Scatti di crescita cognitivi: quali sono le tappe dello sviluppo psicologico? Ci sono dei periodi in cui i bambini sembrano fare nuove conquiste ogni momento: si tratta dei cosiddetti scatti di crescita cognitivi: vediamo insieme di cosa si tratta!

Scatti di crescita cognitivi quali sono le tappe dello sviluppo psicologico

Ogni neo genitore lo sa bene: ci sono determinati momenti, nel corso del primo anno della vita del proprio bimbo, in cui il piccolo sembra più affamato e irrequieto e tende a crescere in maniera molto rapida in lunghezza e peso. Sono i cosiddetti scatti di crescita, ma sapevate che ci sono anche gli scatti di crescita cognitivi? Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.

Cosa sono gli scatti di crescita cognitivi ?

Gli scatti di crescita cognitivi sono tappe dello sviluppo del sistema nervoso dei bambini durante le quali i piccoli sviluppano determinate abilità logiche, cognitive e psicologiche che li portano ad avere una diversa percezione della realtà che li circonda e del proprio corpo. Proprio per questo motivo, in questi periodi, i bimbi potrebbero richiedere maggiori attenzioni ai genitori, essere più nervosi e persino un po’ inappetenti, oltre ad avere problemi a riposare bene. Alcuni ricercatori le chiamano Wonder Weeks, ovvero “settimane prodigiose”: in questi periodi, infatti, i bambini sembrano acquisire nuove competenze in ogni momento!
Paradossalmente potrebbe succedere che durante questi scatti di crescita cognitivi alcuni bimbi paiano perdere parte delle abilità che sembravano ormai consolidate: niente paura, si tratta solo di una fase transitoria e nel giro di poco tempo non solo torneranno a fare ciò che già sapevano, ma mostreranno anche nuove competenze.

Quanto durano?

Spesso gli scatti di crescita cognitivi coincidono con gli scatti di crescita, ma non è detto che sia sempre così. Ogni bambino ha i suoi tempi, ma in genere nel corso del primo anno di vita questi scatti cognitivi avvengono più o meno in periodi della crescita uguali per tutti i bimbi. Più il bambino è piccolo e meno la durata dello scatto di crescita cognitivo sarà lunga: i primi possono durare una settimana circa, mentre i seguenti, man mano che il bimbo cresce, possono durare anche diverse settimane; anche in questo caso, però, ogni bimbo è a sé. Una durata così lunga, almeno rispetto agli scatti di crescita che coinvolgono solo il fisico, è giustificata dal fatto che lo sviluppo del sistema nervoso è davvero complesso e quindi richiede del tempo.

Scatti di crescita cognitivi quali sono le tappe dello sviluppo psicologico

Quando avvengono gli scatti di crescita cognitivi?

Non c’è una regola fissa e ogni bambino ha i suoi tempi, esattamente come per qualsiasi altra cosa. Possiamo però dire che in genere nel corso dei primi 20 mesi di vita vengono indicati 10 scatti di crescita cognitivi in determinati momenti. I più significativi sono quelli che avvengono nei primi 12 mesi, in cui i bimbi sembrano cambiare da un giorno all’altro. Vediamo le principali tappe dello sviluppo cognitivo dei bambini nel primo anno di vita.

Sviluppo nei primi due mesi

In questo primo periodo si sviluppano le capacità visive: i piccoli cominciano a guardare le cose con la coda dell’occhio (visione periferica) e poi passano gradualmente alla visione centrale.

Dai 2 ai 4 mesi

Nel corso di questo scatto di crescita i sensi si acuiscono, non solo l’udito e la vista, ma anche il gusto e l’olfatto. Cominciano inoltre a osservare il mondo che li circonda con più attenzione e, per la gioia di mamma e papà, cominciano a fare i primi sorrisi.
Tra le 7 e le 9 settimane i piccoli scoprono di avere le manine e di poterle muovere a proprio piacere, anche se in maniera scoordinata. Cominciano ad interessarsi ai volti delle persone, alle loro espressioni e alle loro voci, cominciano a distinguere le differenze nel tono dei famigliari e a girare la testa per seguire i movimenti. È anche il momento in cui cominciano a esplorare il mondo portandosi le cose alla bocca e a gorgheggiare. Alcuni possono cominciare già a scoprire la propria voce lallando.

Dai 4 ai 6 mesi

È ufficiale: i bimbi cominciano a lallare in maniera più complessa, esplorando la loro voce e il modo in cui ha effetto su chi lo circonda. Possono anche cominciare ad abbinare un significato ad alcune parole degli adulti e a reagire di conseguenza. Prosegue anche l’interazione con gli oggetti, che in questo periodo potrebbero essere scagliati a terra spesso e volentieri.
Verso i sei mesi i bambini cominciano a capire che alcune azioni hanno delle reazioni e si divertono a ripeterle. Iniziano anche ad essere più “esigenti”: si lamentano quando vengono cambiati, sono diffidenti in presenza degli estranei e reagiscono negativamente quando il genitore o una persona cara si allontana.

Dai 6 ai 9 mesi

In questo periodo in genere il bambino comincia a stare seduto da solo e a gattonare; alcuni verso i 9 mesi sono persino in grado di rimanere in piedi per qualche istante. Prosegue lo sviluppo motorio e la capacità di tenere in mano gli oggetti e di manipolarli.
I bimbi in questo periodo, sempre ognuno con i propri tempi, cominciano a raggruppare gli oggetti per categorie in base alle loro caratteristiche di colore, forma, odore e così via. Possiamo quindi dire che cominciano, in maniera ovviamente molto semplice, a pensare nello stesso modo degli adulti. Sono anche in grado di comunicare in maniera più comprensibile con i grandi e a prendere l’iniziativa nei giochi.

Scatti di crescita cognitivi quali sono le tappe dello sviluppo psicologico

Dai 9 ai 12 mesi

I piccoli cominciano a prendere coscienza della dimensione temporale e del fatto che gli eventi si susseguono. Aumenta anche la memoria a le capacità di ricordare le esperienze passate. È il momento in cui i bambini imparano a riconoscere le emozioni delle persone che li circondano e ad esprimere le proprie. Alcuni di loro sapranno già dire qualche parolina, ma quasi tutti sapranno dire NO con cognizione. La coordinazione è maggiore, molti muovono qualche passo appoggiandosi a mobili e oggetti; sono anche in grado di far rispondere a richieste semplici, come ad esempio fare ciao oppure battere le mani. Verso i 12 mesi cominciano anche ad attirare l’attenzione degli adulti su un oggetto indicandolo con il dito.[ 1 ]

Come abbiamo detto, però, questa suddivisione è un’indicazione di massima, quindi non vi preoccupate se il vostro bimbo anticipa o ritarda alcune di queste tappe. Non è il caso di fare gare o paragoni con altri bimbi, è molto meglio godersi i progressi del proprio piccino giorno per giorno! Dopo questi primi scatti di crescita ce ne saranno altri, del resto non si finisce mai di imparare…

Speriamo che l’argomento sia più chiaro: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Ospedale Bambino Gesù, Sviluppo motorio e cognitivo