Tutto quello che c’è da sapere sulle lochiazioni post parto Spesso non si ha piena consapevolezza di ciò che accadrà al corpo della neo mamma dopo il parto. Vediamo ad esempio cosa c'è da sapere sulle lochiazioni post parto, delle perdite assolutamente normali.

Tutto quello che c'è da sapere sulle lochiazioni post parto

Ogni neo mamma si trova ad affrontare disturbi e disagi nel periodo post parto. È un argomento di cui non si parla volentieri e attorno al quale c’è spesso un po’ di riserbo, ma è importante conoscere tutto ciò a cui si andrà incontro anche dopo aver avuto il bambino per essere preparate e non spaventarsi, ad esempio, davanti alle perdite rossastre a cui sicuramente andrete incontro dopo il parto. Il loro nome tecnico è lochiazioni post parto: noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi di cosa si tratta e come gestire al meglio la situazione.

Cosa sono le lochiazioni?

Durante la gestazione mamma e bambino sono uniti dalla placenta, un organo che garantisce nutrimento e protezione al piccolo. Dopo il parto la placenta viene espulsa, lasciando una piccola lacerazione nell’utero della donna. A questa si possono sommare piccole lesioni che si possono verificare nel corso del travaglio e del parto. Nulla di preoccupante, ma nei giorni che seguono la nascita del bambino si possono verificare delle perdite rossastre che contengono residui di placenta, sangue e secrezioni e che a volte sono maleodoranti. È importante che questo liquido venga espulso per evitare infezioni e per accelerare la guarigione dell’utero; il processo viene facilitato se la mamma allatta al seno, dal momento che questo gesto aiuta a produrre ossitocina, un ormone che ha un effetto positivo sulla guarigione dell’utero.

Quanto durano le lochiazioni?

Le lochiazioni, che si verificano sia dopo un parto naturale che dopo un parto cesareo, durano tra le tre e le sei settimane, attraversando diverse fasi:

  • nei primi giorni dopo il parto le lochiazioni sono forti, color rosso vivo e di consistenza fluida. Possono essere presenti dei coaguli più grossi, che si notano soprattutto dopo essere state sdraiate a lungo;
  • dopo una settimana circa il flusso diminuisce di intensità e le perdite tenderanno ad assumere un colore più scuro;
  • dopo circa due settimane dal parto le perdite saranno più deboli e di colore giallastro;
  • successivamente le lochiazioni diventeranno acquose e biancastre.

La durata di ognuna di queste fasi può variare da donna a donna, ma si tratta in ogni caso di un normale iter di guarigione del corpo.

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Le lochiazioni sono dolorose?

Nei giorni che seguono il parto le neo mamme possono sentire una sensazione di fastidio e di tensione al basso ventre, soprattutto quando allattano. Questo dolore, che può assomigliare a quello del ciclo mestruale, è dovuto non tanto alle perdite post parto, ma alle contrazioni dell’utero che sta guarendo. Il fastidio durerà per qualche giorno, diminuendo gradualmente.

Ci sono precauzioni da prendere?

Si ritiene che durante le lochiazioni la donna sia particolarmente esposta al rischio di infezioni. Molti esperti sconsigliano quindi di fare il bagno completo e di avere rapporti con il partner.

Ci possono essere complicazioni?

Le lochiazioni sono il risultato del normale processo di guarigione dell’utero dopo il parto. Si tratta di un processo lento, ma che in genere non comporta particolari problemi. In questo periodo, però, la neo mamma risulta particolarmente esposta a infezioni, quindi è importante consultare il proprio medico in questi casi:

  • il sangue esce molto rapidamente e continuamente dalla vagina;
  • si è costrette a cambiare l’assorbente dopo meno di un’ora;
  • le lochiazioni hanno un intenso cattivo odore;
  • il flusso ritorna improvvisamente più intenso;
  • il colore delle perdite torna ad essere rosso sangue;
  • si hanno febbre e brividi.

In questi casi sarà il ginecologo ad indicarvi come procedere. Se ad esempio sospetta che ci siano residui di placenta che ancora non sono stati espulsi, potrebbe consigliare un’ecografia e decidere in base a quella se procedere con un intervento chirurgico per pulire la cavità uterina ed evitare infezioni.

Lochiazioni e assorbenti: come gestire le perdite post parto

Durante il periodo delle lochiazioni è importante mantenere un’igiene intima ancora più accurata del solito per evitare infiammazioni e infezioni che potrebbero essere fastidiose e pericolose. È necessario usare degli assorbenti, che soprattutto nei primi giorni andranno cambiati molto spesso. La cosa migliore sarebbe lavarsi ogni volta, anche solo con dell’acqua tiepida oppure con dei detergenti dedicati alle puerpere, che sono in genere molto delicati per non irritare ulteriormente questa parte già sottoposta ad uno stress importante. Gli esperti sconsigliano di usare tamponi interni: il sangue dovrebbe fluire liberamente, mentre i tamponi interni trattengono il sangue a contatto con il corpo, provocando il ristagno dei liquidi e favorendo la proliferazione dei batteri. Si possono quindi usare assorbenti classici oppure specifici per le perdite post parto, soprattutto nei primi giorni quando le perdite saranno più intense. Sono spesso consigliate anche delle mutandine a rete, che permettono di far respirare i tessuti pur mantenendo l’assorbente al suo posto.

Avevate mai sentito parlare di lochiazioni? Se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.