Tutti gli esami del terzo trimestre di gravidanza Quando si giunge al terzo trimestre di gravidanza il parto è ormai imminente. Quali sono gli esami da fare per assicurarsi che tutto proceda bene?

Esami terzo trimestre gravidanza

Il terzo trimestre di gravidanza è quello che più di tutti aiuta a preparare i futuri genitori all’idea di diventare mamma e papà: manca ancora poco ad avere tra le braccia il proprio bambino! È proprio in questo periodo che la donna in gravidanza deve sottoporsi ad una serie di esami per controllare il suo stato d salute e quello del bimbo, controllandone anche la posizione in previsione del parto. Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a non dimenticare nemmeno uno degli esami del terzo trimestre di gravidanza da effettuare.

Le visite ginecologiche del terzo trimestre di gravidanza

In questi mesi l’agenda dei futuri genitori, e quella della futura mamma in particolare, sarà fitta di impegni. Bisognerà infatti mettere in calendario alcune visite. Innanzitutto una visita ginecologica di controllo, nel corso della quale il medico controllerà l’esito degli esami effettuati nell’ultimo periodo, l’andamento del peso della gestante, le misure del bimbo e la sua posizione, che ormai dovrebbe essere a testa in giù, pronto per venire al mondo. Se a partire da 32-33 settimane il feto si presenta ancora podalico, cioè con i piedi rivolti verso il basso, si valuta insieme ai genitori se è il caso di ricorrere a tecniche o manovre per aumentare le probabilità di farlo capovolgere. Si tratta ovviamente di operazioni che devono essere effettuate da specialisti esperti.

Nel corso di questa visita il medico chiederà anche alle future mamme come sta andando la gravidanza e se soffrono di disturbi come gambe pesanti, emorroidi, mal di schiena e insonnia, proponendo qualche rimedio adeguato per alleviarli. Si può parlare anche del parto ormai imminente: come si svolge il travaglio, quali sono i diversi tipi di parto tra cui potete scegliere e i metodi per alleviare il dolore che avete a disposizione, come ad esempio l’anestesia epidurale o l’uso del protossido d’azoto, che in Italia è ancora poco utilizzato per questo scopo.[ 1 ]
Un bravo medico, inoltre, nel corso di questo colloquio sarà molto attento a percepire ogni segnale di depressione o di ansia eccessiva nella futura mamma in modo da poter intervenire tempestivamente.

esami in gravidanza

Gli altri appuntamenti da mettere in agenda

È anche il momento di cominciare un corso preparto e di pensare concretamente al parto. Bisogna infatti prendere i contatti con l’ospedale o la clinica in cui si vorrebbe partorire e stabilire gli accordi del caso. Prendete tutte le informazioni possibili: il numero di parti effettuati nella struttura in un anno, la percentuale di parti cesarei, la proporzione di complicanze durante il parto e come viene gestito il post partum, giusto per fare qualche esempio.

Esami del sangue e delle urine

Tra gli esami del terzo trimestre di gravidanza troviamo anche gli esami del sangue e delle urine. I primi misureranno in particolare la quantità e la percentuale tra globuli bianchi e globuli rossi tramite un emocromo, e la ferritina per valutare l’eventuale presenza di anemia. Tra 28 e 32 settimane più 6 giorni bisognerà anche ripetere il Test di Coombs, già effettuato nel corso del primo trimestre, per eventualmente cominciare con la profilassi anti-D. Questo serve nel caso in cui il feto abbia ereditato dal papà un fattore Rh sanguigno diverso da quello della mamma, cosa che può esporre ad alcuni gravi problemi se non si mettono in opera le necessarie precauzioni.
Seguono poi gli esami per lo screening della toxoplasmosi e per altre malattie infettive come Hiv, epatite e sifilide.

Per quanto riguarda gli esami delle urine, sarà necessario ripetere alcuni test già fatti per escludere la possibilità di infezioni alle vie urinarie, gestosi e diabete gestazionale. L’esame delle urine chimico, fisico e microscopico andrà ripetuto una volta al mese, ma a partire dal settimo mese il ginecologo potrebbe chiedere alle future mamme di ripeterlo ogni 15 giorni.

Tampone vaginale e rettale

Tra le settimane 35 e 37 di gravidanza le gestanti dovranno sottoporsi ad un tampone per ricercare l’eventuale presenza di streptococco beta-emolitico gruppo B, un batterio che può provocare gravi infezioni neonatali. Per questo motivo, nel caso in cui si risulti positive, bisognerà sottoporsi ad una terapia antibiotica che protegga sia la mamma che il bambino al momento del parto.

ecografia gravidanza

L’ecografia del terzo trimestre di gravidanza

L’ecografia del terzo trimestre di gravidanza è chiamata anche biometrica perchè consente di misurare il feto in maniera precisa, con particolare riferimento alla misura della testa, dell’addome e del femore per monitorare se l’accrescimento fetale è regolare e per controllare che tutto proceda per il meglio. Si possono individuare patologie il cui riconoscimento è difficile impossibile prima del terzo trimestre, chiamate anche patologie evolutive, oppure tenere monitorate delle situazioni già individuate nei primi trimestri di gravidanza.

Nel corso di questa ecografia, inoltre, si valuta anche la posizione del feto in vista del parto, si misura la sua frequenza cardiaca tramite un monitoraggio cardiaco fetale, si valuta la quantità del liquido amniotico in cui il bimbo è immerso e le condizioni della placenta, misurandone il flusso di sangue.

Per rendere le cose più facili alle coppie di futuri genitori, il Ministero della Salute ha stilato un utile calendario per i mesi di gravidanza.[ 2 ] Noi speriamo di avervi aiutato a fare luce su tutto ciò che riguarda gli esami del terzo trimestre, ma in caso di dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Aogoi, Il protossido d’azoto in travaglio di parto: una novità per le nostre sale parto
3. Ministero della Salute, L’agenda della gravidanza