Può capitare che, nonostante un forte desiderio di maternità, il bimbo tanto atteso tardi ad arrivare. Le cause possono essere molte e tra queste c’è anche l’infertilità femminile, che sembra interessare il 15% delle donne circa. Cosa fare in questi casi? Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a capire quali possono essere le principali cause di infertilità femminile e come si può affrontare questa situazione.
- Che cos’è l’infertilità femminile?
- Le principali cause di infertilità femminile
- Come affrontare l’infertilità femminile?
- Si può prevenire l’infertilità femminile?
Che cos’è l’infertilità femminile?
L’infertilità femminile è una situazione che rende difficile ad una donna rimanere incinta. Si parla di infertilità femminile quando, dopo uno o due anni di rapporti non protetti orientati ad una gravidanza, non si riesce a concepire. Anche se spesso i due termini vengono usati come sinonimi, infertilità e sterilità non sono la stessa cosa: mentre in casi di infertilità si può provare a mettere in atto alcune contromisure, la sterilità indica una impossibilità totale di concepire per una ragione non rimovibile.[ 1 ]
Le principali cause di infertilità femminile
La ragioni che possono essere alla base dell’infertilità femminile sono davvero molte: possono esser congenite, dovute a patologie o infezioni, conseguenti a disfunzioni ormonali oppure idiopatiche, cioè per le quali non si riesce a trovare una vera e propria spiegazione. Le principali cause di infertilità femminile sono:
- età della donna, dal momento che la capacità riproduttiva diminuisce con l’avanzare dell’età. Il primo calo significativo avviene intorno ai 32 anni, un secondo intorno ai 37, per poi calare rapidamente fino alla menopausa. L’Istat ha confermato una tendenza molto diffusa nel mondo occidentale di avere figli sempre più in là con l’età, sia per motivi personali che professionali: si stima che l’età media al parto in Italia sia di 31,8 anni, superiore a quello di molti altri paesi europei;
- fattore tubarico, cioè delle anomalie dovute ad una chiusura o a delle disfunzioni delle tube di Falloppio o ad aderenze dovute a malattie o interventi chirurgici. Tra le principali cause di danno tubarico ci sono infezioni pelviche, interventi chirurgici, malformazioni congenite e l’endometriosi;
- endometriosi: abbiamo nominato questa patologia tra le disfunzioni tubariche. In questo caso, infatti, le cellule endometriali presenti di norma solo nell’utero colonizzano altri organi, come l’ovaio o il peritoneo pelvico, diminuendo drasticamente le possibilità di rimanere incinta e pregiudicando la qualità della vita di chi ne soffre anche in altri contesti;
- fattore uterino, cioè alterazioni della struttura dell’utero che interferiscono con l’instaurarsi di una gravidanza. Può trattarsi di malformazioni congenite o acquisite, che possono ostacolare il concepimento oppure dare luogo ad aborti precoci;
- fattore cervicale, ovvero alterazioni nella struttura o nella funzionalità della cervice uterina, che in questo modo potrebbe ostacolare oppure impedire la risalita degli spermatozoi verso le tube;
- fattori ormonali, che possono influire negativamente sulla fertilità;
- malattie sistemiche, fattori nutrizionali, abitudini di vita errate, esposizione a pesticidi, radiazioni e sostanze tossiche oppure assunzione di farmaci dannosi per la fertilità o di droghe e sostanza stupefacenti. Anche l’eccesso di peso può essere tra le cause di infertilità femminile.[ 2 ]
Come affrontare l’infertilità femminile?
Uno dei primi consigli che in genere si danno ad una coppia che riscontra difficoltà nel concepire è quello di rivolgersi il prima possibile ad un professionista per approfondire la situazione, dal momento che la tempestività nelle cure può avere una grande importanza, soprattutto se i membri della coppia non sono giovanissimi.
Il primo passo è una visita ginecologica approfondita, comprensiva di una accurata ricostruzione della storia clinica e familiare; la situazione dovrà poi essere approfondita con dosaggi ormonali e indagini strumentali come, ad esempio, ecografie pelviche, isterosalpingografia, isterosonosalpingografia e isteroscopia.
La terapia per l’infertilità femminile dipenda dalla causa del problema e quindi bisogna valutare la strategia migliore casi per caso, basandosi su una diagnosi il più possibile precisa. In generale, le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) consentono di aumentare notevolmente le probabilità di concepimento. Si articolano in terapie di primo livello, che facilitano il concepimento naturale, e di secondo livello, che prevedono l’incontro tra ovociti e spermatozoi in vitro, cioè in laboratorio.
Si può prevenire l’infertilità femminile?
Forse vi stupirà sapere che fin dall’infanzia una donna può prevenire l’infertilità con alcune semplici accortezze. Può ad esempio non trascurare infezioni banali che però possono avere conseguenze a lungo termine proprio su un aspetto tanto delicato come quello della fertilità. Uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta ed equilibrata hanno anch’essi una grande importanza: bisognerebbe evitare sia l’obesità che l’eccessiva magrezza, la sedentarietà tanto quando l’eccesso di attività fisica.
Per quanto possibile, poi, bisognerebbe evitare qualsiasi tipo di esposizione a fattori ambientali tossici e all’inquinamento atmosferico in generale. Abusare di alcol, droghe e sostanze stupefacenti, poi, è fortemente sconsigliato anche per salvaguardare la propria fertilità.
Speriamo che questo vasto e delicato argomento sia un po’ più chiaro; se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.
NOTE
1. Humanitas Medical Care, Infertilità femminile
2. Ministero della Salute, Diagnosi di infertilità femminile