Sesta malattia: cos’è, cause, sintomi e rimedi Tra le malattie esantematiche dei bambini c'è anche la sesta malattia, che in genere ha un decorso benigno. Ma come riconoscerla e cosa fare quando il bimbo ha la febbre o si ricopre di macchioline?

Sesta malattia, cos'è, cause, sintomi e rimedi

Il vostro bimbo ha la sesta malattia? Questa malattia viene chiamata così per un ipotetico conteggio delle malattie esantematiche che possono colpire i bimbi durante l’infanzia, ma è conosciuta anche come roseola, roseola infantum, esantema critico, esantema subitum o febbre dei tre giorni. In qualunque modo vogliate chiamarla, si tratta di una malattia virale che colpisce prevalentemente i bimbi di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni, ma può interessare anche bambini più grandi fino ai 4 anni.

La sesta malattia è causata da un virus appartenente alla famiglia degli Herpesviridae, nello specifico dall’herpesvirus umano di tipo 6 (HHV-6) e, in rari casi, dal tipo 7 (HHV-7). Nonostante il nome possa incutere qualche timore, è generalmente una malattia benigna che si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni. Tuttavia, la comparsa improvvisa di febbre alta può preoccupare i genitori.

Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi nel dettaglio cos’è la sesta malattia, quali sono le sue cause, come riconoscerne i sintomi, come prevenirla e quali sono i rimedi più efficaci per aiutare il vostro piccolo a superarla serenamente. Informarsi è il primo passo per affrontare con tranquillità questa fase e garantire il benessere del vostro bambino.

Cos’è la sesta malattia?

La sesta malattia è un’infezione virale che rientra tra le malattie esantematiche dell’infanzia. Si manifesta principalmente nei bambini tra i 6 mesi e i 2 anni di età e la caratteristica distintiva di questa patologia è l’insorgenza di un esantema cutaneo dopo la scomparsa di una febbre improvvisa e alta.
A differenza di altre malattie esantematiche, nella sesta malattia l’eruzione cutanea compare quando il bambino sembra già in via di guarigione dalla febbre e questo può rendere la diagnosi inizialmente più complessa.

La causa della sesta malattia è l’herpesvirus umano di tipo 6 (HHV-6) e, meno frequentemente, il tipo 7 (HHV-7). Questi virus sono specifici per questa malattia e non sono collegati all’herpes labiale o genitale. Dopo l’infezione, il virus può rimanere latente nell’organismo, ma raramente causa problemi in seguito.

Comprendere cosa sia la sesta malattia aiuta i genitori a riconoscere i sintomi e a gestire la situazione con maggiore serenità, sapendo che si tratta di una condizione generalmente benigna e autolimitante, ossia i cui sintomi scompaiono senza necessità di trattamento.

Sesta malattia: sintomi

I sintomi sesta malattia si sviluppano tipicamente in due fasi distinte: una fase pre-esantematica, caratterizzata dalla febbre alta e altri sintomi iniziali, seguita dalla fase esantematica, in cui compare l’eruzione cutanea.

Fase pre-esantematica: Questa fase inizia con una febbre improvvisa che può raggiungere i 39-40°C e durare dai 3 ai 5 giorni. Oltre alla febbre, il bambino può manifestare:

  • Irritabilità: il piccolo può apparire più capriccioso o piangere senza motivo apparente.
  • Senso di malessere generale: stanchezza, debolezza e voglia di riposare più del solito.
  • Mal di gola: difficoltà a deglutire o fastidio alla gola.
  • Naso che cola: rinorrea con secrezioni chiare o mucose.
  • Tosse: tosse secca o produttiva, a seconda dei casi.
  • Perdita di appetito: ridotto interesse per il cibo o difficoltà nell’alimentazione.
  • Diarrea: episodi di feci liquide o molli.
  • Linfonodi del collo gonfi: ingrossamento dei linfonodi cervicali palpabili al tatto.
  • Gonfiore delle palpebre e congiuntivite: occhi arrossati, gonfiore intorno agli occhi e possibile lacrimazione.

Fase esantematica: Dopo la scomparsa improvvisa della febbre, generalmente entro poche ore, compare l’esantema sesta malattia, ovvero l’eruzione cutanea tipica della sesta malattia. Le caratteristiche principali dell’esantema sono:

  • Sesta malattia, macchie o puntini rosa-rossi: piccole lesioni piatte o leggermente rilevate sulla pelle.
  • Distribuzione: l’eruzione inizia sul tronco e sulla radice del collo, per poi estendersi al viso, alle braccia, alle gambe, alla schiena e alla pancia.
  • Assenza di prurito: solitamente l’esantema non causa prurito o fastidio al bambino.
  • Sesta malattia, quanto dura: l’eruzione tende a risolversi spontaneamente nel giro di 1-3 giorni senza lasciare tracce o desquamazione.

È importante notare che l’esantema può essere così lieve da passare inosservato in alcuni bambini. Inoltre, a differenza di altre malattie esantematiche, nella sesta malattia l’eruzione cutanea compare quando la febbre è già scomparsa, il che può aiutare nella distinzione da altre infezioni.

In alcuni casi, la sesta malattia può manifestarsi in maniera asintomatica, soprattutto nei bambini più grandi, o presentare sintomi molto lievi che possono essere scambiati per un semplice raffreddore.

Se notate che il vostro bambino presenta una febbre alta seguita da un’eruzione cutanea, potrebbe trattarsi di sesta malattia.

Sesta malattia, cos'è, cause, sintomi e rimedi

Come si trasmette?

La sesta malattia come detto è causata dall’herpesvirus umano di tipo 6B (HHV-6B), appartenente alla famiglia degli Herpesviridae e una caratteristica distintiva di questi virus è la loro capacità di rimanere latenti nell’organismo umano dopo l’infezione iniziale. Ciò significa che, anche dopo la guarigione, il virus può persistere in uno stato inattivo all’interno delle cellule e riattivarsi in futuro se il sistema immunitario si indebolisce.

La trasmissione della sesta malattia avviene principalmente attraverso il contatto con le goccioline di saliva o le secrezioni nasali dei bambini infetti. Queste minuscole goccioline possono essere diffuse nell’aria quando il bambino tossisce, starnutisce o parla, rendendo possibile il contagio per chiunque si trovi nelle vicinanze. Inoltre, il virus può sopravvivere per un breve periodo su superfici contaminate, come giocattoli, posate o oggetti condivisi, facilitando ulteriormente la diffusione.

I bambini affetti sono contagiosi durante l’intera durata della malattia, compresa la fase pre-esantematica, quando presentano febbre ma non ancora l’eruzione cutanea. Questo rende difficile prevenire la trasmissione, poiché il bambino può sembrare avere solo un comune raffreddore o una lieve influenza. La contagiosità generalmente diminuisce con la scomparsa dei sintomi.

Sesta malattian: Contagio e trasmissione, i casi più comuni.

  • Contatto diretto: baci, abbracci o strette di mano con una persona infetta.
  • Contatto indiretto: toccare superfici o oggetti contaminati dal virus e poi portare le mani alla bocca, al naso o agli occhi.
  • Inalazione di goccioline: respirare le goccioline di saliva disperse nell’aria da una persona infetta.

Per limitare la diffusione della sesta malattia, è importante adottare alcune misure preventive:

  • Igiene delle mani: lavare frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo aver cambiato il pannolino o soffiato il naso al bambino.
  • Copertura di bocca e naso: insegnare al bambino a coprire bocca e naso con un fazzoletto o con l’incavo del gomito quando tossisce o starnutisce.
  • Pulizia delle superfici: disinfettare regolarmente giocattoli, superfici e oggetti che il bambino tocca spesso.
  • Evitare la condivisione: non condividere bicchieri, posate, asciugamani o altri oggetti personali con il bambino infetto.
  • Isolamento temporaneo: tenere il bambino a casa durante la fase acuta della malattia per evitare di contagiare altri bambini, soprattutto in ambienti come asili nido o scuole materne.

È importante sottolineare che, nonostante le precauzioni, la sesta malattia è contagiosa ma molto comune nei bambini piccoli e spesso inevitabile. Tuttavia, adottare buone pratiche igieniche può ridurre il rischio di contagio e proteggere i bambini più vulnerabili.

Come si cura la sesta malattia?

È vero, l’esantema e la febbre alta possono preoccupare molto i genitori, ma fortunatamente la sesta malattia tende ad essere una patologia lieve che si risolve spontaneamente nell’arco di una settimana circa. Non esistono terapie specifiche per eliminare il virus responsabile; il trattamento è quindi sintomatico e mirato ad alleviare i disturbi associati.

Il bambino può essere curato a casa fino alla completa guarigione. Ecco alcuni consigli per gestire al meglio la situazione:

  • Riposo: assicuratevi che il vostro bambino riposi adeguatamente. Il sonno aiuta il sistema immunitario a combattere l’infezione.
  • Idratazione: mantenete il bambino ben idratato facendogli bere abbondanti liquidi come acqua, camomilla o succhi di frutta diluiti. La febbre può causare disidratazione, quindi l’assunzione di liquidi è fondamentale.
  • Ambiente confortevole: tenete il bambino in un ambiente fresco e ben ventilato. Evitate di coprirlo eccessivamente per non aumentare la temperatura corporea.
  • Alimentazione leggera: se il bambino ha poco appetito, non forzatelo a mangiare. Offritegli cibi leggeri e facilmente digeribili quando ha fame.
  • Igiene: mantenete una buona igiene personale e dell’ambiente per prevenire ulteriori infezioni. Lavate spesso le mani del bambino e pulite le superfici con cui viene a contatto.

Per gestire la febbre alta, il pediatra può decidere di somministrare antipiretici come il paracetamolo o l’ibuprofene. È importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico riguardo al dosaggio e alla frequenza di somministrazione. Non somministrate mai medicinali senza il consiglio del pediatra e non utilizzate l’aspirina nei bambini, poiché può essere associata a gravi effetti collaterali.

Cosa evitare:

Antibiotici: non sono efficaci contro i virus e non accelerano la guarigione dalla sesta malattia.
Bagni freddi o ghiaccio: possono causare brividi e aumentare il disagio del bambino.
Rimedi casalinghi non verificati: evitate di utilizzare trattamenti non approvati o consigliati dal medico.

Monitoraggio dei sintomi:

Tenete sotto controllo la temperatura corporea del bambino regolarmente.
Osservate eventuali cambiamenti nel comportamento o nell’aspetto dell’esantema.
Assicuratevi che il bambino urini regolarmente, segno che è ben idratato.
Se notate peggioramenti o sintomi insoliti, come difficoltà respiratorie, convulsioni o l’esantema che si diffonde rapidamente, contattate immediatamente il pediatra.

Quando avvertire il pediatra

La guarigione dalla sesta malattia come abbiamo visto avviene di solito spontaneamente e senza complicazioni. Tuttavia, è importante sapere quando è necessario contattare il pediatra per garantire il benessere del vostro bambino. Ecco alcuni casi in cui è consigliabile allertare il medico:

  • Incertezza sulla diagnosi: se non siete sicuri che i sintomi del vostro bambino siano dovuti alla sesta malattia o se sospettate che possa trattarsi di un’altra patologia, è fondamentale consultare il pediatra per una valutazione accurata.
  • Febbre e sesta malattia neonato: se il piccolo ha meno di tre mesi e presenta una febbre superiore ai 38° C, è importante contattare immediatamente il medico. Nei neonati, la febbre può essere segno di infezioni serie che richiedono attenzione tempestiva.
  • Febbre alta nei bambini piccoli: se il bambino ha un’età compresa tra i 3 e i 6 mesi e ha una febbre superiore ai 39° C, è consigliabile rivolgersi al pediatra per escludere altre possibili cause di febbre elevata.
  • Esantema persistente: se l’esantema non migliora o non inizia a scomparire dopo tre giorni dalla sua comparsa, potrebbe essere necessario un controllo medico per assicurarsi che non ci siano altre condizioni sottostanti.
  • Sintomi aggiuntivi o gravi: se il bambino manifesta ulteriori sintomi come difficoltà respiratorie, vomito persistente, rigidità del collo, convulsioni o se appare particolarmente letargico e difficile da svegliare, è necessario cercare assistenza medica immediata.
  • Segni di disidratazione: se notate che il bambino urina meno del solito, ha la bocca secca, piange senza lacrime o ha la pelle secca, potrebbe essere disidratato e richiedere attenzione medica.
  • Preoccupazioni dei genitori: se siete preoccupati per qualsiasi motivo riguardo allo stato di salute del vostro bambino, non esitate a contattare il pediatra. La vostra intuizione è importante e il medico può fornire consigli utili.

Ricordate che è sempre meglio prevenire e agire con cautela quando si tratta della salute dei più piccoli e il pediatra è la persona più indicata per fornire indicazioni specifiche e rassicurazioni.

Quali possono essere le complicazioni?

La sesta malattia è generalmente una malattia benigna e autolimitante, ma in rari casi possono verificarsi complicazioni, soprattutto nei bambini predisposti o con un sistema immunitario più debole. Le complicazioni più comuni sono le convulsioni febbrili, che possono verificarsi a causa della febbre improvvisa e alta.

Le convulsioni febbrili sono spasmi involontari che coinvolgono il corpo, spesso accompagnati da:

  • Perdita di coscienza: il bambino può svenire per alcuni secondi o minuti.
  • Movimenti involontari: spasmi o tremori delle braccia e delle gambe.
  • Rigidità muscolare: il corpo del bambino può diventare rigido.
  • Incontinenza urinaria o fecale: perdita involontaria del controllo della vescica o dell’intestino durante la convulsione.

Queste convulsioni possono durare da pochi secondi a qualche minuto e, sebbene appaiano spaventose per i genitori, raramente causano danni permanenti o conseguenze a lungo termine. Tuttavia, è fondamentale avvertire immediatamente il pediatra o recarsi al pronto soccorso se si verificano convulsioni, per garantire che il bambino venga monitorato e valutato correttamente.

Altre possibili complicazioni, sebbene molto rare, possono includere:

  • Encefalite: un’infiammazione del cervello, che può manifestarsi in forme gravi, ma è estremamente rara nella sesta malattia.
  • Meningite virale: un’infezione delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale, anch’essa molto rara ma potenzialmente grave.
  • Immunodeficienza: nei bambini con un sistema immunitario compromesso, il virus può rimanere attivo più a lungo e causare infezioni croniche.

Se il bambino presenta sintomi insoliti o gravi durante il decorso della sesta malattia, come convulsioni prolungate, sonnolenza estrema, difficoltà respiratorie o debolezza muscolare, è necessario consultare immediatamente un medico. Sebbene queste complicazioni siano rare, è importante intervenire tempestivamente per evitare rischi più gravi.

Nella maggior parte dei casi, però, la sesta malattia si risolve senza lasciare alcuna conseguenza e le complicazioni si presentano solo in una piccola percentuale di bambini.

Sesta malattia in gravidanza, cosa sapere

Il rischio di contrarre la sesta malattia in gravidanza è piuttosto basso, poiché la maggior parte degli adulti ha già sviluppato anticorpi contro il virus avendolo contratto durante l’infanzia. Questo significa che molte donne in gravidanza sono già immuni al virus dell’herpes umano di tipo 6 e 7. Nonostante ciò, in rari casi, una futura mamma potrebbe essere esposta al virus. Attualmente, non sono stati riscontrati rischi significativi per il feto associati alla sesta malattia, ma la ricerca in questo campo è ancora limitata.

Se una donna incinta dovesse contrarre la sesta malattia, è consigliabile consultare il proprio ginecologo per monitorare attentamente la situazione e ricevere indicazioni specifiche. Sebbene non vi siano evidenze di gravi complicazioni, è sempre opportuno agire con cautela durante la gravidanza.

Con le giuste informazioni e l’eventuale supporto del pediatra la sesta malattia può quindi essere affrontata e superata in modo sicuro.

Fonti utilizzate


ISS Salute, Sesta malattia