Per il tuo primo figlio, la nascita di un fratellino o di una sorellina può essere un evento un po’ traumatico che potrebbe disturbare i suoi equilibri.
Anche se accolto con gioia, si troverà per la prima volta a dover dividere l’attenzione dei suoi genitori con qualcun altro, quindi è bene che tu sappia come e con che tempistiche cominciare a prepararlo per fare in modo che tutto vada per il meglio.
- Gelosia fisiologica
- Non “fargli una sorpresa”
- Coinvolgerlo già durante la gravidanza
- Coinvolgerlo nella preparazione del corredo
- Coinvolgerlo nella scelta del nome
- Come presentare il fratellino
- I regalini
- Trovare del tempo da dedicare al primogenito
- Coinvolgerlo nell’accudimento
- Far sentire al primogenito che piace al fratellino
- Mostrarsi comprensivi
- Non mettere a confronto i figli
- Non esagerare con giocattoli e regali
- I comportamenti regressivi del primogenito
Gelosia fisiologica
La prima cosa da tenere in considerazione quando si sta aspettando il secondo figlio, come sostiene anche la psicologa e psicoterapeuta Maria Grazia Rubanu
su sospediatra.org [ 1 ], è la gelosia del primogenito. È normale che si verifichi ed è il modo in cui il bambino manifesta la paura di perdere le cure e le attenzioni dei genitori.
Questa gelosia è fisiologica, nel senso che non c’è modo di evitarla, ma ci sono alcuni accorgimenti e comportamenti che possono aiutare ad affrontare la situazione.
Non “fargli una sorpresa”
Non bisogna mettere il primogenito davanti al fatto compiuto, senza dargli la possibilità di esprimere quello che sente.
Piuttosto deve essere coinvolto dall’inizio e sentire di avere un ruolo importante.
E’ consigliabile comunicargli insieme col proprio compagno la notizia cercando di capire i suoi sentimenti, per esempio utilizzando domande come: “sai che nella pancia della mamma sta crescendo un fratellino? che cosa ne pensi?” o “tra un po’ noi avremo un altro bimbo e tu un fratellino. Che cosa ne pensi?”.
Il modo in cui avviene la comunicazione è molto importante e deve essere il più realistico possibile, evitando ad esempio di dirgli frasi come: “arriva un fratellino con cui giocare” perché, soprattutto all’inizio, non sarà così. Infatti il nuovo arrivato all’inizio dormirà, piangerà e mangerà e, come spiega la dottoressa Rubanu, si rischia di dare al primogenito una delusione perché si sono create in lui aspettative diverse. Può essere utile invece leggergli qualche storia o fiaba in cui sono coinvolti fratelli e sorelle, o meglio ancora storie che trattano dell’arrivo di un nuovo membro in famiglia.
Coinvolgerlo già durante la gravidanza
Bisogna dimostrare al primo figlio che la nascita del fratellino coinvolge tutti, è un “affare di famiglia”. Durante l’attesa della gravidanza gli si può raccontare qualche aneddoto di quando lui stesso era nel pancione, mostragli le foto della sua crescita, comprese magari le ecografie sue e del fratellino in arrivo. Gli si può parlare di quello che succederà alla nascita, magari anche usando un bambolotto con cui potrà giocare a prendersi cura del piccolo.
Coinvolgerlo nella preparazione del corredo
Si può coinvolgere il primogenito nei preparativi e nell’organizzazione della casa per l’arrivo del nascituro. Preparare la cameretta, mettere il fasciatoio in bagno o comprare i vestitini per il fratellino. Tutte queste cose lo abitueranno gradualmente all’arrivo del nuovo membro della famiglia evitando sconvolgimenti improvvisi.
Coinvolgerlo nella scelta del nome
Anche la scelta del nome è una cosa in cui si può farlo partecipare. Giocare insieme a cercare il nome per il nuovo arrivato e immaginare insieme come sarà il bambino una volta messo al mondo, può essere un bel passatempo coinvolgente.
Come presentare il fratellino
È molto importante che il primo figlio sappia che la madre passerà alcuni giorni in ospedale, dove sarà in compagnia di bravi dottori che si occuperanno di lei e che faranno nascere il fratellino. Deve sapere che anche lui starà bene, a casa col papà o coi nonni, e che potrà andare a trovare la mamma in ospedale finché non sarà tornata a casa.
Quando, alla nascita del nuovo arrivato, il primogenito verrà accompagnato a visitare la madre e il fratellino, bisognerà presentarglielo senza fretta. Gli si darà prima il tempo di salutare ed abbracciare la mamma, raccontarle com’è andata a casa senza di lei e, quando si sarà ambientato e sarà a suo agio, gli si chiederà se vuole conoscere il fratellino e solo allora glielo si potrà mostrare.
I regalini
Amici e parenti probabilmente ricopriranno il nuovo arrivato di pensierini e regali, e pochi di essi magari avranno l’accortezza di portare un regalino anche per il figlio più grande. La preparazione di qualche pensierino per il primo figlio, anche solo un bigliettino, ma dedicato solo a lui, può far si che si senta anche lui non meno importante agli occhi dei genitori.
Trovare del tempo da dedicare al primogenito
Una volta a casa dopo il parto si avranno 2 bambini da accudire (o più) con bisogni relativamente diversi. È molto importante che il più grande non soffra il cambiamento, quindi è consigliabile cercare di ritagliare un po’ di tempo per le attività insieme al primogenito. Se questo non fosse possibile, bisogna spiegargli il perché in modo chiaro e onesto, senza troppi giri di parole.
Coinvolgerlo nell’accudimento
Seguendo i consigli della dottoressa Rubanu, una volta a casa bisognerà facilitare l’integrazione tra i fratellini, ma non responsabilizzare troppo il primogenito. Bisogna coinvolgerlo nelle attività che si possono svolgere insieme, ma, solo in presenza di adulti, dargli la possibilità di prendere in braccio il fratellino. E’ importante che gli si consenta di farlo in presenza di adulti, senza impedirgli di toccare il neonato, per evitare che gli venga voglia di farlo quando non c’è nessuno.
Si devono tenere in conto sempre le esigenze di entrambi i figli, anche se può inizialmente venire spontaneo pensare che il primo possa già comportarsi da “bambino grande”.
Far sentire al primogenito che piace al fratellino
Come impegnarsi per far percepire al primogenito di piacere al fratellino? In modo molto semplice, facendogli notare quando il piccolo abbozza un sorriso o è più tranquillo quando il fratello è vicino, con frasi come: “guarda che sorrisone ti sta facendo”, “guarda com’è tranquillo quando ci sei tu” e simili.
Mostrarsi comprensivi
È giusto parlare col primo figlio delle emozioni che prova, positive o negative che siano, e mostrare comprensione. Ad esempio, si possono utilizzare frasi come: “sì, capisco bene che aspettare può essere fastidioso” o ancora “sei arrabbiato perché dedico più tempo al fratellino?”. In questo modo si sentirà considerato e compreso e con il tempo abbandonerà quei comportamenti negativi espressione dei suoi disagi.
Non mettere a confronto i figli
I figli sono individui distinti, non ci si deve aspettare che si comportino allo stesso modo. Uno può mangiare di meno, essere più tranquillo, dormire di più, non svegliarsi la notte o viceversa. E’ meglio evitare affermazioni che possano mettere i fratelli a confronto e fargli percepire che uno è meglio dell’altro.
Non esagerare con giocattoli e regali
Una volta trascorso il periodo dei festeggiamenti per l’arrivo del neonato, nel quale qualche regalo anche per il più grande aiuta a non farlo sentire escluso, evita di comprargli giocattoli e regali per sopperire alla mancanza di attenzioni. Quello che vuole, anche se non sa bene come esprimerlo, è l’affetto di mamma e papà. I genitori non devono mai smettere di manifestare il proprio affetto al figlio, nei tempi e nei modi che gli sono possibili.
I comportamenti regressivi del primogenito
Secondo lo psicologo e psicoterapeuta Oliviero Facchinetti [ 2 ], è normale che alcuni comportamenti del figlio maggiore possano “regredire” per un breve periodo.
Ciucciarsi il pollice, bagnare di nuovo il letto, volere il biberon, volere il pannolino e anche parlare come un bambino più piccolo, sono tutte cose normali.
Bisognerà permettergli di farlo senza farglielo pesare. Tenerlo in braccio come quando era piccolo, cullarlo, sono comportamenti che lo rassicureranno e gli faranno sapere che ogni tanto è possibile essere un bambino piccolo senza vergognarsi, aiutandolo nel processo di crescita. Al tempo stesso durante questo percorso di comprensione e di affiancamento del primogenito è sempre importante non dimenticarsi anche della sindrome del secondogenito, che può affliggere con il tempo il nuovo arrivato.
Hai già vissuto questa esperienza e hai qualche consiglio da dare alle neo mamme che stanno per ampliare il loro nucleo familiare? Contattaci sui nostri social.
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NOTE
1. Maria Grazia Lubanu, “Come preparare il bambino all’arrivo di un fratellino”
2. Oliviero Facchinetti, “Arriva un fratellino”