Sindrome del secondogenito, cos’è e i sintomi da riconoscere Quando nasce un bambino è sempre una grande gioia, ma tra il primo e il secondo figlio potrebbe esserci qualche differenza nell'atteggiamento dei genitori. Scopriamo cos'è la sindrome del secondogenito!

Sindrome del secondogenito, cos'è e i sintomi da riconoscere

Avete mai sentito parlare di sindrome del secondogenito? È vero, a tutti i genitori sembra scontato amare i figli alla stessa maniera e con uguale intensità, tuttavia è indubbio che ci siano delle differenze tra aspettare e crescere il primo e il secondo figlio che si riscontrano già dalla gravidanza. Che impatto può avere questo sui nostri bambini? Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi cos’è la sindrome del secondogenito e come riconoscerla.

Può capitare infatti che ci si concentri tanto sul preparare il primogenito all’arrivo di un fratellino o una sorellina, e si sottovalutino gli aspetti legati al nuovo arrivato.

Cos’è la sindrome del secondogenito?

L’arrivo di un bambino è sempre una grande gioia, che si tratti del primo, del secondo, del terzo o del decimo figlio. È fuori discussione, però, che una mamma che ha già avuto una gravidanza si approccerà all’attesa del secondo bimbo in maniera diversa. Da una parte paure ed emozioni saranno più o meno le stesse, ma verranno affrontate con maggiore consapevolezza e sapendo già cosa aspettarsi: del resto, si è già passate attraverso queste apprensioni, che saranno quindi ridimensionate e meno sentite. La stessa cosa si verifica quando il bimbo sarà nato. L’amore nei confronti del secondogenito è assolutamente lo stesso e anche le emozioni che si provano a stringerlo tra le braccia sono esattamente le medesime. Tuttavia anche in questo caso l’approccio sarà diverso e non è per forza una cosa negativa! Dopo tante “prime volte” del primogenito, ad esempio, l’entusiasmo dei genitori verso i traguardi raggiunti dal secondo potrebbe essere meno intenso, così come ansie e paure che spingono a circondare il primo di attenzioni, a volte eccessive. Nel caso del secondogenito, invece, l’esperienza potrebbe rendere più rilassati e sicuri di sé e di quello che si sta facendo: due lineette di febbre o un arrossamento da pannolino, ad esempio, non scateneranno più il panico nel caso del secondo bimbo! Bisogna però tenere a mente che questa differenza influenzerà in qualche modo la personalità del secondo bimbo, che in alcuni casi potrebbe manifestare la cosiddetta sindrome del secondogenito.

Sindrome del secondogenito, cos'è e i sintomi da riconoscere

Come riconoscere la sindrome del secondogenito

Sia ben chiaro: non tutti i figli minori manifestano la sindrome del secondogenito. Come capire se ne soffre? In teoria, bisogna osservare alcuni comportamenti con i quali i bambini potrebbero manifestare un certo disagio, come ad esempio:

  • tendenza ad isolarsi;
  • mancanza di ambizione;
  • atteggiamento negativo;
  • indifferenza;
  • tendenza a compiere gesti e azioni esagerati o a mettersi nei guai per attirare l’attenzione.

Ci sono solo aspetti negativi?

In realtà possiamo riconoscere anche dei lati positivi alla sindrome del secondogenito. Nei bimbi che ne soffrono si possono riscontrare anche una maggiore indipendenza, una maggiore capacità di prendere decisioni proprio grazie ad una minore rigidità dei genitori e anche una maggiore competitività e più flessibilità nei confronti delle diverse situazioni.

Cosa fare?

Se state per avere il vostro secondo bambino vi verrà spontaneo chiedervi se potete fare qualcosa non solo per prevenire la gelosia del primogenito ma anche per prevenire la sindrome del secondogenito. Come in molti altri casi, non ci sono regole fisse e granitiche, ma una serie di comportamenti che potrete provare a mettere in atto; tenete conto che molto dipenderà anche dal carattere del vostro bimbo e da molti altri fattori. La cosa più scontata da fare è quella di trattare allo stesso modo i due bambini, evitando di fare paragoni sia positivi che negativi tra i due: ognuno di loro avrà le sue particolarità, i suoi punti forti e quelli di debolezza, quindi è inutile metterli a confronto. Sarebbe meglio evitare anche di lodare appassionatamente le caratteristiche dei due bambini pur senza metterli a confronto, perché sarebbe comunque un modo per incoraggiare una certa competizione. Meglio puntare sugli aspetti che li rendono entrambi unici e speciali, insegnando loro a collaborare per promuovere il legame fortissimo che li unirà per tutta la vita. Un ultimo consiglio? Non coccolate eccessivamente l’uno o l’altro fratellino, ma dividete equamente le vostre attenzioni tra i due piccoli di casa!

Come vi sembra il rapporto tra i fratellini di casa vostra? Il più piccolo mostra segni di sindrome del secondogenito? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

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