Cos’è l’infertilità e come viene diagnosticata Se dopo due anni di tentativi non si riesce ad avere un bambino, è il caso di sottoporsi ad alcuni controlli che permettano di diagnosticare e curare una eventuale infertilità.

test gravidanza

Spesso si pensa che basti interrompere l’utilizzo di eventuali sistemi di contraccezione per avere un bambino: in realtà non è sempre così. In alcuni casi è sufficiente avere un po’ di pazienza, ma se dopo due anni di tentativi non si riesce ad avere un figlio è meglio approfondire la situazione con qualche esame specifico. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi cos’è l’infertilità, quali sono le cause e come si diagnostica.

Cos’è l’infertilità?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’infertilità una patologia; si parla di infertilità dopo 12/24 mesi di rapporti mirati non protetti.[ 1 ] Spesso non si considera che in realtà la specie umana non è molto fertile: una coppia giovane e senza problemi che ha rapporti circa 2 o 3 volte alla settimana ha solo il 20% delle possibilità di concepire al mese, percentuale che si abbassa dopo il primo anno di tentativi. L’infertilità riguarda circa il 12-15% delle coppie in età fertile in Italia, pari a circa 45.000 nuove coppie ogni anno.

Infertilità, un fenomeno in crescita

Come abbiamo visto, quello dell’infertilità sembra un fenomeno in crescita, ma come mai? I fattori sono tanti: tra questi possiamo trovare, ad esempio, l’età sempre più avanzata in cui si cerca il primo figlio, l’abuso di alcol e fumo, l’uso di droghe, le infezioni sessuali ma anche l’obesità e la magrezza eccessiva che, soprattutto nelle donne, portano a squilibri ormonali. Tutti questi elementi, da soli o in concomitanza tra loro, possono portare ad una condizione di infertilità.

L’importanza dell’età in relazione alla fertilità

Quando si vuole avere un figlio, l’età può diventare un fattore importante. Ci sono molte donne che diventano mamme anche dopo i 40 anni senza troppi problemi, ma se si ha qualche problema nel concepimento l’età diventa rilevante. Sono soprattutto le donne, in Italia, ad arrivare ad una diagnosi di infertilità troppo tardi: l’età media delle donne che si rivolgono a centri per la Procreazione Medicalmente Assistita è in aumento e nel 2014 era arrivata a 36,7 anni.
Sebbene le tecniche di Procreazione Assistita siano un modo per ovviare ad un problema di fertilità, va purtroppo ricordato che il successo di ogni tipo di trattamento è inversamente proporzionale all’età della paziente. È quindi molto importante consultare uno specialista non appena si ha qualche dubbio, così da poter arrivare ad una diagnosi e, quando possibile, ad una cura il prima possibile.

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Infertilità femminile e maschile, le cause

L’infertilità riguarda in ugual misura sia gli uomini che le donne e, anzi, sembra che negli ultimi anni l’infertilità maschile sia in crescita. Uno dei fattori coinvolti è anche in questo caso l’età, che incide sulla qualità dello sperma già a partire dai 35 anni; altre cause possono essere patologie e infezioni che pregiudicano il buon funzionamento degli organi riproduttori maschili, insufficienza ormonale che limita la produzione di spermatozoi, anomalie genetiche e fattori immunologici, che si verificano quando l’organismo maschile produce anticorpi anti – spermatozoi.

Tra le cause più diffuse di infertilità femminile possiamo invece ricordare fattori tubarici, cioè quando le tube di Falloppio sono bloccate o danneggiate, l’infertilità endocrina ovulatoria, cioè nel caso in cui le ovaie non producono ovociti, l’endometriosi oppure una ridotta riserva ovarica, ovvero quando nelle ovaie si trovano pochi ovociti.

C’è infine una percentuale di coppie in cui entrambi soffrono di qualche problema di fertilità o in cui si presenta una infertilità idiopatica, cioè che non si riesce ad attribuire ad una causa specifica. Alcuni specialisti, inoltre, ritengono che ci sia anche una infertilità di origine psicologica; è un’ipotesi difficile da provare ma sicuramente non del tutto infondata.

L’iter diagnostico per accertare l’infertilità

L’iter per determinare l’infertilità della coppia o di uno dei suoi componenti comincia con un esame della storia clinica e con una approfondita visita medica. Si passa poi a indagini dedicate che comprendono diversi esami.

In genere per le donne si tratta di:

  • isterosalpingografia per verificare lo stato delle tube;
  • ecografia delle ovaie per valutare la quantità di ovociti;
  • dosaggi ormonali;
  • tampone vaginale per ricercare eventuali agenti infettivi.

Per gli uomini invece vengono solitamente effettuati:

  • spermiogramma per valutare la capacità fecondante del liquido seminale;
  • spermiocoltura per determinare l’eventuale presenza di agenti infettivi nel liquido seminale;
  • dosaggi ormonali;
  • indagini genetiche.

Ci sono buoni consigli per preservare la propria fertilità?

Ci sono delle buone pratiche quotidiane che si possono seguire per cercare di preservare la propria fertilità in assenza di problemi specifici; nessuna di queste da sola è determinante, ma insieme possono contribuire a mantenere una situazione ottimale:

  • se possibile, non rimandare troppo la decisione di avere un figlio perchè dopo i 30 anni per le donne e i 40 per l’uomo, la qualità di spermatozoi e ovociti tende a peggiorare;
  • proteggere la propria salute;
  • fare attenzione alle infezioni e non trascurarle;
  • seguire una buona alimentazione;
  • mantenere un corretto peso corporeo;
  • non fumare e non fare uso di sostanze stupefacenti o di anabolizzanti, nemmeno in maniera saltuaria;
  • sottoporsi a controlli regolari.

Speriamo di avervi dato le informazioni necessarie su questa situazione: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Istituto Superiore di Sanità, Infertilità e tecniche di PMA