Gli esami da fare durante la gravidanza possono sembrare tanti e forse vi consolerà sapere che, per quanto riguarda le ecografie, quelle necessarie sono solo tre. Noi di BlaBlaMamma vi vogliamo spiegare nel dettaglio a cosa servono e quando andrebbero fatte.
- L’importanza delle ecografie durante la gravidanza
- Le ecografie gratuite in gravidanza
- L’ecografia del primo trimestre di gravidanza
- L’ecografia del secondo trimestre di gravidanza
- La terza ecografia in gravidanza
- Ulteriori esami per indagare i casi sospetti
L’importanza delle ecografie durante la gravidanza
L’ecografia è un potente strumento nelle mani di futuri genitori e medici per monitorare con certezza lo stato di salute del nascituro ma, come in tutte le cose, non è il caso di esagerare: secondo il Ministero della Salute, in assenza di problemi, ne bastano tre.
Tramite l’ecografia si possono raccogliere tante informazioni importanti: le settimane di gestazione e quindi la data presunta del parto, il corretto accrescimento del feto, l’individuazione di eventuali malformazioni e anche il sesso del bambino. Negli ultimi mesi di gravidanza è possibile controllare anche la posizione del bambino nell’utero per decidere se è il caso di procedere con un parto naturale o cesareo.
Le ecografie gratuite in gravidanza
Le linee guida stilate dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo)[ 1 ] sostengono che se la gravidanza è fisiologica e priva di fattori di rischio non è necessario che la futura mamma si sottoponga ad esami inutili.
Nel maggio del 2017 è stato aggiornato l’elenco delle prestazioni sanitarie gratuite per le donne in dolce attesa e in buona salute.[ 2 ] Secondo questa lista, le ecografie gratuite in gravidanza sono due:
- quella del primo trimestre di gravidanza;
- l’ecografia in cui si controlla la lunghezza del feto e si valuta la traslucenza nucale a titolo di diagnosi prenatale.
In caso di problemi, il Sistema Sanitario Nazionale passa gratuitamente anche l’ecografia del terzo trimestre, in cui si valuta l’accrescimento del feto, la sua posizione e la quantità di liquido amniotico, tutti fattori che entrano in gioco per capire se è meglio optare per un parto naturale o cesareo.
L’ecografia del primo trimestre di gravidanza
La prima ecografia della gravidanza andrebbe effettuata dopo l’ottava settimana di gestazione, dal momento che prima risulterebbe impossibile o quasi valutare gli organi del feto e la funzionalità del suo cuoricino. In particolare, questa prima ecografia servirà a:
- valutare la presenza di uno o più embrioni nell’utero;
- verificare la vitalità del feto;
- controllarne il battito cardiaco;
- controllare il numero di settimane di gravidanza per stabilire la data presunta del parto.
Il momento migliore per effettuare questa ecografia è intorno alla 12esima settimana di gravidanza, anche se sicuramente i futuri genitori saranno impazienti di vedere per la prima volta il proprio bambino. È vero che le apparecchiature di cui disponiamo sono sempre più sofisticate, ma nel primo trimestre di gravidanza lo sviluppo del feto è rapido e continuo e la formazione degli organi è ancora in corso. Intorno alla 12esima settimana di gravidanza, quindi, si ha la possibilità di valutare più strutture anatomiche, come ad esempio il cervello, i quattro arti e le loro estremità, lo stomaco, la vescica e il cuore.
Inoltre non bisogna trascurare anche un aspetto psicologico: purtroppo prima dell’ottava settimana di gravidanza il rischio di una interruzione spontanea di gravidanza è più elevato e quindi vedere il proprio bambino e sentirne il battito cardiaco potrebbe rendere un aborto spontaneo ancora più doloroso e difficile da accettare.
L’ecografia del secondo trimestre di gravidanza
La seconda ecografia in gravidanza è chiamata anche morfologica e si esegue in genere tra la 19esima e la 21esima settimana di gravidanza. Viene solitamente considerata l’ecografia più importante perchè la formazione di organi e tessuti si è ormai conclusa e si può quindi verificare il regolare sviluppo del feto. Si valutano anche:
- la morfologia del feto, misurandone testa, addome e femore;
- le eventuali malformazioni congenite visibili;
- la quantità di liquido amniotico;
- la posizione e la struttura della placenta;
A partire dalla 16esima settimana è possibile scoprire anche il sesso del nascituro e di osservarne i movimenti, compresi la flessione degli arti e i movimenti delle dita. Non è raro che i futuri genitori siano impazienti di sapere il sesso del proprio bimbo e di perdersi ad osservarne i movimenti ma, anche in questo caso, è bene non anticipare troppo i tempi per permettere una valutazione completa di tutti i parametri in gioco.
La terza ecografia in gravidanza
La terza ecografia viene in genere effettuata tra la 30esima e la 34esima settimana, anche se alcuni esperti indicano come periodo più adatto quello tra la 34esima e la 36esima. L’obiettivo di questo esame è quello di controllare la crescita del feto e il regolare sviluppo di organi e apparati, oltre alla sua posizione nell’utero. Se il feto non si presenta in posizione cefalica, cioè con la testa orientata verso il canale del parto, la mamma viene informata della possibilità di alcune procedure per modificarne la posizione e cercare di evitare un parto cesareo.
Il nostro calcolatore data presunta parto vi può aiutare a programmare e ricordare anche questi appuntamenti con le ecografie da fare durante la gravidanza.
Ulteriori esami per indagare i casi sospetti
Le tre ecografie che abbiamo visto finora si riferiscono ad una gravidanza normale e senza fattori di rischio, con un feto che si sta sviluppando correttamente. In caso di dubbi o se si sospettano problemi, si possono approfondire le indagini con ulteriori esami, anche ecografici, in base alla problematica che è stata riscontrata. In particolar modo, se si sospettano anomalie di tipo anatomico è possibile indagare con una ecografia chiamata “di secondo livello”, che si effettua con ecografi dotati di tecnologia 3D che consentono una ricostruzione dettagliata e tridimensionale di ogni particolare.
Speriamo di avervi chiarito tutti i dettagli relativi alle ecografie in gravidanza: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.
NOTE
1. Sigo, Buone pratiche in ginecologia, ecco il decalogo delle società scientifiche
2. Ministero della Salute, I nuovi livelli essenziali di assistenza – Le novità per la salute della donna