Mononucleosi bambini, cause e come si cura Sebbene sia più diffusa tra adolescenti e adulti la mononucleosi può essere contratta anche dai più piccoli. Scopriamo come riconoscerla e affrontarla e come fare per prevenirla.

La mononucleosi infettiva, comunemente chiamata “malattia del bacio”, è una condizione virale che può colpire persone di tutte le età, compresi i bambini. Questo termine è spesso usato per descrivere un gruppo di sintomi causati principalmente dal virus di Epstein-Barr (EBV). Nei bambini, la malattia può manifestarsi in modo diverso rispetto agli adulti, rendendo fondamentale che i genitori siano ben informati.

Nonostante la mononucleosi sia spesso associata agli adolescenti, i bambini possono contrarre il virus e mostrare una serie di sintomi che possono essere confusi con altre malattie comuni dell’infanzia. Per questo motivo, è importante riconoscere i segnali specifici della mononucleosi e sapere come gestirla efficacemente.

Vediamo quindi insieme le cause della mononucleosi nei bambini, i sintomi a cui prestare attenzione, come viene diagnosticata e quali sono le migliori opzioni di trattamento. Inoltre, discuteremo le misure preventive che possono aiutare a proteggere i nostri piccoli da questa infezione.

Cause della Mononucleosi nei Bambini

La mononucleosi nei bambini è causata come detto principalmente dal virus di Epstein-Barr (EBV), un membro della famiglia degli herpesvirus. Questo virus è estremamente comune e si stima che la maggior parte delle persone venga infettata ad un certo punto della loro vita. L’EBV si trasmette principalmente attraverso la saliva, il che ha portato alla mononucleosi il soprannome di “malattia del bacio”. Tuttavia, i bambini possono contrarre il virus anche attraverso altre modalità di contatto con la saliva infetta, come la condivisione di utensili, bicchieri, giocattoli, o spazzolini da denti.

Oltre all’EBV, altri virus meno comuni possono causare sintomi simili alla mononucleosi, tra cui il citomegalovirus (CMV). Sebbene meno frequente, l’infezione da CMV può presentare sintomi che ricordano quelli della mononucleosi infettiva e viene trasmesso in modi simili, inclusi il contatto con la saliva, l’urina e altre secrezioni corporee.

Una volta contratta l’infezione, il virus di Epstein-Barr entra nelle cellule epiteliali della gola e si diffonde nei linfociti B, un tipo di globuli bianchi. Il corpo risponde con una reazione immunitaria che provoca molti dei sintomi associati alla malattia. È importante notare che, una volta infettati, i bambini possono non mostrare sintomi evidenti, rendendo difficile la diagnosi precoce.

Mononucleosi Sintomi Bambini

La mononucleosi nei bambini può manifestarsi con una varietà di sintomi che possono variare in intensità. Spesso, i sintomi iniziali possono essere scambiati per altre malattie comuni dell’infanzia come l’influenza o il mal di gola. Ecco i sintomi più comuni e quelli meno frequenti associati alla mononucleosi nei bambini:

Sintomi Comuni

  1. Febbre: Uno dei primi sintomi che si manifesta è la febbre, che può essere persistente e di grado variabile.
  2. Mal di gola: Spesso accompagnato da tonsille ingrossate e infiammate, a volte con la presenza di placche bianche.
  3. Affaticamento estremo: I bambini possono sentirsi molto stanchi e privi di energia, una stanchezza che può durare settimane.
  4. Linfadenopatia: Gonfiore dei linfonodi, specialmente nel collo e nelle ascelle.
  5. Splenomegalia: Ingrossamento della milza, che può causare dolore o fastidio addominale​​.

Sintomi Meno Comuni

  1. Epatomegalia: Ingrossamento del fegato, che può essere associato a ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi).
  2. Eruzioni cutanee: In alcuni casi, possono comparire eruzioni cutanee, soprattutto se il bambino ha assunto antibiotici come l’ampicillina o l’amoxicillina.
  3. Mal di testa: Dolore alla testa, spesso accompagnato da sintomi generali di malessere.
  4. Nausea e perdita di appetito: I bambini possono avere difficoltà a mangiare a causa del mal di gola e della mancanza di appetito.
  5. Dolori muscolari: Dolore e rigidità muscolare sono meno comuni ma possono verificarsi.
  6. Sensibilità alla luce: Alcuni bambini possono sviluppare una sensibilità alla luce (fotofobia)​

Sintomi Specifici nei Bambini Piccoli

Nei bambini più piccoli, i sintomi della mononucleosi possono essere meno evidenti rispetto agli adolescenti. Possono includere una febbre lieve, irritabilità, e una mancanza di appetito. Questi sintomi lievi spesso rendono difficile la diagnosi precoce, poiché possono essere facilmente confusi con altre infezioni virali comuni dell’infanzia.

Diagnosi della Mononucleosi nei Bambini

Come detto diagnosticare la mononucleosi nei bambini può essere impegnativo a causa della somiglianza dei suoi sintomi con quelli di altre infezioni virali comuni. Tuttavia, una diagnosi accurata è fondamentale per una gestione adeguata della malattia. Ecco i principali metodi diagnostici utilizzati:

Esame Clinico

Il primo passo nella diagnosi della mononucleosi è una valutazione clinica completa. Il medico esaminerà i sintomi del bambino, tra cui febbre, mal di gola, linfonodi ingrossati e affaticamento. Durante l’esame fisico, il medico potrebbe anche notare segni di splenomegalia (milza ingrossata) o epatomegalia (fegato ingrossato), che sono indicatori più o meno comuni di mononucleosi.

Test di Laboratorio

Per confermare la diagnosi, il medico può richiedere diversi test di laboratorio, tra cui:

  1. Test Sierologici:
    • Anticorpi IgM e IgG contro EBV: La presenza di anticorpi IgM indica un’infezione recente, mentre gli anticorpi IgG suggeriscono un’infezione passata o una immunità pregressa. Questi test sono fondamentali per determinare se il bambino è attualmente infetto dal virus di Epstein-Barr​.
    • Test Monospot: Questo è un test rapido che rileva la presenza di anticorpi eterofili nel sangue, che sono spesso presenti durante un’infezione da EBV. Tuttavia, il test Monospot può essere meno accurato nei bambini piccoli rispetto agli adolescenti e agli adulti.
  2. Emocromo Completo:
    • Un’analisi del sangue può mostrare un aumento del numero di linfociti, in particolare linfociti atipici, che sono comuni nelle infezioni da EBV. Inoltre, può rivelare una diminuzione del numero di globuli bianchi e di piastrine in alcuni casi​.
  3. PCR (Reazione a Catena della Polimerasi):
    • Questo test rileva il DNA del virus di Epstein-Barr nel sangue del paziente. È particolarmente utile nei casi in cui i test sierologici non siano conclusivi o nei pazienti con sintomi atipici. La PCR è una tecnica altamente sensibile e specifica per confermare l’infezione​​.

Diagnosi Differenziale

È importante distinguere la mononucleosi da altre condizioni che possono presentare sintomi simili, come la tonsillite batterica, l’influenza, l’adenovirus e altre infezioni virali. La diagnosi differenziale è essenziale per evitare trattamenti inappropriati, come l’uso di antibiotici che non sono efficaci contro i virus e possono causare reazioni avverse.

Mononucleosi Bambini: Cura e trattamento

Il trattamento della mononucleosi nei bambini si basa principalmente sull’alleviare i sintomi e supportare il corpo durante il periodo di recupero, poiché non esiste una cura specifica per l’infezione virale. La maggior parte dei bambini guarisce completamente con cure domiciliari e riposo adeguato.

Il riposo è essenziale per permettere al corpo di combattere l’infezione. È importante che i bambini con mononucleosi evitino attività fisiche intense e sport di contatto per almeno un mese dopo la scomparsa dei sintomi principali​​. Bere molti liquidi aiuta a mantenere una buona idratazione, a lenire la gola irritata e a prevenire la disidratazione, che può essere un problema se il bambino ha difficoltà a mangiare o bere a causa del mal di gola.

Per gestire la febbre e il dolore, sempre previa indicazione del medico di base, si possono somministrare farmaci come il paracetamolo o l’ibuprofene. Tuttavia, è fondamentale evitare l’uso di aspirina nei bambini, poiché può aumentare il rischio di sindrome di Reye, una condizione rara ma grave che colpisce il fegato e il cervello​. Inoltre, per alleviare il mal di gola, possono essere utili gargarismi con acqua salata tiepida, l’uso di umidificatori in casa e pastiglie per la gola. In alcuni casi, se le tonsille o i linfonodi sono particolarmente ingrossati e causano difficoltà respiratorie, il medico potrebbe prescrivere corticosteroidi per ridurre il gonfiore.

Gli antibiotici non sono efficaci contro la mononucleosi, poiché è causata da un virus. Tuttavia, possono essere necessari se il bambino sviluppa un’infezione batterica secondaria, come la faringite streptococcica. È sempre importante seguire le indicazioni del medico e non somministrare antibiotici senza una prescrizione specifica​​.

Il monitoraggio medico è cruciale per valutare il progresso del recupero e identificare eventuali complicazioni. Il medico può richiedere ulteriori esami del sangue per monitorare la funzionalità epatica e la conta dei globuli bianchi, garantendo che il bambino stia recuperando correttamente​. È anche utile fornire supporto emotivo sia al bambino che ai genitori. Educare i genitori sulla natura della malattia e rassicurarli che, con le giuste cure, la maggior parte dei bambini recupera senza problemi a lungo termine, è una parte importante del trattamento.

In sintesi, il trattamento della mononucleosi nei bambini si concentra sul riposo, l’idratazione, la gestione dei sintomi e la prevenzione delle complicazioni. Con cure adeguate e il monitoraggio medico, i bambini possono aspettarsi una guarigione completa e un ritorno alla normalità.

Prevenzione della Mononucleosi nei Bambini

La prevenzione della mononucleosi nei bambini si basa principalmente su misure igieniche e comportamentali, poiché non esiste un vaccino per prevenire questa malattia. La consapevolezza di come il virus di Epstein-Barr (EBV), il principale responsabile della mononucleosi, si diffonde è fondamentale per adottare le giuste precauzioni.

Evitare il Contatto con la Saliva Infetta

Il virus di Epstein-Barr si trasmette principalmente attraverso la saliva. Per ridurre il rischio di infezione, è importante insegnare ai bambini a non condividere utensili, bicchieri, bottiglie, spazzolini da denti, giocattoli o altri oggetti personali che possono venire a contatto con la saliva di altri bambini. In particolare, evitare di bere dallo stesso bicchiere o di utilizzare la stessa cannuccia può fare una grande differenza nella prevenzione della trasmissione del virus​.

Igiene delle Mani

Lavare frequentemente le mani è una delle misure più efficaci per prevenire molte infezioni, compresa la mononucleosi. I bambini dovrebbero essere incoraggiati a lavarsi le mani con acqua e sapone, soprattutto prima di mangiare, dopo aver usato il bagno, e dopo essere stati in contatto con altre persone o superfici potenzialmente contaminate. Se non è disponibile acqua e sapone, l’uso di disinfettanti per le mani a base di alcool può essere una buona alternativa​.

Educazione e Consapevolezza

Educare i bambini sull’importanza di non condividere oggetti personali e di mantenere buone pratiche igieniche è cruciale. Inoltre, i genitori e gli educatori dovrebbero essere consapevoli dei sintomi della mononucleosi e delle modalità di trasmissione per poter intervenire tempestivamente e prevenire la diffusione del virus. Spiegare in modo semplice e comprensibile perché certe pratiche sono importanti può aiutare i bambini a ricordarle e applicarle nella loro vita quotidiana.

Isolamento dei Sintomatici

Se un bambino è diagnosticato con la mononucleosi, è importante limitarne il contatto con altri bambini fino a quando i sintomi non sono scomparsi. Questo aiuta a prevenire la trasmissione del virus ad altri membri della famiglia o compagni di classe. Durante questo periodo, il bambino dovrebbe rimanere a casa da scuola e da altre attività sociali​​.

Monitoraggio e Consulenza Medica

Mantenere una stretta comunicazione con il pediatra può aiutare a gestire meglio la situazione se si sospetta o si conferma la mononucleosi. Il medico può fornire consigli specifici su come prevenire la diffusione del virus e su quando è sicuro per il bambino tornare a scuola e alle attività normali.

Adottando queste misure preventive, è possibile ridurre significativamente il rischio di contrarre e diffondere la mononucleosi tra i bambini. Anche se non esiste un vaccino, la combinazione di buone pratiche igieniche, educazione e attenzione ai sintomi può fare una grande differenza nella protezione dei nostri piccoli.

Domande Frequenti

Che cos’è la mononucleosi nei bambini?

La mononucleosi, spesso chiamata “malattia del bacio”, è un’infezione virale causata principalmente dal virus di Epstein-Barr (EBV). Colpisce frequentemente gli adolescenti e i giovani adulti, ma può anche manifestarsi nei bambini. I sintomi includono febbre, mal di gola, affaticamento estremo e ingrossamento dei linfonodi​.

Come si trasmette la mononucleosi?

La mononucleosi si trasmette principalmente attraverso la saliva. I bambini possono contrarre il virus condividendo utensili, bicchieri, giocattoli o spazzolini da denti con una persona infetta. Anche baciarsi può trasmettere il virus​.

Quali sono i sintomi della mononucleosi nei bambini?

I sintomi comuni includono febbre, mal di gola, affaticamento, linfonodi ingrossati e, in alcuni casi, ingrossamento della milza e del fegato. Nei bambini più piccoli, i sintomi possono essere più lievi, come irritabilità e perdita di appetito​​.

Come viene diagnosticata la mononucleosi nei bambini?

La diagnosi si basa su una combinazione di esame clinico e test di laboratorio. Il medico può richiedere test sierologici per rilevare anticorpi specifici contro l’EBV e un emocromo completo per valutare la presenza di linfociti atipici. In alcuni casi, può essere utilizzata la PCR per rilevare il DNA del virus​​.

Qual è il trattamento per la mononucleosi bambini?

Il trattamento è principalmente sintomatico e include riposo, idratazione e farmaci per alleviare il dolore e la febbre, come il paracetamolo o l’ibuprofene. È importante evitare l’uso di aspirina nei bambini. Nei casi più gravi, possono essere prescritti corticosteroidi per ridurre il gonfiore delle tonsille e dei linfonodi​.

Come si può prevenire la mononucleosi?

Non esiste un vaccino per prevenire la mononucleosi. Le misure preventive includono evitare il contatto con la saliva di persone infette, non condividere oggetti personali e mantenere una buona igiene delle mani. Educare i bambini su queste pratiche può aiutare a ridurre il rischio di infezione​.

La mononucleosi nei bambini è pericolosa e può causare complicazioni?

La mononucleosi nei bambini generalmente non è pericolosa ma esistono delle potenzioli complicazioni che, sebbene rare, possono includere l’ingrossamento della milza (che può rompersi), problemi epatici come l’epatite e la comparsa di ittero. È importante monitorare attentamente i bambini affetti da mononucleosi e seguire le indicazioni del medico per prevenire complicazioni​.

Quanto dura la mononucleosi nei bambini?

La maggior parte dei bambini guarisce completamente entro poche settimane, anche se l’affaticamento può persistere per un periodo più lungo. Il riposo adeguato e le cure di supporto sono essenziali per un recupero completo​.

Mononucleosi bambini: quando preoccuparsi?

Riconoscendo per tempo i sintomi e affidandosi alle cure del proprio medico la mononucleosi bambini non è una malattia che normalmente dovrebbe destare preoccupazione particolare. L’importante è dare fin da subito il giusto livello di importanza ai segnali del bambino senza sottovalutare nulla.


Fonti utilizzate
https://www.aafp.org/pubs/afp/issues/2023/0100/infectious-mononucleosis.html
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371%2Fjournal.pone.0226436