Come iniziare l’autosvezzamento del neonato? Ecco consigli e ricette Il vostro bimbo comincia a tendere le manine verso tutto ciò che mangiate? Potrebbe essere il momento giusto per cominciare l'autosvezzamento e la scoperta di sapori sempre nuovi! Ecco cosa sapere.

Come iniziare l'autosvezzamento del neonato

Il vostro bimbo è ormai grandicello e comincia a tendere le manine verso tutto ciò che mangiate, desideroso di assaggiare? Potrebbe essere il momento di cominciare a fargli assaggiare il “cibo dei grandi” conducendolo per mano a scoprire nuovi sapori e nuove consistenze, ovviamente nella massima sicurezza! Si sente sempre più spesso parlare di autosvezzamento, chiamato anche alimentazione complementare a richiesta, che sta piano piano soppiantando omogeneizzati e pappine. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi cosa sapere in merito e suggerirvi come iniziare l’autosvezzamento del neonato. Vediamo insieme consigli e ricette!

Cos’è l’autosvezzamento?

L’autosvezzamento consiste nell’assecondare la naturale curiosità dei bambini verso i cibi che mangiano gli adulti, offrendogliene piccoli pezzi, adatti alle sue capacità, quando ci si trova a tavola insieme. In questo modo i bambini cominciano a condividere il pasto con i genitori e con i fratellini più grandi, iniziando gradualmente a scoprire nuovi sapori e consistenze. Questo non vuol dire che bisogna interrompere immediatamente e totalmente l’allattamento: latte materno e cibi solidi potranno integrarsi a vicenda per un periodo di tempo, in base alle vostre esigenze e a quelle del vostro bimbo. La differenza con lo svezzamento classico è evidente: nell’autosvezzamento, infatti, non sono previsti omogeneizzati o pappine insapori in cui tutti i cibi vengono frullati insieme, ma il bimbo comincia da subito a fare la scoperta di consistenze e sapori ben precisi, imparando ad assaggiare e a formare i suoi gusti.

Quando iniziare l’autosvezzamento

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di aspettare almeno il sesto mese per cominciare lo svezzamento o l’autosvezzamento[ 1 ], ma questa indicazione è piuttosto elastica. Molto dipenderà dalle caratteristiche e dalla curiosità del vostro piccolo: sarà lui ad indicarvi quando è il momento giusto! In particolare, il bambino dovrebbe essere in grado di stare seduto da solo e dovrebbe manifestare curiosità nei confronti del cibo consumato a tavola. Forzare lo svezzamento se il bimbo non si dimostra ancora del tutto pronto oppure scoraggiare la curiosità del piccolo verso il cibo sono due atteggiamenti ugualmente da evitare.

Come iniziare l’autosvezzamento? Ecco i cibi consigliati

Il momento dell’autosvezzamento del vostro bimbo potrebbe essere un ottimo stimolo a curare maggiormente l’alimentazione di tutta la famiglia. Dato che il bimbo mangerà quello che cucinate per voi, dovrete prevedere un’alimentazione bilanciata e ricca di frutta e verdura di stagione. Il sale dovrà essere fortemente limitato e anche i metodi di cottura dovranno essere il più possibile salutari e leggeri, con una predilezione per la cottura al vapore o al forno.[ 2 ]
Bisognerà poi essere cauti nel proporre i primi bocconi di cibo solido ai bimbi: inizialmente gli alimenti dovranno essere schiacciati o sminuzzati in dimensioni consone alle capacità di masticazione del bimbo, ma facendo sempre in modo che avverta in bocca qualcosa di solido, che incoraggi la masticazione. Se si sceglie di offrire un grosso pezzo di verdura o di qualsiasi alimento bisognerà fare ancora più attenzione e non lasciare mai il piccolo senza sorveglianza. In particolare, possiamo offrire al piccolo carote tagliate a bastoncino, maccheroni o fusilli interi, fette di frutta di consistenza né troppo dura né troppo morbida e fagiolini, tanto per fare qualche esempio di cibi che può cominciare a sbocconcellare da solo.

Come iniziare l'autosvezzamento del neonato

Ci sono alimenti da evitare?

Gli alimenti, almeno inizialmente, andrebbero somministrati uno alla volta e in piccole quantità, in modo da poter riconoscere facilmente eventuali reazioni avverse. Tuttavia l’utilità di rimandare l’introduzione nella dieta del neonato dei cosiddetti cibi allergizzanti pare ormai smentita, anzi, in molti ritengono che l’esposizione precoce ad alcune allergeni nella dieta del piccolo aiuterebbe a modulare la reazione immunitaria dell’organismo, soprattutto se il bambino viene ancora allattato al seno.
Le accortezze dovranno riguardare più che altro le modalità di somministrazione dei cibi al neonato durante l’autosvezzamento: meglio evitare cibi che potrebbero soffocarlo, come acini d’uva interi, olive, frutta troppo matura o formati di pasta troppo grandi. Sarà il buon senso a guidarvi in questa avventura e a farvi capire quando il vostro piccolo sarà pronto ad affrontare cibi via via sempre diversi.

Alcuni consigli per l’autosvezzamento

Ricapitoliamo alcuni consigli utili se avete deciso di intraprendere questa avventura con il vostro bambino:

  • non fatevi prendere dalla fretta, ma rispettate i tempi del vostro bambino: vi indicherà lui quando è pronto! In genere, però, è meglio aspettare che abbia almeno 6 mesi;
  •  lasciate il vostro bimbo libero di “pasticciare” con il cibo, toccandolo, annusandolo e portandolo alla bocca;
  • sminuzzate o schiacciate gli alimenti che proponete al piccolo in modo che siano sicuri;
  • cercate di portare in tavola cibi leggeri e sani, ma anche colorati, in modo che attirino l’attenzione del bambino e lo invoglino ad assaggiarli;
  • riducete l’uso di sale, zucchero e condimenti grassi e pesanti;
  • non imponete al bimbo di assaggiare un determinato alimento, ma riproponete a distanza di giorni anche gli alimenti che sulle prime ha mostrato di non gradire molto;
  • rispettate l’autonomia del bimbo lasciandolo libero di nutrirsi da solo, anche se probabilmente ci vorrà un po’ di pazienza.

Come iniziare l'autosvezzamento del neonato

Le ricette per l’autosvezzamento

Come avrete ormai capito, non ci sono vere e proprie ricette per l’autosvezzamento: vi basterà ridurre il cibo che consumate normalmente in bocconi che il bimbo possa consumare tranquillamente. Vediamo comunque qualche idea per piatti sani, saporiti e colorati!

Vellutata di zucchine e piselli

Questa ricetta saporita e cremosa è l’ideale per cominciare l’autosvezzamento, in quanto non pone particolari problemi per la sicurezza del piccolo, che potrà però iniziare a sperimentare una consistenza diversa. Per prepararla dovrete tagliare a cubetti mezza cipolla, un paio di patate e un paio di zucchine e metterle a tostare in un pentolino con un po’ di olio. Aggiungete poi i piselli surgelati e l’acqua e fate sobbollire. Trasferite il tutto nel boccale del frullatore e lavorate il composto fino ad ottenere una vellutata, aggiungendo dell’acqua o del brodo se risulta troppo densa. La vostra vellutata è pronta da portare in tavola, magari con un filo di olio a crudo e qualche crostino di pane.

La pasta con il ragù per i bambini

Cosa ne dite di provare una pastasciutta con il ragù dal sapore deciso? Ovviamente il ragù dovrà essere preparato nella maniera più sana possibile: tagliate a cubetti piccolissimi sedano e carote e metteteli in un pentolino con un cucchiaio di olio evo; aggiungete una fettina di carne di vitello tritata alle verdure e un cucchiaio di passata di pomodoro. Il condimento per la vostra pasta è pronto!

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Ricette per l’autosvezzamento: fettine di pollo al forno

Anche il pollo al forno può essere un piatto a prova di bimbo, a patto che venga sminuzzato in maniera adeguata. Tagliate quindi a metà due sovracosce di pollo a cui avrete tolto la pelle e l’osso e assottigliatele con un batticarne, poi passatele in un uovo sbattuto e successivamente nel pangrattato, facendolo aderire bene. Mettete le fettine di pollo in una pirofila leggermente unta e infornate a 180 gradi per un quarto d’ora circa; prima di servirle assicuratevi che siano ben cotte.

Palline di salmone, una ricetta facile e veloce

Il pesce si rivela molto adatto per l’autosvezzamento per la sua consistenza morbida e il suo sapore delicato. Queste polpettine di salmone, poi, non potranno non avere successo! Lessate un paio di patate in acqua fino a che non saranno tenere, poi lasciatele raffreddare e sbucciatele. Anche il salmone andrà cotto in acqua bollente per una decina di minuti; quando sarà pronto togliete la pelle e tutte le eventuali lische, poi tritatelo con un coltello. Unite in una terrina il salmone sminuzzato, le patate schiacciate e un cipollotto tritato, aggiungete un uovo leggermente sbattuto e un cucchiaio di pangrattato. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo, dal quale ricaverete tante palline: impanatele nel pangrattato e cuocete le vostre polpette di pesce in forno a 180 gradi per una ventina di minuti.

Siete pronti ad iniziare questa avventura con il vostro bambino? Raccontateci qual è il suo piatto preferito sui nostri canali social!

NOTE


1. World Health Organization, Complementary feeding
2. Ministero della Salute, Svezzamento

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