Svezzamento bambini: cosa sapere sugli alimenti allergizzanti? Il periodo dello svezzamento è davvero ricco di scoperte per il vostro bimbo! Ma come comportarsi con gli alimenti allergizzanti? Se questo argomento potrebbe esserci ancora un po' di confusione: vediamo cosa sapere!

Svezzamento bambini: cosa sapere sugli alimenti allergizzanti?

La fase dello svezzamento è ricca di sorprese e di scoperte sia per il bimbo alle prese con sapori e consistenze sempre nuove, sia per i suoi genitori, che scopriranno preferenze e antipatie alimentari a volte del tutto insospettabili. Ma cosa sapere sugli alimenti allergizzanti? Sono ancora molti i genitori che si chiedono quando sarebbe bene introdurli nell’alimentazione del proprio bambino: noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a fare un po’ di chiarezza.

Quali sono gli alimenti allergizzanti?

Gli alimenti che possono indurre un’allergia sono davvero moltissimi, ma ce ne sono alcuni che sono responsabili della maggior parte delle allergie alimentari in età pediatrica. Tra questi possiamo trovare:

  • latte;
  • uova;
  • grano;
  • soia;
  • pesce;
  • alcuni tipi di frutta a guscio, tra cui le arachidi e le nocciole;
  • alcune verdure, come ad esempio i pomodori;
  • alcuni tipi di frutta, come agrumi e fragole.

Svezzamento bambini cosa sapere sugli alimenti allergizzanti2

Cosa sapere su svezzamento e rischio di allergie

Fino a qualche tempo fa si riteneva che dovesse esserci un calendario abbastanza preciso per introdurre nella dieta del piccolo appena svezzato i cosiddetti alimenti allergizzanti, cioè quelli che hanno la maggiore probabilità di scatenare allergie in età pediatrica. In generale, si consigliava di ritardare il più possibile la loro introduzione nell’alimentazione del piccolo e addirittura si sconsigliava alla mamma di mangiarli in gravidanza e durante l’allattamento. Recentemente invece non solo si è capito che questo è inutile, ma addirittura che è consigliabile fare proprio il contrario!
Ormai praticamente tutti gli esperti sono concordi nel ritenere che questi alimenti vadano introdotti nell’alimentazione del piccolo sin dalle prime fasi dello svezzamento. Tra i 4-5 e gli 11-12 mesi circa, il bimbo dovrebbe aver introdotto nella sua dieta la maggior parte di questi alimenti. Il motivo è semplice: in questo lasso di tempo il sistema immunitario del bambino, messo più volte a contatto con determinate sostanze, impara a tollerarle anziché scatenare una risposta immunitaria. Non c’è quindi un vero e proprio ordine in cui questi cibi devono essere presentati al bambino, ma è bene ricordare che una sola volta non basta: la tolleranza si instaura dopo un certo numero di assaggi.

Alcune accortezze da rispettare

Molti genitori a questo punto avranno tirato un sospiro di sollievo: lo svezzamento, senza tutte le regole dettate dalla paura di reazioni allergiche, sarà sicuramente più semplice! Ci sono tuttavia poche accortezze da rispettare comunque:

  • introducete un solo alimento nuovo alla volta e lasciate passare qualche giorno tra una “novità” e l’altra: la regola vale anche per quelli che non sono considerati alimenti allergizzanti. Questa gradualità vi aiuterà a capire se l’alimento nuovo è ben tollerato dal vostro bambino;
  • è meglio introdurre gradualmente l’uovo nella dieta del piccolo: cominciate con un quarto di tuorlo, in genere meglio tollerato, e assicuratevi che sia ben cotto. Se non ci sono problemi potrete prima aumentare la quantità di tuorlo e poi introdurre anche l’albume;
  • il miele non dovrebbe essere somministrato prima dell’anno di età, non per il rischio di allergie ma perché potrebbe contenere spore di botulino, che nei bambini più piccoli potrebbero trovare terreno fertile per lo sviluppo dei bacilli che producono la tossina botulinica. È un caso raro, è vero, ma è meglio essere prudenti!
  • i bambini che hanno presentato un eczema nei primi mesi di vita e che sono risultati positivi ai test cutanei dovrebbero assumere i cibi che contengono allergeni di classe 1 sotto controllo medico. In questo gruppo di alimenti troviamo ad esempio il latte, l’uovo, alcuni tipi di pesce, crostacei, molluschi e alcuni tipi di verdura.

Svezzamento bambini cosa sapere sugli alimenti allergizzanti

Svezzamento e glutine, cosa sapere?

Proprio come avveniva per gli alimenti allergizzanti, anche il glutine veniva introdotto nella dieta del bambino abbastanza tardi. Studi recenti hanno però dimostrato che il momento in cui comincia a essere somministrato il glutine non incide sull’insorgenza o meno della celiachia. Si possono quindi far assaggiare al piccolo alimenti contenenti glutine sin dalle prime pappe e senza particolari restrizioni: via libera, quindi, a orzo, farro, avena, seitan, frumento e malto, ovviamente senza esagerare. Ritardare l’introduzione di questi alimenti nella dieta non riduce il rischio di sviluppare la malattia, ma semplicemente ritarda la comparsa dei sintomi, rendendo a volte più difficile la diagnosi.

Voi come procederete con lo svezzamento del vostro bambino? Avete dubbi o domande? Fatecelo sapere sui nostri canali social!