Tutto quello che c’è da sapere sul parto gemellare Quando si è in attesa di due gemelli è normale chiedersi come si svolgerà il parto gemellare. Vediamo insieme tutto quello che c'è da sapere su questo argomento!

Tutto quello che c'è da sapere sul parto gemellare

Scoprire di aspettare dei gemelli è sempre una grossa sorpresa per i futuri genitori, che spesso provano una grandissima gioia ma anche un po’ di apprensione per una gravidanza gemellare e per la successiva vita con una coppia di scatenati gemelli. Tra le domande che sicuramente si fa una futura mamma ci sono anche quelle relative al parto gemellare: noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a chiarire qualche dubbio.

Le tipologie di gravidanza gemellare

Le gravidanze gemellari non sono tutte uguali! Già dal primo trimestre è possibile stabilire con certezza se la gravidanza sarà singola oppure gemellare, una eventualità rara che però negli ultimi decenni è in aumento, anche a causa dei concepimenti che avvengono con tecniche di fecondazione medicalmente assistita e assumendo farmaci che stimolano la fertilità. A incidere sulla possibilità di avere una gravidanza gemellare ci sono anche l’età della donna (sopra i 35 anni le probabilità tendono ad aumentare) e una componente genetica: è più facile che si abbia una gravidanza gemellare in famiglie dove sono già presenti coppie di gemelli, ma nemmeno le altre ne sono esenti!
Una gravidanza gemellare, e il conseguente parto gemellare, comportano maggiori rischi sia per la mamma che i nascituri e proprio per questo motivo è importante stabilire il prima possibile di quale tipologia di gravidanza gemellare si tratta. Possiamo infatti avere:

  • gemelli omozigoti, cioè con le stesso patrimonio genetico e quindi identici in tutto e per tutto. Si possono avere due placente e due sacchi amniotici (gravidanza bicoriale biamniotica), una sola placenta e due sacchi amniotici (gravidanza monocoriale biambiotica) o, più raramente, una sola placenta e un solo sacco amniotico (gravidanza monocoriale monoamniotica);
  • gemelli eterozigoti, cioè che hanno origine da due diverse cellule uovo fecondate da due spermatozoi differenti.

Il parto gemellare viene sempre indotto?

Sarà il medico a valutare la situazione caso per caso e a decidere quando sarà il momento di far nascere i vostri bambini. Se siete in attesa di una coppia di gemelli probabilmente sapete già che c’è la possibilità concreta di un parto prematuro, cioè prima della trentasettesima settimana di gestazione. Nel caso dei gemelli, le statistiche dicono che il 50% delle gravidanze arriva a temine, mentre solo una piccola parte non supera le 32 settimane. Per una gravidanza gemellare il limite è fissato alla trentottesima settimana a causa del deterioramento precoce della placenta; oltre questo termine si può indurre il parto oppure intervenire con un cesareo.

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Come funziona il parto gemellare?

Fino alla nascita del primo bimbo, il parto gemellare è identico ad un parto singolo in ogni sua fase, dall’inizio del travaglio alla fase espulsiva; anche l’anestesia epidurale, se non ci sono controindicazioni, può essere fatta su richiesta della partoriente. A questo punto, però, cominciano le differenze: deve infatti venire al mondo anche il secondo bimbo, che si può presentare in posizione cefalica, cioè con la testolina verso il canale del parto, oppure podalica, cioè al contrario. Anche in questa eventualità, però, i rischi sono minori rispetto ad un parto singolo perché il passaggio del primo bambino rende le cose meno complicate; inoltre il secondo bimbo è generalmente un po’ più piccolo del primo.

Meglio il parto gemellare naturale o cesareo?

A causa di un invecchiamento precoce della placenta, le gravidanze gemellari hanno una durata media di trentasette settimane; intorno alla trentottesima settimana di gravidanza si tende a programmare o indurre il parto. Quando è possibile si preferisce il parto naturale anche nel caso di una gravidanza gemellare. Ci devono però essere le giuste condizioni, cioè uno stato di salute generale di mamma e bambini molto buono, un bacino materno abbastanza ampio e il primo bimbo in posizione cefalica.
Il parto vaginale gemellare ha più o meno la stessa durata di un parto singolo: solo la fase espulsiva risulta un po’ più lunga, ma nel complesso il fatto che i gemelli siano in genere più minuti velocizza il parto. Di solito i due gemelli nascono con un intervallo tra l’uno e l’altro che varia dai 5 ai 45 minuti.
Si opta invece per un parto cesareo quando c’è il rischio che insorgano problemi oppure nei seguenti casi:

  • i gemelli sono più di due;
  • entrambi i bambini sono in posizione podalica o di traverso;
  • i due gemelli hanno un peso molto diverso l’uno dall’altro;
  • c’è un significativo ritardo nella crescita;
  • i bambini condividono lo stesso sacco amniotico e c’è il rischio di attorcigliamento dei cordoni ombelicali.

Nella maggior parte dei casi il parto gemellare si svolge senza grandi problemi e tutto va nel migliore dei modi. Avete dubbi o domande? Fatecelo sapere sui nostri canali social!