Sono molti in Italia i bimbi che hanno l’opportunità di crescere bilingui grazie ad un genitore di nazionalità diversa, ma – a prescindere da questo fattore che sicuramente aiuta a seguire questa strada – sono molti i genitori che si chiedono come crescere un bambino bilingue. Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi a fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Bilinguismo: pro, contro e miti da sfatare
Molte persone ritengono ancora che far apprendere una seconda lingua ad un bambino fin dalla più tenera età possa in qualche modo ostacolare il suo sviluppo cognitivo. Inutile dire che non è assolutamente così! Quello che è vero, però, è nei bambini bilingui l’esordio del linguaggio è in genere più tardivo e può manifestarsi intorno ai due anni o ancora più tardi se le due lingue sono molto diverse tra loro. Questa è semplicemente una particolarità e non un problema. I genitori non si devono allarmare: in breve i loro bambini recupereranno con gli interessi, cominciando a chiacchierare in due lingue.
Quali sono, invece, i vantaggi del bilinguismo? Innanzitutto il cervello di sviluppa seguendo due canali linguistici e acquisendo così una maggiore elasticità. I bimbi bilingui, inoltre, tendono ad essere molto empatici e molto aperti alle novità. Oltre, ovviamente, all’indubbio vantaggio di saper parlare due lingue alla perfezione!
Come crescere un bambino bilingue?
I metodi per crescere un bimbo bilingue sono molti, ma ogni famiglia dovrà trovare il suo personale. Possiamo comunque darvi qualche spunto suggerito dagli esperti, che potrete poi personalizzare a vostro piacere:
- in caso di coppie miste, ogni genitore può cominciare fin da prima della nascita a parlare al bimbo nella sua lingua, in modo che il bambino cominci a trovare famigliari quei suoni già dal pancione. Continuando su questa strada, il bambino imparerà senza fatica entrambe le lingue. Questo metodo viene spesso chiamato One Person One Language ed è uno dei metodi più usati;
- lingua minoritaria a casa (Minority Language At Home). Questo metodo prevede che a casa tutta la famiglia parli la lingua minoritaria, ad esempio in Italia qualsiasi lingua a parte l’italiano;
- è possibile crescere bambini bilingui anche se in casa si parla solo italiano. Come? Semplicemente esponendoli ad una seconda lingua fin da piccolissimi, anche pochi mesi, e comunque prima dei tre anni. A questo proposito si può scegliere di mandarlo in una scuola dove si parli la lingua straniera che vorremmo che imparasse oppure scegliere una tata madrelingua che trascorra molto tempo con il bimbo.
Ci sono altri metodi?
Questi sono solo alcuni esempi: ogni famiglia può scegliere il metodo che preferisce anche in base al Paese in cui vive, alle abitudini della famiglia, alla presenza di famigliari o persone che possano parlare al bimbo in una seconda lingua e così via. Alcune alternative, ad esempio, possono essere parlare una lingua nel corso della settimana e una nei weekend, oppure scegliere la lingua da parlare in relazione a circostanze e situazioni specifiche. L’importante è essere sempre sereni e non troppo rigidi per quanto riguarda l’apprendimento di una lingua: ricordate che l’apprendimento passa anche e soprattutto dall’affettività. E se il bimbo si rifiuta di parlare una delle due lingue? Anche in questo caso, sgridate e punizioni non farebbero altro che aggravare il rifiuto verso questa lingua: continuate a parlargli anche nella seconda lingua, che imparerà comunque e che saprà utilizzare al momento giusto.
Avete dubbi, domande o esperienze da raccontare su come crescere bambini bilingui? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
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