I falsi miti sull’aborto spontaneo a cui non credere più Dolore, tristezza e senso di colpa sono sensazioni comuni quando si perde il bimbo che si portava in grembo. Alcuni falsi miti sull'aborto spontaneo davvero duri a morire non fanno altro che peggiorare la situazione. Cerchiamo di sfatarne alcuni!

I falsi miti sull'aborto spontaneo a cui non credere più

Un aborto spontaneo è un evento che può segnare profondamente una donna. Ognuna reagisce a suo modo, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, ma noi di BlaBlaMamma vorremmo sgombrare il campo da alcuni falsi miti sull’aborto spontaneo che non possono fare altro che peggiorare la situazione. A metterli in luce è un sondaggio condotto negli Stati Uniti dal gruppo di ricerca di Zev Williams, a capo del programma sull’aborto precoce e ricorrente dell’Albert Einstein College of Medicine di New York. La ricerca è stata condotta online su un campione di circa 1.000 uomini e donne, che hanno risposto ad alcune domande sull’argomento, facendo emergere che molti falsi miti sull’aborto spontaneo devono ancora essere estirpati.

L’aborto spontaneo è un evento raro

In molti sono convinti che l’aborto spontaneo sia un evento raro. Non è così: l’Associazione americana sulle gravidanze stima infatti che questo evento riguardi purtroppo tra il 10 e il 25% delle gravidanze. Questa falsa credenza sull’aborto rischia di creare una sensazione di isolamento nelle donne che lo hanno subito, contribuendo a farle sentire sole. Del resto, è ancora ben viva la tendenza a non comunicare a parenti e amici la notizia di una gravidanza nel primo trimestre proprio per scaramanzia, nel timore che qualcosa vada storto. Questo, però, fa sì che di aborto si parli raramente e che spesso la coppia che lo ha subito lo viva in solitudine, come un segreto, senza ricevere il sostegno di cui avrebbe bisogno.

Chi ha già avuto un aborto spontaneo ne avrà un secondo più facilmente

Dopo aver avuto un aborto non ci sono maggiori possibilità di averne un secondo. Il discorso, però, cambia dopo due aborti spontanei consecutivi: in questo caso la cosa migliore, se già non è stata fatta, è quella di rivolgersi ad un esperto in fertilità per approfondire la situazione.

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L’aborto spontaneo si può prevenire

Questo è sicuramente uno dei falsi miti sull’aborto spontaneo che fanno più male e che spinge la donna che lo ha subito a sentirsi responsabile per la perdita del proprio bambino. Spesso chi ha avuto un aborto si rimprovera di non essersi riposata abbastanza, di non aver mangiato nel modo giusto, di aver sollevato oggetti pesanti, di non aver smesso di lavorare e di mille altre cose. Non c’è nulla di più lontano dalla realtà. Non bastano singoli comportamenti a provocare un aborto. Questo evento è causato da una serie di fattori: alcuni sono genetici, altri sono dovuti a problemi di salute che non si sospettava di avere o ad infezioni non diagnosticate. In ogni caso, una donna non può fare nulla per evitarlo. Attenzione, però: ciò non vuol dire che uno stile di vita sano non abbia un ruolo sul buon esito della gravidanza. Ci sono infatti alcuni comportamenti che aumentano il rischio di un’interruzione spontanea di gravidanza. Tra questi ci sono il fumo di sigaretta, il consumo di alcol o di sostanze stupefacenti e l’assunzione di alcune tipologie di farmaci: proprio per questo motivo è importante condurre uno stile di vita sano già prima del concepimento.

Dopo un aborto bisogna aspettare almeno tre mesi prima di cercare una gravidanza

È un altro falso mito sull’aborto spontaneo molto diffuso, ma in realtà alcune ricerche dicono che si può avere una gravidanza sana anche un mese dopo aver avuto un aborto. Alcuni esperti consigliano di aspettare che i livelli delle beta hcg si azzerino prima provare a concepire, ma questo può avvenire anche un mese dopo l’aborto o addirittura meno.

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Le perdite di sangue in gravidanza sono sempre sintomo di aborto

Durante la gravidanza è normale avere delle perdite vaginali e, in particolare, nel corso del primo trimestre non è raro che si verifichino anche leggeri sanguinamenti. In molti casi non è un segnale preoccupante, ma perdite di sangue rosso vivo non dovrebbero comunque essere sottovalutate.

L’aborto spontaneo è sempre un vero e proprio lutto

È vero, nella maggior parte dei casi un aborto spontaneo è un evento dolorosissimo sia per la futura mamma che per il futuro papà, soprattutto se si trattava di una gravidanza molto desiderata. In molti casi è un evento devastante, paragonabile alla perdita di un bambino già nato. È bene però sapere che non deve essere per forza così: ogni donna vive questo evento in maniera assolutamente personale e non ci sono reazioni giuste o sbagliate. Aspettarsi che tutte vivano questa esperienza allo stesso modo non fa altro che alimentare sensi di colpa che non hanno motivo di esistere.

Voi conoscete altri falsi miti sull’aborto spontaneo? Fatecelo sapere sui nostri canali social!