Perdite in gravidanza, tutto quello che c’è da sapere Molte neo mamme, di fronte alle perdite in gravidanza, tendono ad allarmarsi e a temere per il proprio bambino. Vediamo quindi cosa c'è da sapere su queste perdite che possono essere normali oppure segnalare un problema.

Perdite in gravidanza, tutto quello che c'è da sapere

Per una donna in dolce attesa le perdite in gravidanza possono essere fonte di ansia e di preoccupazione, soprattutto se si aspetta il primo bambino e quindi non si ha ancora esperienza. La buona notizia è che non tutte le perdite vaginali sono un campanello d’allarme. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi di cosa si tratta, come distinguerle e come capire quando è il caso di allarmarsi, anche se in questo ambito specifico chiedere il parere del proprio ginecologo è sempre la scelta migliore.

Perdite in gravidanza, un disturbo abbastanza comune

Nel corso della gravidanza le perdite vaginali sono un disturbo abbastanza comune, soprattutto nel primo trimestre, quando giungono ad interessare il 15/25% delle donne in dolce attesa. Ci sono diversi tipi di perdite in gravidanza, alcune assolutamente normali, altre che dovrebbero far suonare qualche campanello d’allarme; in ogni caso è sempre meglio rivolgersi al proprio ginecologo per approfondire la situazione o anche solo per essere rassicurate.

Ci sono anche diverse cause delle perdite vaginali in gravidanza, più o meno serie:

  • perdite da impianto dell’embrione;
  • una maggiore facilità di sanguinamento della cervice, che durante la gravidanza è più irrorata di sangue;
  • spotting dopo rapporti sessuali, Pap test o esami pelvici;
  • infezioni, tra cui candida, herpes, clamidia e gonorrea;
  • gravidanza extrauterina, che si verifica quando l’embrione si annida al di fuori dell’utero;
  • aborto spontaneo nelle prime 13 settimane di gravidanza: è un’evenienza abbastanza rara che si preannuncia con perdite e crampi addominali;
  • minaccia di aborto prima della 24esima settimana di gravidanza;

Perdite in gravidanza, tutto quello che c'è da sapere

Le principali tipologie di perdite in gravidanza

Ci sono diverse tipologie di perdite durante la gravidanza. Tra le principali possiamo ricordare:

  • perdite trasparenti e inodori, dall’aspetto acquoso oppure filamentoso. Durante la gravidanza è assolutamente normale avere secrezioni vaginali più abbondanti a causa dei cambiamenti ormonali che favoriscono lo sviluppo del feto. In questo caso è bene curare la propria igiene intima, ma senza lavarsi continuamente, soprattutto se si usano sostanze saponose e schiumogene che possono danneggiare il film lipidico che protegge una parte tanto delicata;
  • perdite vaginali bianche o biancastre, che prendono il nome di leucorrea gravidica fisiologica: anche in questo caso sono innocue e non necessitano di cure;
  • perdite maleodoranti che tendono al verdastro, al giallo o bianche ma con una consistenza densa simile a ricotta possono far pensare ad una infezione vaginale. La cosa migliore da fare è approfondire la situazione con il proprio ginecologo;
  • perdite in gravidanza rosso scuro o marroni, che possono presentarsi come piccole macchie sugli slip. Possono essere provocate dall’impianto della gravidanza oppure della rottura di qualche capillare a seguito di rapporti sessuali, visite ginecologiche o piccole ragadi. In casi più rari potrebbero essere provocate dalle cosiddette false mestruazioni, che si presentano proprio nei giorni in cui sarebbe dovuto arrivare il ciclo. Si tratta in ogni caso di perdite lievi che durano al massimo una giornata;
  • perdite in gravidanza color rosso vivo: devono essere considerate un campanello d’allarme, soprattutto se si tratta di perdite abbondanti accompagnate da dolore pelvico. Potrebbero effettivamente segnalare una minaccia di aborto, quindi è meglio consultare immediatamente l proprio medico oppure recarsi al pronto soccorso.[ 1 ]

Perdite in gravidanza nel secondo e nel terzo trimestre

Una perdita di sangue in gravidanza non va mai sottovalutata, ma in particolar modo nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza. In questo casi, infatti, le perdite ematiche potrebbero essere dovute ad un distacco di placenta oppure a placenta previa, cioè posizionata più in basso del dovuto. Sono entrambe condizioni serie, che necessitano di assistenza medica.[ 1 ]

Speriamo che questo argomento sia ora più chiaro: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Humanitas Gavazzeni, Perdite in gravidanza, quando rivolgersi al ginecologo