Soffocamento bambini: come tagliare i cibi per evitare rischi? Che emozione quando i nostri bimbi cominciano a scoprire consistenze e sapori nuovi! Ma il rischio di soffocamento è reale, quindi vediamo come tagliare i cibi per evitare rischi.

Soffocamento bambini: come tagliare i cibi per evitare rischi?

Quando il nostro bimbo comincia ad assaggiare i primi cibi solidi e scopre consistenze e sapori diversi è sempre un’emozione per mamma e papà, che cercano di proporre i cibi più sani e gustosi al proprio piccolo. Una delle loro preoccupazioni maggiori, di contro, è il rischio di soffocamento: noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a capire come tagliare i cibi per i bambini in modo da evitare questo rischio.

Il rischio di soffocamento

Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e il Ministero della Salute, ogni anno in Italia circa 50 bambini con meno di 4 anni perdono la vita per soffocamento e nella maggior parte dei casi (il 70%) il responsabile è proprio il cibo. È un dato che dovrebbe far riflettere e spingere ogni genitore a controllare attentamente il proprio bimbo quando mangia, dal momento che basta davvero poco perché un boccone diventi un pericolo. Ci sono in particolare delle buone norme da seguire per la sicurezza a tavola dei nostri bambini, cominciando dal taglio degli alimenti.

Attenzione ai sintomi di soffocamento

I bimbi si ritengono pronti per lo svezzamento quando hanno raggiunto una adeguata maturità neurologica. Ciò vuol dire che dovrebbero aver perso il cosiddetto riflesso di estrusione, che li porta a rifiutare con un conato l’introduzione in bocca di cibo solido. Nonostante ciò i bimbi con meno di 3 anni sono particolarmente soggetti al rischio di soffocamento perché non solo tendono ad esplorare il mondo portandosi tutto alla bocca, ma – per quanto riguarda i cibi – non sono ancora in grado di masticare efficacemente e tendono a fare più cose insieme, ad esempio mangiare mentre parlano, corrono, ridono o guardano la tv. La prima regola per la sicurezza a tavola dovrebbe essere proprio questa: durante i pasti si mangia senza distrazioni!
Quando il cibo, anziché passare nelle vie digerenti, viene aspirato nelle vie respiratorie, si può verificare un’ostruzione parziale (il bambino riesce comunque a parlare, tossire e piangere) oppure un’ostruzione totale, che rappresenta una vera e propria emergenza. I sintomi sono:

  • il bambino sussulta mentre prova a respirare;
  • non riesce ad emettere suoni o a piangere.

In questo caso bisogna agire tempestivamente attuando una manovra di disostruzione e chiamando i soccorsi.

Soffocamento bambini come tagliare i cibi per evitare rischi

I cibi a cui fare attenzione

Ci sono alcuni alimenti più pericolosi di altri per forma, dimensioni e consistenza. Vediamo come fare caso per caso.

Le dimensioni

Alimenti troppo piccoli, come ad esempio semi e noccioline, o cibi tagliati in bocconi troppo grandi possono causare problemi. I primi, infatti, rischiano di non essere masticati e di finire direttamente nelle vie respiratorie. Un boccone troppo grosso, invece, rischia di essere difficile da masticare, soprattutto se si tratta di frutta o di verdura cruda.

La forma

Le forme più pericolose per quanto riguarda il rischio di soffocamento dei bambini sono quelle rotonde e cilindriche. Attenzione quindi a uva, ciliegie, carote e wurstel: possono infatti essere aspirati nelle vie respiratorie e bloccarsi lì, ostruendo il passaggio dell’aria.

La consistenza

Le consistenze dei cibi a cui fare attenzione sono quella dura, quella appiccicosa, quella fibrosa (ad esempio il sedano) e quella comprimibile che si potrebbe adattare alla forma della gola. Proprio per la mancanza di denti, i cibi duri risultano molto difficili da masticare per un bimbo e rischiano di finire in gola prima che riesca a scomporli. Gli alimenti appiccicosi, come ad esempio il burro d’arachidi, e quelli comprimibili, come i wurstel e il prosciutto crudo, potrebbero invece rimanere bloccati nelle via aeree risultando molto difficili da rimuovere.

I cibi che tendono ad andare più frequentemente di traverso ai bimbi e ai quali prestare quindi la massima attenzione sono:

  • wurstel, che non andrebbero proposti ai bimbi piccoli per la loro forma e anche per la loro scarsa qualità nutrizionale;
  • alimenti di forma tonda e cilindrica come olive, ciliegie, uva e carote;
  • alimenti fibrosi come sedano e finocchio crudo;
  • prosciutto crudo e carne;
  • mozzarella.

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Tagli alimenti bambini: come fare?

Vediamo alcune regole per il taglio sicuro degli alimenti:

  • gli alimenti cilindrici, come ad esempio le carote o la banana, non vanno tagliati a rondella, ma prima a listarelle nel senso della lunghezza e poi a pezzettini;
  • gli alimenti di forma rotonda, come i pomodorini, si tagliano in quattro parti o in pezzi ancora più piccoli, a seconda delle dimensioni dell’alimento;
  • gli alimenti duri, come la mela, nel primo anno di vita vanno grattugiati, successivamente possono essere tagliati a pezzettini;
  • gli alimenti duri e secchi, come i biscotti secchi, vanno frantumati;
  • noci e frutta secca devono essere tritati;
  • gli alimenti filanti e gommosi come la mozzarella vanno tagliati a cubetti. Attenzione alla cotture, che tende a farla diventare collosa e quindi più pericolosa;
  • agli alimenti fibrosi, come il sedano e l’ananas, devono essere eliminati i filamenti;
  • carne e pesce devono essere cotti fino a che non risultano morbidi e poi tagliati a pezzettini piccoli. Bisogna controllare che il boccone sia stato deglutito prima di proporne un altro.

In ogni caso, non lasciate mai il vostro bimbo da solo mentre mangia e non permettetegli di fare altro, come giocare o distrarsi guardando la tv; potreste evitare grossi problemi!
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