Reflusso gastrico in gravidanza: cause, sintomi e rimedi Soffrite di bruciore di stomaco? Potrebbe trattarsi di reflusso gastrico, un disturbo che colpisce molte donne in dolce attesa. Vediamo le cause, i sintomi e i rimedi per alleviare i fastidio.

Reflusso gastrico in gravidanza cause, sintomi e rimedi

Il bruciore di stomaco è un fastidioso disturbo che colpisce molte future mamme. Potrebbe trattarsi di reflusso gastrico in gravidanza, che colpisce un’alta percentuale di donne in dolce attesa: si stima tra il 45% e l’80%! Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a capire le cause di questo disturbo, i sintomi per riconoscerlo e, soprattutto come prevenirlo e curarlo.

Cos’è il reflusso gastroesofageo e come si manifesta

Il bruciore di stomaco e il rigurgito acido tipici del reflusso gastroesofageo si verificano quando i succhi gastrici vengono a contatto con le pareti dell’esofago. Bisogna però sapere che questo passaggio di acido dallo stomaco all’esofago è perfettamente normale, si hanno disturbi solo quando si verifica una certa soglia in termini d frequenza e durata.[ 1 ]

Quali sono le cause del reflusso gastrico in gravidanza?

Durante la gravidanza possono soffrire di reflusso gastrico anche donne che non hanno mai accusato questo disturbo. Le cause del reflusso in gravidanza sono principalmente due:

  • i cambiamenti ormonali a cui è sottoposto l’organismo della futura mamma e in particolar modo l’aumento dei livelli di progesterone. Questo diminuisce la mobilità gastrica, con la conseguenza che lo stomaco si svuota più lentamente, aumentando il contatto dei succhi gastrici con l’esofago;
  • soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza il disturbo sembra accentuarsi a causa dell’aumento delle dimensioni dell’utero, che comincia a comprimere stomaco e intestino. Questo non solo diminuisce la capacità dello stomaco e allunga i tempi di digestione, ma sposta lo stomaco in alto e in posizione orizzontale anziché obliqua come al solito. In questo modo anche il cardias, che mette in comunicazione stomaco ed esofago, tende a deformarsi e funziona in maniera meno efficiente.

I sintomi del reflusso gastrico in gravidanza

I sintomi tipici del reflusso gastrico in gravidanza sono principalmente:

  • pirosi retrosternale, cioè bruciore all’altezza dello sterno;
  • rigurgito acido;
  • nausea;
  • disfagia, ovvero difficoltà a deglutire;
  • difficoltà nella digestione;
  • dolore addominale.

In alcuni casi (abbastanza rari) si possono verificare anche sintomi extraesofagei, come ad esempio asma, sinusite, faringite, laringite, tosse cronica e raucedine.

Reflusso gastrico in gravidanza cause, sintomi e rimedi

I rimedi per il reflusso in gravidanza

La buona notizia è che per la maggior parte delle donne (ben il 98%) questi sintomi scompaiono completamente e spontaneamente dopo la nascita del bambino. Ciò non vuol dire che non si possano alleviare i sintomi del reflusso durante la gravidanza! La cosa migliore, come sempre, è chiedere consiglio al proprio medico, evitando il fai da te che potrebbe rivelarsi inutile se non addirittura dannoso sia per la mamma che per il suo bambino.
In caso di reflusso c’è la possibilità che vi vengano prescritti dei farmaci a base di antiacidi e sodio alginato, che creano una barriera fisica che impedisce al contenuto dello stomaco di risalire verso l’esofago. Si possono trovare facilmente in farmacia e in genere non hanno controindicazioni per il feto, ma è bene parlarne con il proprio medico perché possono interferire con l’azione di altri farmaci e di alcuni integratori, come ad esempio quelli a base di acido folico, indispensabili durante la gravidanza.
Ci sono anche alcuni rimedi naturali per il reflusso in gravidanza che si può provare a mettere in campo, come ad esempio lo zenzero, sia fresco che essiccato, che aiuta a combattere acidità e nausea, oppure tisane a base di camomilla, aloe e liquirizia.

Cosa mangiare in caso di reflusso in gravidanza?

Come abbiamo visto, nel corso della gravidanza lo stomaco ha una capacità ridotta e si svuota più lentamente: per cercare di evitare il reflusso gastrico, quindi, sarebbe meglio fare pasti piccoli ma abbastanza frequenti. Ogni persona è diversa dalle altre e reagisce diversamente anche a ciò che mangia, ma in generale i cibi da evitare sono:

  • tutti gli alimenti pesanti, unti e molto proteici;
  • menta;
  • cioccolato;
  • latticini
  • the, caffè e alcol (che sarebbe comunque da evitare in gravidanza!);
  • succhi di frutta;
  • frutta e verdura acida come cipolle, pomodori crudi, peperoni, fagioli e agrumi;
  • bibite gassate che aumentano la quantità di gas presente nello stomaco, favorendo la risalita del suo contenuto.

Via libera, invece, ai cibi ricchi di vitamina B1 e B2, come ad esempio uova, ananas fresco, grano saraceno e nocciole.

Le buone abitudini contro il reflusso in gravidanza

Non bisogna fare attenzione solo all’alimentazione, ma ci sono alcune buone abitudini che possono aiutarci a ridurre i fastidi dati dal reflusso gastroesofageo in gravidanza. Tra queste possiamo ad esempio ricordare:

  • fare pasti piccoli e leggeri ma frequenti. L’ideale sarebbe farne cinque al giorno: colazione, pranzo, cena e due spuntini;
  • tenere un diario alimentare per individuare i cibi che scatenano più facilmente il bruciore di stomaco;
  • dopo i pasti aspettare almeno 3 ore a coricarsi, in modo che la gravità aiuti lo svuotamento dello stomaco;
  • se possibile, dormire in posizione leggermente inclinata, sollevando di una decina di centimetri il busto e il tronco;
  • cercare di dormire sul lato sinistro per rendere più difficile il passaggio dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago;
  • smettere di fumare;
  • fare un po’ di attività fisica.[ 2 ]

Speriamo di avervi dato qualche utile consiglio per affrontare al meglio questo disturbo legato alla gravidanza; se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Humanitas Research Hospital, Reflusso gastroesofageo
2. WHO, WHO recommendations on antenatal care for a positive pregnancy experience