Iperemesi gravidica: di cosa si tratta e cosa fare? Sperimentare un po' di nausea nelle prime settimane di gravidanza è un'esperienza abbastanza comune, ma ci sono alcune future mamme per le quali questo problema è persistente e invalidante. Vediamo cosa sapere sull'iperemesi gravidica.

Iperemesi gravidica: di cosa si tratta e cosa fare?

Avere episodi di nausea in gravidanza, anche frequenti, è molto comune nel primo trimestre. Molte donne tengono duro, ben sapendo che questo fastidioso sintomo tende a scomparire da solo dopo le prime settimane di gravidanza. In genere, però, questi episodi si verificano al mattino, mentre durante la giornata la futura mamma può condurre una vita abbastanza normale. Ci sono alcuni casi, per fortuna abbastanza rari, in cui nausea e vomito sono persistenti e invalidanti. Cosa fare in questi casi? Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sull’iperemesi gravidica!

Cos’è l’iperemesi gravidica?

Nausea e vomito in gravidanza colpiscono tre donne in dolce attesa su quattro a partire dalle prime settimane di gravidanza. Seppure fastidiosi, questi sintomi non impediscono alle donne di trascorrere le proprie giornate dedicandosi alle attività quotidiane, seppure con tutte le precauzioni dettate dalla gravidanza in corso. Ci sono però dei casi (circa lo 0,5 -2% delle donne in dolce attesa) in cui il vomito è tanto intenso e frequente da dare seri problemi, anche di salute, alla futura mamma. Si parla di iperemesi gravidica quando gli episodi di vomito sono almeno 3 o 4 al giorno, anche se in alcuni casi si possono raggiungere anche una decina di episodi e oltre.

I sintomi dell’iperemesi gravidica

Il primo e più importante sintomo di questo disturbo è ovviamente il bisogno di vomitare frequentemente, ma spesso ci sono altri sintomi di minore importanza che possono rendere ancora più pesante la situazione. Possiamo citare:

  • eccessiva produzione di saliva;
  • ipersensibilità agli odori;
  • mal di testa da disidratazione;
  • incontinenza urinaria;
  • disagio dal punto di vista emotivo e psicologico.

Iperemesi gravidica di cosa si tratta e cosa fare2

Quali sono le cause?

Le cause dell’iperemesi gravidica non sono ancora state individuate con certezza e si ritiene quindi che questo disturbo dipenda da una serie di fattori combinati tra loro tra cui possiamo ricordare le variazioni ormonali tipiche della gravidanza, che in molti casi influiscono sul sistema gastrointestinale, ma anche fattori di tipo psicologico, genetico e biochimico. Alcuni studi sembrano suggerire che ci sia anche una componente ereditaria, dal momento che chi ha una mamma o una sorella che ne ha sofferto è più portata a soffrirne a sua volta.
È quindi difficile, in generale, predire chi potrebbe soffrire di iperemesi gravidica, ma ci sono alcuni fattori di rischio che si associano spesso a questa fastidiosa condizione:

  • essere alla prima gravidanza;
  • aver sofferto di iperemesi in gravidanze precedenti;
  • giovane età della futura mamma;
  • gravidanza multipla;
  • obesità;
  • avere un componente famigliare, come la mamma o una sorella, che ne hanno sofferto.

Quali possono essere le conseguenze per mamma e bambino?

Questa condizione può avere conseguenze sulla salute e sul benessere del bimbo che si porta in grembo? Gli esperti ritengono che questo sia improbabile, anche se non escludono del tutto che ci possa essere un aumento del rischio di basso peso alla nascita o di parto prematuro.
Per la mamma le conseguenze immediate possono essere più gravi e fastidiose, tanto che a volte si ritiene necessario il ricovero in ospedale. Si può infatti avere disidratazione, forte perdita di peso e alterazione degli equilibri nutrizionali e metabolici.

Cosa fare in caso di iperemesi gravidica?

Non c’è una vera e propria cura per l’iperemesi gravidica, ma è importante parlarne con il proprio medico e tenere la situazione monitorata. Si può provare a mettere in campo alcune strategie che possono ridurre i sintomi, come ad esempio bere poco mentre si mangia, preferire piccoli pasti frequenti, dare la preferenza a cibi secchi ed evitare pietanze con un odore molto forte. Nei casi più lievi l’assunzione di zenzero potrebbe essere utile a ridurre il senso di nausea, mentre nei casi più seri sarà il medico a prescrivere dei farmaci adatti, che in molti casi sono gli antistaminici. Se nemmeno questo funziona e la futura mamma comincia ad accusare delle complicazioni come disidratazione e squilibri nutrizionali sarà necessario il ricovero in ospedale, dove verrà tenuta in osservazione e reidratata tramite flebo. Pur rimanendo una condizione poco diffusa, l’iperemesi gravidica rappresenta la prima causa di ospedalizzazione nel primo trimestre di gravidanza.

Tutto ciò che riguarda l’iperemesi gravidica dovrebbe essere più chiaro. Se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.