Il sonno dei bambini: cosa sono le parasonnie? Dormire bene è importante, soprattutto per i nostri bambini. Non è raro, però, che soffrano di parasonnie: vediamo di cosa si tratta e se è il caso di preoccuparsi.

Il sonno dei bambini: cosa sono le parasonnie?

Può capitare che i nostri bambini parlino durante il sonno, si agitino, manifestino emozioni anche intense e che assumano persino comportamenti strani. Molti genitori si chiedono se è il caso di svegliarli o di calmarli oppure se è meglio lasciare che si plachino da soli. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi cosa sapere sulle parasonnie dei bambini, cioè sui disturbi che possono disturbare il sonno dei nostri bambini.

Perché è importante dormire bene?

L’importanza di un buon sonno, soprattutto per i bambini, è spesso sottovalutata. Il sonno è invece alla base di un corretto sviluppo psico-fisico dei bambini e quindi della loro crescita: è facile intuire, quindi, quanto sia importante proteggere il sonno dei più piccoli, impostando da subito alcune buone abitudini che possono aiutarli a dormire meglio.
Le statistiche mondiali (e anche quelle italiane) evidenziano però un dato preoccupante: il 27% dei bambini e il 45% degli adolescenti dorme meno di quanto sarebbe necessario. Nell’80% dei casi, la causa è da ricercano non in qualche problema, ma in uno stile di vita non corretto. In particolare, tra i nemici del sonno di bambini e ragazzi possiamo elencare:

Cosa sono le parasonnie?

Le parasonnie sono disturbi del sonno che possono manifestarsi con risvegli notturni, a volte associati a disagio emotivo, pianto, agitazione e inconsolabilità. La maggior parte dei bimbi sperimenta questi disturbi del sonno almeno una volta tra i 2 e i 6 anni: nella gran parte dei casi si tratta di comportamenti benigni e fisiologici che tendono a scomparire da soli oppure a ridursi di frequenza e intensità con lo sviluppo. È il caso di parlarne con il pediatra solo se questi episodi sono molto frequenti, se danno origine a traumi fisici o se le continue interruzioni del sonno hanno conseguenze sulla salute e sul benessere del bambino e della sua famiglia

La classificazione delle parasonnie

In genere le parasonnie vengono classificate in base al momento in cui si manifestano nel corso della notte. Possiamo distinguere:

  • parassonie del sonno NREM, che danno origine a risvegli confusionali, terrori notturni e sonnambulismo;
  • parasonnie del sonno REM che possono provocare incubi e paralisi del sonno;
  • altre parasonnie, che possono essere causa di enuresi notturna, allucinazioni e altri problemi.[ 1 ]

Le parasonnie delle fasi non-REM

Questo tipo di parasonnie è associato alla fase di sonno non-REM, cioè quello più profondo, e comprendono terrori notturni, sonnambulismo, risvegli confusionali e sonniloquio, cioè il parlare nel sonno. Si possono manifestare nelle prime ore del sonno e possono preoccupare molto i genitori, che vedono il loro bimbo che, pur sembrando sveglio, non riesce a relazionarsi con loro. In realtà la cosa migliore è rimanere sereni, si tratta quasi sempre di manifestazioni benigne che tendono a sparire da sole.

Terrore notturno

I terrori notturni si manifestano nella fase non-Rem, in genere dopo un paio di ore di sonno. I genitori possono essere molto spaventati da questi episodi: il bambino sembra sveglio, spesso è seduto nel letto e piange, urla, suda e trema in preda al terrore. Queste manifestazioni possono durare fino a 20 minuti. Sappiamo che non è facile non farsi prendere dal panico e dall’agitazione quando avviene un episodio di pavor notturno, ma in questi casi è meglio non cercare di svegliare il bambino, magari scuotendolo o urlando oppure cercando di farlo alzare dal letto per prenderlo in braccio. Cercate invece di abbracciarlo e di parlare con tono basso e rassicurante, provando a farlo sdraiare nuovamente con dolcezza: nel giro di poco tempo si rimetterà a dormire come se nulla fosse successo, senza ricordare nulla al risveglio.

Sonnambulismo

Anche questa parasonnia può spaventare molto i genitori: il bimbo sembra sveglio ma non lo è. In questo caso, però, è tranquillo, ma potrebbe alzarsi dal letto e camminare per casa, facendo cose senza senso. Meglio anche in questo caso prenderlo per mano dolcemente e cercare di riportarlo a letto, senza urlare e senza svegliarlo.

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Risvegli confusionali

I risvegli confusionali avvengono quando il bambino si sveglia confuso, disorientato e dice cose senza senso. Questa sensazione di confusione non dura a lungo e quindi mamma e papà non si devono preoccupare.

Sonniloquio

Ci sono anche bambini che parlano nel sonno e a volte adottano addirittura un timbro di voce diverso. Anche in questo caso, malgrado le cosa possa inquietare i genitori, non c’è nulla di cui preoccuparsi: si tratta di manifestazioni benigne che spariranno da sole.

Parasonnie della fase REM del sonno

Queste parasonnie si manifestano in genere nella seconda parte della notte, quando il sonno si fa più leggero. La manifestazione più frequente è data dagli incubi, cioè brutti sogni che spaventano il bambino e lo spingono a svegliarsi bruscamente. In questo caso il bimbo è sveglio e cosciente e probabilmente la mattina seguente ricorderà l’episodio. I genitori possono calmarlo e confortarlo, nel giro di poco tempo tornerà ad addormentarsi. Gli incubi possono cominciare a comparire verso i due anni.
La paralisi nel sonno è invece molto più rara, soprattutto per quanto riguarda i bambini: consiste nella sensazione di essere sveglio ma di non potersi muovere; a volte è addirittura accompagnata da allucinazioni. In questo caso, la cosa migliore è parlarne subito con il pediatra che saprà consigliare al meglio sul da farsi.

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Parasonnie ed enuresi

Tra le parasonnie possiamo includere anche l’enuresi, cioè il fare pipì a letto quando teoricamente si ha il controllo degli sfinteri anche durante le ore notturne. Se ciò accade in maniera saltuaria o nei primi anni di vita non c’è nulla di cui preoccuparsi, sono “incidenti di percorso” che possono capitare. Se invece questi episodi si manifestano con una certa frequenza anche dopo i 6 anni sarebbe bene parlarne con il pediatra, che potrebbe consigliare alcuni accertamenti.

Ciò che riguarda le parasonnie dovrebbe ora essere più chiaro. Il vostro bambino ha mai avuto alcuni di questi episodi? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

NOTE


1. Istituto Auxologico Italiano, Il sonno dei bambini