Sonoisterosalpingografia: di cosa si tratta, a cosa serve e come prepararsi Avete mai sentito parlare di sonoisterosalpingografia? Si tratta di un esame per approfondire la salute e la conformazione delle tube di Falloppio. Vediamo cosa sapere!

Sonoisterosalpingografia di cosa si tratta, a cosa serve e come prepararsi

Quando il bimbo tanto atteso tarda ad arrivare, la cosa migliore da fare è sottoporsi con la massima serenità a qualche esame che possa approfondire la situazione. In particolar modo, si calcola che circa il 40% dei casi di sterilità sia dovuto ad una chiusura delle tube o delle salpingi di cui le donne, per il resto in perfetta salute, non si sono mai accorte. Noi di BlaBlamamma vogliamo spiegarvi cos’è la sonoisterosalpingografia, cioè l’esame che serve proprio a capire lo stato delle tube, e come si svolge.

Cosa sono le salpingi?

Le salpingi fanno parte dell’apparato riproduttore femminile e sono due condotti simmetrici che collegano ognuna delle due ovaie all’utero. Sono conosciute anche come tube di Falloppio (dal nome dell’anatomista che ne descrisse per primo il funzionamento) e hanno un compito molto importante: quello di permettere all’ovulo maturo di migrare dalle ovaie all’utero e di favorire l’incontro tra ovulo e spermatozoo, dando vita alla fecondazione.
Il Registro nazionale sulle tecniche PMA [ 1 ] individua nel fattore tubarico la seconda causa di infertilità femminile, indicando con il termine “fattore tubarico” una anomalia delle tube di Falloppio che riguarda la morfologia o la funzionalità.

Cos’è la sonoisterosalpingografia?

La sonoisterosalpingografia è un esame clinico diagnostico che serve a studiare la pervietà tubarica nell’ambito di una diagnosi di infertilità femminile. Serve ad approfondire la conoscenza della conformazione e della salute delle tube di Falloppio di una donna, fondamentali per la fecondazione. In particolare si accerta la pervietà (cioè l’apertura)e l’integrità delle tube, la corretta funzionalità della mucosa tubarica e la funzionalità del suo apparato muscolare.
Questo esame, alternativo alla isterosalpingografia, è una tecnica di imaging tridimensionale a ultrasuoni che utilizza un contrasto ecografico iniettato nell’utero; si esegue in ambulatorio senza anestesia, non espone a radiazioni e richiede poco tempo.

Come si esegue questo esame

Questo esame si può eseguire in ambulatorio e dura circa una mezz’ora. L’unica accortezza è quella di presentarsi con la vescica vuota. Per prima cosa viene inserito uno speculum nella vagina, per poi inserire un sottile catetere all’interno dell’utero con un piccolo palloncino posto ad una estremità. Il palloncino viene gonfiato con un po’ di liquido di contrasto per osservare nel dettaglio la conformazione dell’utero, osservare eventuali ostruzioni delle tube e escludere che sulla parete interna dell’utero ci siano polipi, miomi o fibromi. Una volta terminato l’esame è possibile lasciare l’ambulatorio dopo circa un quarto d’ora.

Sonoisterosalpingografia di cosa si tratta, a cosa serve e come prepararsi

La sonoisterosalpingografia è un esame doloroso?

Uno dei vantaggi di questo esame è quello di non essere doloroso. In genere viene ben tollerato e sono occasionalmente si possono riscontrare crampi addominali simili a quelli provocati dal ciclo mestruale, che tendono a sparire spontaneamente nel giro di poco tempo.

Come prepararsi a questo esame

La sonoisterosalpingografia non richiede una vera e propria preparazione. Le uniche accortezze da seguire sono quelle di svuotare la vescica prima dell’esame e di astenersi dai rapporti sessuali dal giorno dell’ultima mestruazione fino al momento dell’esame. Anche se le linee guida [ 2 ] non lo prevedono, a volte viene somministrato un antibiotico per evitare complicanze e viene effettuato un tampone vaginale per escludere infezioni in corso prima di sottoporsi all’esame.

Controindicazioni ed effetti collaterali

La sonoisterosalpingografia non deve essere eseguita in caso di infezioni vaginali, infiammazioni pelviche, patologie a carico del sistema cardio-respiratorio, di sospetta gravidanza o di gravidanza in corso.
Tra gli effetti collaterali, invece, ci possono essere dolore di intensità variabile nel corso dell’esame, sudorazione, episodi di nausea o vomito, bradicardia o lipotimia. Dopo l’esame, invece, possono verificarsi nausea, vomito, sudorazione e dolore pelvico. Le complicanze più gravi, per fortuna rare, possono comprendere febbre alta, infezione pelvica e peritonite.

Speriamo che tutto ciò che riguarda questo esame sia ora più chiaro: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Ministero della Salute, Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita
2. Società Italiana di Ecografia e Ostetrico Ginecologica, Linee Guida Sieog