Gastroenterite bambini, tutto quello che c’è da sapere Non è raro che i bimbi soffrano di mal di pancia: potrebbe trattarsi di gastroenterite bambini, una patologia che si manifesta con vomito e diarrea. Cosa sapere su cause e sintomi?

Gastroenterite bambini, tutto quello che c'è da sapere

Il vostro bambino ha diarrea e vomito, magari con un po’ di febbre? Se non ci sono complicazioni, questi sono i tipici sintomi della gastroenterite bambini, una delle malattie più comuni per i nostri piccoli. Si stima infatti che tutti i bimbi con meno di tre anni di età ne abbiamo almeno uno o due episodi all’anno! Cosa fare? Noi di BlaBlaMamma vogliamo provare a darvi qualche indicazione utile su cause, sintomi e cosa fare in caso di vomito e diarrea.

Gastroenterite bambini, le cause

La gastroenterite, caratterizzata da vomito e diarrea, può essere causata da:

  • virus come Rotavirus, Adenovirus e Norovirus;
  • batteri come Salmonella, Escherichia coli, Campylobacter Jejuni e Vibrio Cholerae;
  • parassiti, anche se nel nostro Paese si tratta di un’eventualità piuttosto rara.[ 1 ]

Come avviene il contagio?

La trasmissione dell’infezione a stomaco e intestino tipica della gastroenterite avviene per contatto diretto o indiretto (ad esempio portando alla bocca le mani contaminate) oppure tramite l’ingestione di cibo o acqua contaminati. Si può contrarre anche dall’uso di oggetti non puliti o con il contatto con superfici contaminate.

I sintomi più comuni

Diarrea e vomito sono senza ombra di dubbio i sintomi della gastroenterite bambini più tipici e comuni, soprattutto in caso di infezioni virali, con anche 8-10 evacuazioni al giorno. A questi sintomi si possono aggiungere:

  • bruciore e crampi allo stomaco;
  • inappetenza;
  • debolezza;
  • sonnolenza;
  • febbre.

Queste manifestazioni non sono preoccupanti, ma bisogna prestare molta attenzione al rischio di disidratazione, soprattutto nel caso di bimbi molto piccoli. La disidratazione è dovuta al numero e alla quantità delle evacuazione e alla difficoltà di far ingerire al bambino liquidi per via del suo malessere generale. Se notate pelle e mucose secche, ridotta emissioni di urine o pianto senza lacrime dovreste chiamare il pediatra e tenere monitorata la situazione. Le forme di disidratazione lievi possono essere gestite a casa con alcune accortezze, mentre se la situazione è più grave è richiesto il ricovero in ospedale per reidratare il bimbo rapidamente per via endovenosa.[ 1 ]

Gastroenterite bambini, tutto quello che c'è da sapere2

Quanto dura la gastroenterite?

La gastroenterite dura in media 3-5 giorni; se dopo questo lasso di tempo la situazione comincia a migliorare si può stare tranquilli, in caso contrario è meglio approfondire la situazione con l’aiuto del proprio pediatra, che suggerirà gli esami più indicati.

Cosa fare quando il bambino ha vomito e diarrea?

In questi casi, il vostro principale punto di riferimento dovrà sempre essere il vostro pediatra, che conosce il vostro piccolo e le sue condizioni generali. Di solito, però, se il bimbo ha più di due mesi e gli episodi sono meno di 7-8 al giorno si può somministrare una soluzione reidratante per prevenire la disidratazione. L’operazione diventa più difficoltosa se alla diarrea si aggiunge il vomito: in questo caso si può provare a procedere un cucchiaino alla volta. Anche la somministrazione di probiotici o fermenti lattici può aiutare a ristabilire l’equilibrio della flora microbica intestinale. Non è invece il caso di aggiungere altri farmaci, in particolare antibiotici: anche in caso di gastriti batteriche il loro utilizzo andrà valutato dal pediatra.[ 1 ]
Se gli episodi di diarrea sono più di 8 e a questi si aggiunge vomito persistente oppure se il piccolo ha meno di due mesi è meglio recarsi al Pronto Soccorso, dove la situazione verrà valutata più attentamente.

E l’alimentazione?

Nelle prime fasi della malattia, quelle più acute, sarà il bimbo stesso a rifiutare il cibo e non forzarlo sarà la cosa migliore da fare. Meglio però incoraggiarlo a bere, anche solo pochi sorsi di acqua ogni tanto, per prevenire il rischio di disidratazione. Quando poi tornerà l’appetito il bambino potrà tornare più o meno alla sua normale alimentazione. I benefici della “dieta in bianco”, infatti, sono stati smentiti e si ritiene che, al contrario, potrebbe addirittura ritardare la guarigione dal momento che non invoglia certo il bimbo a mangiare. Basterà puntare su piatti semplici e appetitosi e ridurre lo zucchero: in breve la situazione tornerà alla normalità.[ 1 ]

La gastroenterite bambini si può prevenire?

Ci sono alcune semplici regole da seguire per prevenire la gastroenterite:

  • lavarsi spesso le mani, soprattutto prima dei pasti e dopo essere andati in bagno;
  • non condividere tovaglioli, posate, stoviglie e asciugamani;
  • prestare grande attenzione nella preparazione dei cibi;
  • evitare di mangiare uova crude o alimenti che contengano uova crude, come ad esempio la maionese;
  • evitare di mangiare carne o salse rimaste a temperatura ambiente per più di due ore.

Se in casa abbiamo una persona affetta da gastroenterite, le regole per evitare il contagio sono ancora più stringenti:

  • evitare di mandare il bambino a scuola durante la malattia;
  • lavare e disinfettare le mani ancora più spesso del solito;
  • disinfettare tutte le superfici che possono essere state contaminate, in particolare quelle del bagno;
  • lavare separatamente abiti, asciugamani e lenzuola usati dalla persona con la gastroenterite.

Da alcuni anni, inoltre, è disponibile una vaccinazione contro le infezioni da Rotavirus che si è dimostrata particolarmente efficace. In Italia è gratuita e non obbligatoria.

Tutto ciò che riguarda la gastroenterite bambini dovrebbe ora essere più chiaro. Avete dubbi o domande? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

NOTE


1. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Gastroenteriti nel bambino