Il momento in cui i nostri bimbi iniziano ad assaggiare e ad apprezzare il “cibo dei grandi” è sempre emozionante anche per i genitori, che possono portare i propri piccoli alla scoperta di sapori e consistenze nuove. Una delle grandi preoccupazioni di tutti i genitori in questa fase, però, è che il bimbo possa soffocare a causa di un boccone di cibo; proprio per questo motivo noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi quali sono i tagli sicuri svezzamento per offrire ai vostri bambini bocconi da gustare in totale sicurezza.
- Autosvezzamento e tagli sicuri, cosa sapere
- Gag reflex: un aiuto naturale contro il soffocamento
- La prova del dito
- Tagli sicuri svezzamento: la forma del cibo
- Tagli sicuri: la pasta
- Tagli sicuri autosvezzamento: i falsi amici
Autosvezzamento e tagli sicuri, cosa sapere
Quella dell’autosvezzamento è una pratica sempre più diffusa e consiste nel fatto che i bimbi non mangiano pappine e omogeneizzati preparati appositamente per loro, ma assaggiano il cibo dei genitori, ovviamente cucinato con qualche accortezza. Altrettanta attenzione va posta ai tagli sicuri autosvezzamento, dal momento che il cibo non viene proposto sotto forma di creme e frullati: gli alimenti devono quindi essere tagliati in modo da non creare il rischio di soffocamento. Queste precauzioni vanno adottate non solo nelle prime settimane dello svezzamento, ma fino ai 3 o 4 anni di vita del bimbo.
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Gag reflex: un aiuto naturale contro il soffocamento
Quando nell’alimentazione del bambino si cominciano ad introdurre alimenti solidi, seppure di consistenza morbida, i bambini potrebbero reagire con una specie di conato di vomito. Si tratta del gag reflex, o riflesso faringeo: nonostante preoccupi molto i genitori, si tratta di una reazione normale che si verifica abbastanza di frequente intorno ai 6/7 mesi di vita. Questo riflesso si attiva in occasione dei primi assaggi quando il cibo supera la metà posteriore della lingua senza essere stato masticato adeguatamente: la faringe si chiude spingendo avanti il boccone. È quindi di una sorta di “sistema di sicurezza” che impedisce al bimbo di soffocare quando non è ancora molto abile nella masticazione.
La prova del dito
Una delle prime cose da considerare quando si offre cibo solido ad un bimbo piccolo è la consistenza, tenendo conto che un bimbo alle prese con l’autosvezzamento riesce a schiacciare il cibo ma non a triturarlo. Come capire se la consistenza va bene? Molto farà l’esperienza dei genitori, pasto dopo pasto, ma c’è un modo semplice per capirlo: la prova del dito. Se riuscite a schiacciare l’alimento tra pollice e indice significa che la consistenza è quella adatta. Se invece l’alimento si spezza senza perdere la sua consistenza è meglio aspettare a proporlo. Anche i cibi molto duri sono da evitare, dato che rischiano di essere inghiottiti interi: è il caso ad esempio della frutta secca, che però può essere tritata e aggiuta ad altri alimenti.
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Tagli sicuri svezzamento: la forma del cibo
Un altro fattore molto importante da tenere in considerazione è la forma del cibo. Sono assolutamente vietati gli alimenti piccoli e dalla forma tondeggiante o cilindrica, come ad esempio pomodorini, acini d’uva, mirtilli, olive, wurstel e via dicendo, che possono bloccare la faringe e soffocare il bambino. Non è l’alimento in sé che non può essere offerto al piccolo, ma la sua forma: tagliateli a spicchi piccoli, a striscioline o a bastoncino e non ci saranno problemi. Attenzione al taglio a rondella: non viene considerato un taglio autosvezzamento sicuro perché si ottiene una forma tonda che può essere pericolosa.[ 1 ]
Tagli sicuri: la pasta
I bambini vorranno sicuramente assaggiare anche la pasta, ma quali sono i formati più sicuri? Si può cominciare con spaghetti e fusilli, che hanno un basso rischio di ostruire le vie aeree, per poi passare alle farfalle intere o tagliate a metà e a penne o maccheroni tagliati nel senso della lunghezza. Se non ci si sente sicuri a offrire questi formati, si può sminuzzare la pasta o usare formati più piccoli fino a quando il bimbo non avrà imparato a masticare meglio.
Tagli sicuri autosvezzamento: i falsi amici
Ci sono alcuni alimenti che apparentemente sembrano innocui ma che in realtà hanno delle caratteristiche non adatte a bambini ai primi approcci con il cibo solido. Tra questi possiamo ricordare:
- gli alimenti filamentosi come il finocchio o il sedano crudi, che vanno puliti dai filamenti e poi tagliati a pezzetti molto piccoli;
- alimenti che possono creare una massa in bocca come insalata a foglie grandi, spinaci o verdure a foglia cotte. In questo caso vanno sminuzzati e usati come ingredienti di altri piatti, come ad esempio pesto, frittate o risotti;
- alimenti dalla consistenza filante e gommosa come ad esempio la mozzarella cotta (meglio evitarla!) oppure seppie, gamberetti e polpi; questi ultimi vanno sminuzzati finemente;
- gli affettati, che hanno una consistenza difficile da gestire: meglio offrirli spezzettati;
- gli gnocchi, che sono collosi e possono attaccarsi al palato;
- gli alimenti pastosi come formaggi morbidi e creme spalmabili, che andrebbero proposti non al cucchiaio, ma mescolati ad altri alimenti o spalmati in un velo sottile su una fetta di pane;
- il pane morbido o con molta mollica, che può diventare una palla appiccicosa in bocca. Meglio offrire pezzetti di pane secco o passato in forno, in modo che si sciolga in bocca.
Quali di questi tagli sicuri svezzamento conoscevate già? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
NOTE
1. Sipps, La sicurezza a tavola