Swaddling, tutto quello che c’è da sapere sulla fasciatura del neonato Conoscete già la pratica dello swaddling? Consiste nel fasciare il neonato per infondergli la stessa sensazione di sicurezza che provava nel pancione. Vediamo insieme cosa sapere.

Forse avete qualche vago ricordo di una pratica che pensavamo relegata ad un passato abbastanza lontano: quella di fasciare il neonato. In realtà se ne stanno riscoprendo i benefici e sta prendendo sempre più piede con il nome di swaddling. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi di cosa si tratta, come fasciare un neonato e tutto quello che c’è da sapere su questo interessante argomento.

Le origini dello swaddling

Il termine swaddling deriva del verbo inglese “to swaddle”, cioè fasciare, ma swaddle indica anche il telo in mussola in cui vengono avvolti i neonati. Tradizionalmente la fasciatura del neonato durante il sonno veniva usata per evitare che bruschi movimenti potessero svegliare il piccolo, ma in realtà ora si è scoperto che questa pratica dà anche una sensazione di sicurezza e di protezione al neonato.

A cosa serve fasciare il neonato?

Fasciare un neonato per dormire, anche se può sembrare strano, dona grandi benefici, soprattutto ai bimbi che hanno affrontato un parto difficile o che sono particolarmente agitati e tendono a riposare poco, tanto che in alcuni ospedali si consiglia questa pratica ai neo genitori. Lo swaddling, infatti, consiste nell’avvolgere il piccolo in un telo di mussola per ricordargli le sensazioni che provava nel pancione per tranquillizzarlo e dargli un senso di sicurezza e calore. Spesso non si pensa che il parto è un evento traumatico anche per il neonato, che si trova proiettato in un mondo dove ha molto più spazio a disposizione rispetto a quello a cui era abituato nel pancione, soprattutto nell’ultimo periodo di gravidanza, e quindi potrebbe sperimentare una sensazione di vuoto non sempre piacevole. Lo swaddling potrebbe attenuare questa sensazione, aiutandolo a tranquillizzarsi.

Come fasciare il neonato

Per ottenere tutti i benefici dello swaddling è necessario che il neonato sia fasciato correttamente e in maniera sicura. Vediamo quindi come fasciare il neonato. Per prima cosa procuratevi uno swaddle e disponetelo con un vertice verso l’alto, poi ripiegate l’angolo superiore fino a metà del telo. Posizionate il bimbo al centro del telo con le braccia accostate ai fianchi o sulla pancia, facendo in modo che il bordo del telo sia più o meno all’altezza delle spalle. Ripiegate un lato del telo verso il petto del piccolo, incastrandolo sotto la schiena sul lato opposto, poi sistemate nella posizione corretta l’altro braccino e fermate la parte inferiore dello swaddle tirando l’angolo inferiore e incastrandolo sotto la spalla, lasciando abbastanza spazio per muovere i piedini. A questo punto concludete la fasciatura chiudendo l’altro lato del telo contro la spalla opposta. Fate attenzione a non fasciare il bimbo troppo stretto, altrimenti potrebbe avere problemi a respirare.

Swaddling, cosa sapere sulla fasciatura del neonato - come fasciare neonato

Che cos’è lo swaddle e che caratteristiche deve avere

Lo swaddle è il telo in mussola che si usa per fasciare il neonato. È importante scegliere un prodotto di qualità e realizzato con materiali naturali come cotone biologico o cotone misto seta: ricordatevi che starà a contatto con la delicata pelle del vostro bimbo! Si tratta in genere di un tessuto morbido e resistente, che si asciuga in poco tempo e che si può trovare in tantissime fantasie diverse. È in genere di forma quadrata e si trova principalmente in due misure: di circa 70 cm e di un metro abbondante.

I mille usi dello swaddle

Forse vi interesserà sapere che l’uso principale dello swaddle è quello di fasciare il neonato, ma che successivamente potrà essere usato in moltissimi modi:

  • per coprirvi mentre allattate in pubblico e vi sentite un po’ a disagio;
  • come lenzuolino o come copri materasso per il lettino del bimbo;
  • da appoggiare sul seggiolino dell’auto per assorbire il sudore in estate;
  • per cambiare il neonato in luoghi in cui non siete sicure dell’igiene, in modo da evitare di appoggiarlo direttamente su una superficie potenzialmente sporca;
  • come accappatoio per il bagnetto, vista la rapidità con cui si asciuga;
  • come copertina per la nanna, soprattutto in estate.

Swaddling, cosa sapere sulla fasciatura del neonato

Fino a quando fasciare il neonato?

Lo swaddling è consigliato fino al terzo mese di vita al massimo, quando il bambino comincia a percepire meno la sensazione di disagio data dal vuoto. Intorno ai due mesi, inoltre, il piccolo comincia a cercare di portarsi le mani alla bocca e bisognerebbe quindi lasciargli questa possibilità di esplorare e di cominciare a mettere alla prova la sua capacità di coordinazione.
Infine, non c’è un limite di ore oltre il quale il bimbo dovrebbe essere sfasciato, ma gli esperti consigliano di non tenerlo fasciato mentre piange per non fargli associare la fasciatura ad una sensazione negativa. L’importante è far sempre dormire il bimbo fasciato a pancia in su e controllare bene che le vie aeree siano libere per evitare pericolo di incidenti.

Speriamo di avervi illustrato tutti i segreti di questa pratica. La userete con il vostro piccolo? Fateci sapere cosa ne pensate sui nostri canali social!

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