Guida agli esami preconcezionali: quali sono e perchè farli State pensando di avere un bambino? Il primo atto di amore nei suoi confronti è quello di sottoporsi ad alcuni esami preconcezionali per assicurarsi (per quando possibile) che ci siano tutti i presupposti per un sano sviluppo del feto.

Guida agli esami preconcezionali quali sono e perchè farli

Quando una coppia decide che è giunto il momento di avere un bambino, uno dei primi passi a cui pensare è quello di sottoporsi ad alcuni esami preconcezionali per assicurarsi per quanto possibile che la gravidanza cominci nel migliore dei modi e che ci siano tutti i presupposti per la salute della mamma e del suo bambino. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi quali sono gli esami preconcezionali a cui sarebbe utile sottoporsi prima di cominciare una gravidanza.

L’importanza di prendersi cura della propria salute preconcezionale

La salute preconcezionale è determinante quando si vuole avere un bambino. Sono tanti, infatti, gli elementi che influiscono sul sano sviluppo del feto, ma ci sono anche tanti fattori di rischio che possono essere evitati con un po’ di impegno da parte dei futuri genitori. La futura mamma in particolare potrà cominciare a seguire un’alimentazione sana e bilanciata, ad assumere acido folico, che è molto importante per il sano sviluppo del bambino già dal grembo materno, e a dimenticare le cattive abitudini, come il fumo e l’alcool, che possono danneggiare gravemente la salute del bimbo. È importante pensare a queste cose già prima del concepimento del bambino, perchè questi elementi giocano un ruolo cruciale nelle prime fasi di sviluppo del feto.[ 1 ]

La visita ginecologica preconcezionale

Un altro step importante è quello di fissare una visita dal proprio ginecologo per controllare che tutto sia a posto e per valutare con attenzione sia le condizioni di salute della futura mamma sia la storia medica degli aspiranti genitori e delle loro famiglie per capire se c’è la possibilità di malattie ereditarie. La donna, poi, dovrà sottoporsi ad alcuni esami: un’ecografia pelvica che accerti che non ci siano impedimenti al concepimento e ad una successiva gravidanza, un Pap test se non è stato fatto nel corso dell’anno precedente e un tampone vaginale per ricercare la presenza della clamidia, un’infezione batterica che spesso può essere asintomatica ma che metterebbe seriamente a rischio una gravidanza.

Cosa fare in caso di malattie croniche?

Se la futura mamma soffre di malattie croniche come ad esempio diabete, ipertensione, asma o epilessia, dovrebbe parlarne con il proprio medico, in modo da rivedere le terapie farmacologiche alla luce del desiderio di avere un bambino. Bisognerà quindi accertarsi di assumere solo farmaci innocui per la salute del feto, pur senza mettere a rischio la salute della mamma.

Guida agli esami preconcezionali quali sono e perchè farli1

Quali sono gli esami preconcezionali a cui sarebbe bene sottoporsi

Il Sistema Sanitario Nazionale prevede una serie di esami preconcezionali per l’uomo, per la donna e per la coppia che intendono avere un bambino, elencati in maniera esaustiva sulla Gazzetta Ufficiale numero 65 del 18/3/2017[ 2 ]. Si tratta si esami estremamente consigliati, che possono essere prescritti dal proprio medico di base oppure dal ginecologo, non tutti insieme ma andando per gradi in base alla situazione che emerge.

Gli esami preconcezionali per la donna

La futura mamma dovrebbe sottoporsi ai seguenti esami:

  • visita ginecologica preconcezionale e Pap test;
  • test di Coombs indiretto che valuti la l’eventuale presenza di anticorpi materni che durante la gravidanza potrebbero aggredire i globuli rossi del feto;
  • rubeo test per valutare lo stato immunitario contro la rosolia; se la donna risulta sensibile all’infezione è consigliabile sottoporsi al vaccino per non rischiare di ammalarsi nel corso della gravidanza;
  • toxo test per accertare se la futura mamma è immune o a rischio di contrarre la toxoplasmosi, un’infezione provocata da un parassita che si può rivelare molto pericolosa durante la gravidanza, dal momento che può provocare malformazioni fetali o aborto. In questo caso non esiste un vaccino, ma ci sono alcune accortezze che si possono mettere in pratica, come ad esempio non mangiare carne poco cotta e frutta e verdura lavate male ed evitare di venire a contatto con la lettiera del gatto;
  • emocromo per escludere anemie e per valutare la presenza di emoglobine anomale che possono indicare se si è portatori di anemia mediterranea. In questo caso si esegue lo stesso esame anche sul partner per capire quale sarà la probabilità che il nascituro sia a rischio di anemia grave.

Gli esami preconcezionali per l’uomo e per la coppia

L’uomo, in assenza di altri problemi legati alla fertilità, dovrà semplicemente sottoporsi ad un emocromo, ma solo nel caso in cui la compagna sia portatrice di anemia mediterranea. Entrambi i membri della coppia, poi, dovranno accertare il proprio gruppo sanguigno e la positività o negatività del fattore Rh e sottoporsi ad un test Hiv e al test del treponema pallidum, cioè la sierologia della sifilide.

Gli esami preconcezionali per le coppie con problemi pregressi

Per le coppie che purtroppo hanno già avuto problemi con precedenti gravidanze l’iter prevede altri esami, più approfonditi e mirati. Sono consigliati alle coppie che:

  • hanno avuto due aborti consecutivi;
  • hanno avuto patologie della gravidanza pregresse con morte perinatale;
  • hanno una anamnesi positiva per patologie ereditarie.

In questo caso, sempre con la guida del proprio medico, ci si può sottoporre ai seguenti esami:

  • una visita con un genetista;
  • l’analisi dei cromosomi;
  • una ecografia;
  • una isteroscopia, che a seconda dei casi può prevedere anche una biopsia dell’endometrio;
  • un prelievo di sangue che evidenzi una eventuale autoimmunità.

Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza su un argomento molto importante che però a volte viene trascurato: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Ministero della Salute, Salute preconcezionale
2. Gazzetta Ufficiale, Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017