Il gioco del puzzle lo conosciamo tutti: consiste nell’incastrare tra loro tante tesserine di cartone, di legno o di altri materiali fino a ricostruire un disegno. Ma sapevate che questa attività offre tanti benefici ai nostri bambini? Noi di BlaBlaMamma vogliamo illustrarvi tutti i benefici dei puzzle per i bambini: scommettiamo che poi correrete a giocarci insieme?
- A che età i bambini possono cominciare a giocare con i puzzle?
- Le varie tipologie di puzzle
- Come scegliere il puzzle più adatto in base all’età?
- I benefici dei puzzle per i bambini (e non solo)
A che età i bambini possono cominciare a giocare con i puzzle?
Il puzzle è un’attività divertente e creativa ma, soprattutto per i più piccoli, non è facile giocarci senza l’aiuto di un adulto. Sarete però sorpresi di sapere che anche i bambini molto piccoli, di età compresa tra i 12 e i 18 mesi, possono avere un primo approccio con le tesserine del puzzle, anche se è solo a partire dai 2/3 anni che cominceranno a capire la logica di questo gioco. Ogni bambino è unico e diverso, quindi prima di proporre i primi puzzle al vostro piccolo osservatelo e chiedetevi se è in grado di afferrare gli oggetti tenendoli tra il pollice e l’indice, girandoli per osservarli meglio, e se sa distinguere colori e forme. Se la risposta è sì potete cominciare a far nascere in lui la passione per i puzzle, senza però insistere se il bambino non mostra interesse. Potrete riprovare in un altro momento!
Le varie tipologie di puzzle
Il meccanismo del puzzle è semplice e sempre uguale: si tratta di ricomporre un’immagine scomposta in tesserine. Ce ne sono però di diversi tipi, che potrete scegliere in base all’età, ai gusti e alle capacità del vostro bimbo. Le caratteristiche di cui tenere conto sono:
- il materiale con cui è realizzato;
- i colori e i dettagli dell’immagine rappresentata;
- il grado di difficoltà del puzzle;
- le dimensioni e il numero dei pezzi.
Ci sono poi diversi tipi di puzzle:
- in legno, sotto forma di cubetti di grandi dimensione che bisogna accostare per ricostruire l’immagine. Sono adatti per bimbi molto piccoli, anche di 12-18 mesi;
- puzzle da afferrare con delle manopole per permettere di prendere i pezzi e di disporli facilmente. In genere hanno pochissimi pezzi di grandi dimensioni, spesso da introdurre in una cornice di legno. Anche in questo caso sono adatti alle manine di bimbi molto piccoli;
- puzzle a libro: si presentano come veri e propri libri di pochissime pagine che si possono leggere e sfogliare; alcune pagine, però, possono contenere un puzzle da comporre e scomporre a proprio piacimento;
- puzzle in cartone: sono quelli che conosciamo tutti. Hanno in genere un maggior numero di pezzi (che possono arrivare anche a cifre da capogiro per i più esperti e determinati) e disegni con tanti colori e dettagli. Ce ne sono di diversi gradi di difficoltà e di diverse dimensioni e sono adatti a bimbi a partire almeno dai 2/4 anni di età.
Come scegliere il puzzle più adatto in base all’età?
Vista la vasta offerta sul mercato, è importante scegliere il puzzle più adatto all’età e alle capacità del nostro bambino, in modo che possa mettersi in gioco e divertirsi. Ogni bambino è unico e ha i suoi tempi, ma in generale possiamo distinguere alcune fasce d’età:
- da 12 a 24 mesi circa: sono particolarmente adatti i puzzle di legno, i cubotti e i puzzle da afferrare. Sono infatti robusti, con pochi pezzi e hanno disegni vivaci che attirano l’interesse dei bimbi più piccoli;
- a partire dai due anni si può puntare su puzzle in legno con pochi pezzi, che possono via via aumentare di numero man mano che il bimbo diventa più bravo;
- i bambini a partire dai tre anni possono cominciare a giocare con puzzle di cartone a cornice fissa. I pezzi possono man mano aumentare di numero e ridursi di dimensioni; i più bravi possono arrivare a puzzle con 24 pezzi!
- i bambini di 4-5 anni continuano ad affinare le proprie capacità a si può quindi proporre loro puzzle sempre più complessi, sempre nei limiti delle loro capacità;
- a partire dai 6 anni circa i bambini imparano a ordinare i pezzi secondo una strategia di composizione basata su forma e colore, senza più procedere per errori. Possono passare a puzzle sempre più complessi e con un numero sempre maggiore di tesserine, spaziando anche nei puzzle 3D. Assicuratevi però che il puzzle scelto sia sempre proporzionato alle loro capacità: deve essere prima di tutto un divertimento!
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I benefici dei puzzle per i bambini (e non solo)
Fare puzzle non è solo divertente, ma permette ai bambini di tutte le età di ottenere grandi benefici. Ne volete scoprire alcuni?
- aiuta lo sviluppo delle capacità cognitive, soprattutto se un adulto affianca il piccolo stimolandolo e spingendolo a ragionare;
- migliora la motricità fine e la coordinazione occhio-mano;
- contribuisce allo sviluppo delle abilità spaziali: già a partire dai 3 anni circa i puzzle possono sviluppare e rafforzare la capacità di percepire lo spazio e di orientarvisi;
- incrementa la percezione visiva perché il bambino per risolvere il puzzle deve focalizzarsi sui dettagli dell’immagine da ricostruire;
- sviluppa creatività e capacità di risolvere problemi;
- stimola lo sviluppo delle abilità logico-matematiche;
- migliora la capacità di coordinazione motoria e relazionale, soprattutto se il puzzle viene proposto come gioco di gruppo, in cui tutti possono contribuire;
- rafforza la capacità di concentrazione e la memoria a breve termine;
- incrementa l’autostima;
- stimola il rilassamento e insegna ad avere pazienza.
Insomma, molto più di un semplice gioco! I vostri bambini amano fare i puzzle? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
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