cos’è l’infertilità idiopatica

Si parla di infertilità idiopatica o inspiegata quando non ci sono fattori accertati che spieghino il mancato concepimento. Il termine “idiopatico” è infatti utilizzato in ambito medico per indicare una patologia di cui non si conoscono o non si possono dimostrare con certezza le cause.
L’infertilità idiopatica è quindi la condizione in cui non si riesce ad avere un bimbo dopo mesi o addirittura anni di tentativi nonostante la regolarità dell’ovulazione, l’assenza di endometriosi e di altre malattie delle ovaie o dell’utero, parametri spermatici buoni e assenza di altri impedimenti.
In questo quadro, che risulta molto frustrante per i genitori per la mancanza di un quadro patologico su cui si potrebbe intervenire, può essere difficile orientarsi, ma è bene sapere che si tratta di una situazione abbastanza diffusa, dal momento che, stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, interessa il 10/15% dei casi di infertilità. In realtà, però, questo dato si riferisce solo alle coppie che decidono di rivolgersi a tecniche di procreazione assistita, quindi il dato reale potrebbe essere significativamente più alto.

Quali sono le possibili cause?

È vero, abbiamo visto che l’infertilità idiopatica è caratterizzata proprio dall’assenza di cause certe e riconoscibili, ma è anche vero che nel tempo gli esperti hanno formulato numerose ipotesi in merito.
Tra queste ci sono sicuramente le pressioni psico sociali che provocano ansia negli aspiranti genitori, l’uso e l’abuso di alcol e sostanza stupefacenti, il fumo di sigaretta e l’inquinamento.
Si sta facendo sempre maggiore attenzione all’aspetto genetico relativo al seme maschile, che in alcuni casi può presentare danni al DNA di origine non chiara.
Non bisogna poi sottovalutare l’età della donna: è infatti ormai noto che con il passare degli anni – e in particolare dopo i 35 anni di età – la fertilità tende a diminuire perchè la qualità degli ovociti si abbassa. Ovviamente è solo una regola generale, tanto che con qualche accortezza si può diventare mamma anche a 40 anni.

Infertilità idiopatica di cosa si tratta e cosa fare - esami

Gli esami di secondo livello per l’infertilità idiopatica

La genetica è sempre più in grado di dare una mano nei casi di infertilità idiopatica con i cosiddetti esami di secondo livello, che spesso riescono a trovare le cause che impediscono una gravidanza in una coppia in cui tutti i parametri sono apparentemente normali.
Gli esami genetici a volte permettono di scoprire patologie subdole e insospettabili: sapevate, ad esempio, che anche le intolleranze alimentari possono essere causa di infertilità e aborti? Assumere regolarmente cibi non tollerati provoca infatti uno stato di infiammazione cronica che non può che essere dannosa per gli ovuli e la fertilità in generale.

Infertilità idiopatica: come fare per concepire un bambino?

Per fortuna le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono sempre più in grado di aiutare anche chi soffre di infertilità idiopatica. A volte può essere sufficiente una cura farmacologica o il ricorso a tecniche più semplici come la stimolazione di un’ovulazione multipla.
In altri casi, ma sarà sempre lo specialista a stabilire la strada da seguire valutando caso per caso, si potrà invece ricorrere a tecniche di fecondazione in vitro come Fivet e Icsi, in genere particolarmente indicate se la ricerca di una gravidanza prosegue senza successo da almeno due o tre anni. Se la donna ha più di 37 anni, però, questa tempistica si accorcia.

Speriamo di avervi dato qualche indicazione utile per capire meglio cos’è l’infertilità idiopatica e cosa fare in questi casi: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.