Tutto quello che c’è da sapere sulla cervicometria: cos’è e come si effettua La cervicometria è un esame che serve a controllare il collo dell'utero; in gravidanza questo parametro riesce a farci capire se siamo a rischio di un parto prematuro. Ecco cosa sapere!

Tutto quello che c'è da sapere sulla cervicometria

La cervicometria è un esame ginecologico che, grazie ad una ecografia, controlla le condizioni del collo dell’utero. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi nel dettaglio di cosa si tratta, come si esegue e, soprattutto, a cosa serve.

Cos’è il collo dell’utero e a cosa serve

Per prima cosa, cerchiamo di conoscere meglio questa parte del nostro corpo di cui spesso non si conoscono tutte le funzioni. Bisogna sapere, infatti, che l’utero si può suddividere in due parti: il corpo dell’utero, che accoglie l’embrione in caso di gravidanza, e appunto il collo dell’utero, chiamato anche cervice, che mette in comunicazione il corpo dell’utero con la vagina e con l’esterno. Questo funziona in due sensi: permette agli spermatozoi di entrare nei giorni fertili e a far uscire il mestruo nei giorni delle mestruazioni. Senza dimenticare, inoltre, che durante la gravidanza si chiuderà per tenere protetto il nostro bambino, poi consentirà al nostro bambino di uscire quando sarà il momento.

Il collo dell’utero durante il parto

È facile capire quanto sia importante la funzione del collo dell’utero al momento del parto, in cui si dovrà dilatare dai circa 2 millimetri iniziali fino a circa 10 centimetri per permettere alla testa del piccolo di passare. Per compiere questo “miracolo” non è sufficiente l’azione meccanica del passaggio della testa del bimbo, ma questo tessuto, dalla sua abituale consistenza dura e fibrosa, deve diventare morbido ed elastico, in modo da assecondare il passaggio del neonato. Anche il collo dell’utero, quindi, si prepara al momento del parto. Ma cosa succede se questo cambiamento avviene non perché sia avvicina l’evento, ma a causa di fattori esterni come, ad esempio, un’infiammazione?

L’importanza della cervicometria

Ci sono circostanze in cui il collo dell’utero comincia a mutare senza che il bimbo sia pronto a venire al mondo. Questo può succedere a causa di infiammazioni o dal mettersi in moto del sistema del parto prima del tempo, rischiando di dare luogo ad un parto pretermine.
Prima che fosse disponibile un esame come la cervicometria, la dilatazione del collo dell’utero si valutava manualmente, dall’esterno, ma in realtà non tutti sanno che la dilatazione comincia dall’interno e quindi non può essere valutata con questa semplice indagine. Diventa quindi importante, soprattutto se c’è il rischio di un parto pretermine, verificare le condizioni del collo dell’utero dall’interno; questo è possibile proprio grazie alla cervicometria.

Come funziona questo esame?

L’ecografia transvaginale con misurazione della cervicometria (o ultrasonografia transvaginale), spesso chiamata semplicemente cervicometria, è un esame ecografico che si svolge con una sonda endovaginale che entra nel collo dell’utero e ne restituisce un’immagine precisa e dettagliata anche e soprattutto dall’interno, permettendo di valutarne la lunghezza, lo stato di conservazione e se c’è un inizio di dilatazione dall’interno.

Tutto quello che c'è da sapere sulla cervicometria

Quando è il caso di effettuare la cervicometria?

La cervicometria non è un esame che si esegue di routine in tutte le gravidanze. È infatti una ecografia che serve a valutare alcuni fattori predittivi di rischio di parto pretermine e per questo motivo viene consigliato nel secondo trimestre di gravidanza alle donne che hanno già alle spalle almeno un parto pretermine. Si può svolgere a partire dalla 14/16esima settimana o ancora prima se c’è un precedente di parto pretermine in età gestazionale molto precoce.[ 1 ]
La cervicometria si esegue anche se la gestante lamenta contrazioni molto forti: tramite l’esame si possono verificare le condizioni del collo dell’utero e valutare se ci sia il rischio di un parto prematuro oppure se si sia trattato di semplici contrazioni preparatorie.
Si può infine proporre questo esame anche se, durante una visita di controllo, il ginecologo sente la cervice troppo morbida e preferisce chiarire la situazione.

I valori della cervicometria

Se una paziente con almeno un parto pretermine alle spalle presenta un collo dell’utero di lunghezza inferiore ai 25 mm oppure una dilatazione anomala della cervice entro la 24esima settimana di gravidanza, è possibile che si possa considerare la gravidanza a rischio di parto prematuro, valutando ovviamente anche altri fattori.[ 1 ]

Cosa fare?

Se si è giunti a stabilire che effettivamente il collo dell’utero sta cominciando a dilatarsi prima del tempo, si può intervenire con degli appositi farmaci che rallentino il processo, con supplementi a base di magnesio e raccomandando alla donna incinta di stare il più possibile a riposo. Si possono anche eseguire dei tamponi vaginali per accertare l’assenza di infezioni che possano causare contrazioni e, in caso di risultato positivo, intervenire anche su questo aspetto. Ovviamente la situazione andrà attentamente monitorata con controllo molto ravvicinati.

Speriamo che questo argomento sia ora più chiaro; se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Incompetenza Cervicale, Cervicometria