Tutto quello che c’è da sapere su Papilloma Virus e fertilità Il Papilloma Virus è un'infezione molto diffusa, responsabile di alcune tipologie di tumore. Ci sono però delle conseguenze anche sulla fertilità e sulla gravidanza: vediamole insieme.

Tutto quello che c'è da sapere su Papilloma Virus e fertilità

Il Papilloma virus o HPV è una delle infezioni a trasmissione sessuale più diffuse ed è responsabile anche di alcune forme di tumore, tra cui quello al collo dell’utero. Ma cosa sapere a proposito di Papilloma Virus e fertilità? E cosa fare in caso di gravidanza e HPV? Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere su questo importante argomento.

Cos’è il Papilloma Virus?

Il virus del papilloma umano, meglio conosciuto come Papilloma Virus (HPV) è una delle malattie a trasmissione sessuale più diffuse, dal momento che si stima che colpisca l’80% della popolazione, almeno una volta della vita. Colpisce sia uomini che donne, infettando principalmente la cute e le mucose dei genitali e della cervice uterina. in realtà ne esistono circa 130 ceppi diversi: alcuni provocano verruche sulla pelle, altri condilomi genitali, altri ancora hanno un alto potere cancerogeno e possono provocare il carcinoma del collo dell’utero. I ceppi che danno origine ai problemi più gravi non sono molti e questo ha permesso lo sviluppo di vaccini efficaci.[ 1 ]

I sintomi dell’infezione da HPV

I sintomi di questa infezione dipendono dal tipo di ceppo che ne è responsabile. I sierotipi a basso rischio, dopo una prima fase asintomatica, in genere comportano la comparsa di verruche su bocca, naso e laringe oppure a livello di cervice uterina, vulva, vagina, perineo e ano, che possono evolversi anche in escrescenze più grandi, chiamate condilomi. Possono provocare fastidio e prurito, ma in genere sono innocui; devono ovviamente essere comunque curati nella maniera più adeguata.
I sierotipi ad alto rischio, invece, possono dare origini a tumori come quello del collo dell’utero, che non dà sintomi visibili ad occhio nudo e possono passare inosservati. Con il progredire della situazione possono poi comparire sanguinamenti e dolore durate i rapporti, perdite vaginali, sanguinamento vaginale al di fuori del periodo mestruale e dolore alla regione pelvica.[ 2 ]

Tutto quello che c'è da sapere su Papilloma Virus e fertilità

L’importanza del Pap-Test

Vista l’assenza di sintomi che solitamente caratterizza i primi stadi del tumore al collo dell’utero, è importantissimo identificare precocemente le alterazioni cellulari prima che si trasformino in carcinoma. Insieme al vaccino, il Pap-Test è considerato il più efficace metodo di prevenzione del tumore alla cervice uterina ed è raccomandato per tutte le donne adulte, anche a quelle vaccinate.[ 1 ] Si stima infatti che sottoporsi ogni 2/3 anni a questo semplice esame consenta di ridurre il rischio di contrarre questa forma di tumore del 70%.
Il Pap-Test si può eseguire nel corso di una normale visita ginecologica, durante la quale vengono prelavate alcune cellule del collo dell’utero che vengono poi esaminate al microscopio. Dura pochi istanti e il fastidio è minimo.

In Italia è attivo un programma di prevenzione e di screening che prevede la vaccinazione gratuita per bambini e bambine di 11 e 12 anni, l’esecuzione quinquennale del test HPV per le donne tra i 30 e i 64 anni e i test di approfondimento diagnostico in caso di positività.

Papilloma virus e fertilità

Alcuni studi abbastanza recenti hanno trovato delle correlazioni tra HPV e fertilità, evidenziando che il virus può influenzare negativamente anche la fertilità maschile. La presenza di Papilloma Virus nel liquido seminale, infatti, diminuisce la motilità degli spermatozoi e influisce sulla capacità di legame tra spermatozoi e ovociti, rendendo più difficile il concepimento.
Anche per le donne positive al Papilloma Virus le possibilità di concepire si dimostrano inferiori anche ricorrendo a tecniche di fecondazione assistita, che sono comunque un valido aiuto se non si riesce ad avere un bambino.
Nel caso di infertilità di coppia o di infertilità idiopatica, cioè di cui non si riescono ad individuare le cause, potrebbe essere d’aiuto ricercare la presenza del virus nel liquido seminale maschile: per gli uomini, infatti, non esiste un metodo di screening dell’infezione, che però può influire sulla fertilità.[ 3 ]

Tutto quello che c'è da sapere su Papilloma Virus e fertilità

Papilloma Virus e gravidanza, cosa sapere

Le infezioni acquisite durante la gravidanza, virali o meno, possono ripercuotersi sul feto con conseguenze di varia entità e gravità. Una delle principali infezioni che si possono contrarre in gravidanza è proprio quella da Papilloma Virus: si stima infatti che una percentuale che varia dallo 0,5% al 3% delle future mamme siano positive all’HPV. Questo accade per diverse ragioni, tra cui una maggiore attività e replicazione virale durante il periodo della gravidanza dovuta alle variazioni ormonali.
Secondo alcuni studi, il Papilloma Virus determina un aumento delle possibilità di avere un aborto spontaneo. L’infezione può essere trasmessa al neonato al momento del parto. In genere l’infezione del bambino guarisce spontaneamente, ma in alcuni casi (per fortuna abbastanza rari) può provocare la papillomatosi respiratoria ricorrente o la papillomatosi laringea giovanile, che compaiono entro il quinto anno di vita e che sono di difficile risoluzione.
Durante la gravidanza ci sono dei rischi anche per la futura mamma, dal momento che i cambiamenti ormonali facilitano la replicazione del virus; questo potrebbe provocare uno sviluppo repentino delle verruche genitali, che potrebbero rendere più difficile il parto.

Speriamo che questo delicato argomento sia ora un po’ più chiaro: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Ospedale Bambino Gesù, Papilloma virus e carcinoma cervicale
2. Fondazione Umberto Veronesi, Papilloma Virus umano (Hpv)
3. Fondazione Cesare Serono, L’infezione da Papilloma virus e l’infertilità di coppia