Come affrontare e vincere la paura del parto La data del parto si avvicina e il pensiero delle future mamme va sempre più spesso al momento in cui si darà alla luce il proprio bimbo. Avere paura è assolutamente normale, ma vediamo qualche consiglio per affrontare la paura del parto

paura del parto

Con l’avvicinarsi della data del parto, il pensiero delle future mamme va sempre più spesso al momento in cui si darà alla luce il proprio bambino. Sarà sicuramente un momento di grande gioia, ma è assolutamente normale avere paura del parto: spesso non si sa bene a cosa si va incontro e si ha paura sia del dolore sia dei potenziali rischi connessi a questo evento. Noi di BlaBlaMamma vogliamo darvi qualche consiglio per vivere in maniera più serena il percorso che vi porterà verso il parto.

Paura del parto o tocofobia?

L’ultimo trimestre di gravidanza è quello che più di tutti prepara le future mamme all’idea della maternità, passando però attraverso l’esperienza del parto. È normale provare un po’ di ansia e di paura, del resto si tratta di un momento di grande stress sia fisico che emotivo ed è innegabile che, nonostante i progressi della medicina, ci sia comunque la remota possibilità che qualcosa vada storto. Se si tratta del primo parto, poi, la paura sarà principalmente quella dell’ignoto: non si sa bene cosa aspettarsi e se si sarà all’altezza della situazione, anche se alla prova dei fatti tutte le donne lo sono. Chi invece ha già partorito potrebbe essere un po’ spaventata dalla prospettiva di provare di nuovo un forte dolore.

La tocofobia è qualcosa di più: si tratta quasi di uno stato fobico in cui si provano ansia intensa, terrore, incubi e vera e propria sofferenza durante la gravidanza, fino a provocare veri e propri disturbi fisici. Chi soffre di tocofobia cercherà di evitare di partorire in maniera naturale e proverà a chiedere di partorire con un cesareo, principalmente per paura del dolore che si aspetta di provare. Si può riscontrare sia in donne al primo parto sia in future mamme che hanno già avuto esperienze traumatiche con parti precedenti, come ad esempio travagli molto lunghi e difficili o manovre ostetriche invasive. Sono più inclini a soffrire di tocofobia donne particolarmente ansiose, vulnerabili o con una bassa autostima.[ 1 ]

A cosa è dovuta la paura del parto

Rimanendo nell’ambito della normale e fisiologica paura del parto che tutte le donne (o quasi) provano in prossimità di questo evento, possiamo individuare queste cause:

  • paura del dolore;
  • paura di perdere il controllo;
  • timore che qualcosa vada male durante il parto, causando la morte della mamma o del bambino;
  • sfiducia dei confronti dello staff ostetrico.

Queste paure possono essere alimentate da storie ed esperienze di parti traumatici sentite da conoscenti oppure lette su Internet o su vari forum.

paura del parto

Di cosa si ha paura quando si pensa al parto?

Più nello specifico, le future mamme hanno una serie di ansie e di paure assolutamente giustificabili. Vediamone alcune, con qualche consiglio per vincerle.

La paura che il dolore sia insopportabile è in testa alla classifica delle paure delle future mamme, soprattutto di quelle in attesa del primo bimbo. È normale, soprattutto se non ci si è mai passate e non si sa cosa aspettarsi. Proprio per questo motivo è una buona idea informarsi sulle varie fasi del parto, in modo da essere preparate a quello che avverrà. Quello che poi non tutte le donne sanno è che non si tratta di una sensazione di dolore continua, ma con pause che concedono un po’ di sollievo, senza contare i meccanismi ormonali che portano ad alleviare la sofferenza.
Informatevi poi con largo anticipo sulle possibilità di usufruire di metodi di analgesia farmacologica, magari chiedendo un colloquio con l’anestesista che ve ne illustrerà le caratteristiche, e sulla possibilità di mettere in pratica metodi di analgesia naturale come la possibilità di assumere posizioni diverse durante il parto o di beneficiare di acqua calda e massaggi.

Subito dopo viene la paura di perdere il controllo e di avere reazioni incontrollate a livello fisico ed emotivo. È un timore molto diffuso, ma bisognerebbe partire dal fatto che il parto non è un evento razionale, ma che la donna in questa circostanza può e deve lasciarsi andare e seguire il suo istinto: quasi sempre in questo modo si riuscirà a fare, anche inconsapevolmente, la cosa giusta. Urla, espressioni colorite e perdite di urina e feci, poi, sono del tutto normali per chi lavora in sala parto.

Ci sono anche donne che hanno paura di non saper spingere correttamente o al momento giusto, ma anche questa è una preoccupazione senza fondamento. Quando il piccolo è pronto per nascere, sarà lui stesso a suscitare nella mamma il premito, ossia il bisogno di spingere, e sarà impossibile non assecondarlo. Non si sono tecniche o regole da seguire, basterà seguire i segnali del proprio corpo, senza imporsi di spingere quando non se ne sente la necessità e cambiando posizione se se ne sente il bisogno.

La paura di complicazioni durante il parto è un altro grande classico ed è una preoccupazione del tutto naturale. Anche se in Italia ormai le complicazioni gravi durante il parto sono fortunatamente pochissime, la coppia di futuri genitori potrà tenere a bada questo timore scegliendo una struttura in cui partorire che sia perfettamente attrezzata e il cui personale ispiri loro fiducia.

I consigli per affrontare e vincere la paura del parto

Vediamo ora qualche consiglio per cercare di tenere a bada le ansie e i nervosismi inevitabili in ogni donna che vede avvicinarsi la data prevista per il parto.

  • Non pensate troppo ai rischi: come ogni cosa, è vero, anche il parto comporta qualche rischio. Non fatevi però bloccare dalla paura, non è il caso. Reagite prendendovi cura del vostro benessere e scegliendo la struttura in cui partorire che più vi ispira fiducia.
  • Racconti di parti tragici? No grazie. Spesso sono i racconti terrorizzanti (e spesso in larga parte non corretti) di chi ha già partorito ad alimentare la paura del parto. Non fatevi prendere in questo meccanismo e invitate fermamente a non raccontarvi queste esperienze.
  • Circondatevi di persone tranquille e positive, che vi aiutino a gestire le vostre inevitabili paure. Non stiamo parlando solo del ginecologo o dell’ostetrica che vi dovrà seguire durante la gravidanza e possibilmente anche nel corso del parto (farsi assistere da una persona conosciuta è molto confortante), ma anche di partner, amiche, sorelle o della mamma; insomma, persone che possano sostenervi e incoraggiarvi.
  • Parlate apertamente delle vostre paure. È vero, a volte sono le stesse donne in gravidanza a rendersi conto che le proprie ansie sono poco realistiche, ma in ogni caso tenersele dentro non fa bene. Esternatele senza paura ad una persona di cui vi fidate: sentirsi comprese e ricevere un incoraggiamento o una risposta ai propri dubbi può ridimensionare anche le paure più grandi.
  • Non abbiate paura del cambiamento. Sono poche le donne che sanno riconoscere e dare voce a questa paura inconscia: quella che il parto cambi la propria identità e il proprio ruolo all’interno della coppia, della famiglia e della società. Bisogna assumersi nuove responsabilità e non sempre ci si sente pronte: questo può sicuramente spaventare, tanto che in alcuni casi può addirittura influire (del tutto inconsciamente) sulla dilatazione al momento del parto nel tentativo di bloccare questo cambiamento. È importante affrontare questa paura durante la gravidanza, cercando magari di creare intorno a sé una rete di sostegno oppure rivolgendosi ad un professionista.

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L’importanza di un corso preparto

Il corso preparto può essere un ottimo momento di confronto, che permetterà a molte donne di chiedere consigli, chiarire dubbi e rendersi conto che le paure che si provano spesso sono quelle di tutte le donne che si apprestano a diventare mamme. Cercate quindi di scegliere un corso che non si limiti a darvi informazioni sulle dinamiche del parto, che pure saranno molto utili, ma che lascino anche spazio al dialogo e al confronto e che magari vi diano l’opportunità di visitare il reparto in cui partorirete.

Speriamo che con queste informazioni e questi consigli le vostre paure riguardo al parto si siano ridimensionate: se avete dubbi o domande potete contattarci sui nostri canali social.

Che cos’è l’hypnobirthing e a cosa serve?

L’hypnobirthing, temine che potremmo “italianizzare” in ipnoparto, è una tecnica che promette di aiutare le donne a partorire con meno dolore. Pare che anche Kate Middleton se ne sia servita per affrontare il travaglio del suo primogenito, quindi non ci resta che scoprire in cosa consiste e capire se può fare al caso nostro, aiutandoci a sconfiggere, o almeno diminuire, la paura del parto.

Da questo punto di vista potrebbe essere molto utile: consiste infatti in un vero e proprio percorso da effettuare prima del parto, che consente ai futuri genitori di acquisire i mezzi per affrontare l’imminente parto con maggiore serenità, trasformandolo in un evento positivo e meno doloroso. Non è un mistero, infatti, che paura e ansia portino il nostro corpo a contrarsi; ciò non fa che rendere il parto ancora più doloroso. L’hypnobirthing consente alle future mamme di prendere maggiore consapevolezza del proprio corpo e a riuscire ad applicare tecniche di respirazione e autorilassamento profondo durante il parto, unendovi anche delle affermazioni positive riguardo il parto e il travaglio. Questo dovrebbe tenere a bada lo stress e la paura del parto, rendendolo anche meno doloroso: funzionerà davvero?

NOTE


1. Ipsico, Paura del parto, la cosiddetta tocofobia