Il taglio cesareo è un intervento che talvolta si rende necessario per evitare rischi per la mamma e per il suo bambino, tuttavia è inutile negare che sia una fonte di stress e di preoccupazione per la donna, oltre che una vera e propria operazione chirurgica che richiede qualche giorno di convalescenza e qualche accortezza nel periodo successivo. Noi di BlaBlaMamma vogliamo però spiegarvi in cosa consiste il parto cesareo dolce, una procedura che permette di minimizzare gli aspetti negativi del parto cesareo pur garantendo la sicurezza di mamma e bambino.
- Cos’è il parto cesareo dolce?
- Come si svolge il parto cesareo dolce: la procedura
- Metodo Stark: la cicatrice e il post operatorio
- Cosa cambia rispetto al cesareo tradizionale?
- Le caratteristiche del cesareo dolce
- Il parto cesareo dolce si può richiedere ovunque?
Cos’è il parto cesareo dolce?
Il parto cesareo dolce, chiamato anche metodo Stark o piccolo taglio cesareo, è una variante del taglio cesareo normale che limita il taglio dei tessuti della mamma. Non si tratta di una tecnica particolarmente recente: risale infatti ai primi anni 90 quando Michael Stark, chirurgo, ginecologo e ostetrico di Gerusalemme, ha ideato una procedura che richiedesse un uso minimo del bisturi. La procedura è stata presentata nel 1994 in occasione del Congresso Mondiale di Montreal ma rimane tuttora una tecnica innovativa e una buona alternativa per le donne che per vari motivi non possono partorire per via vaginale.
Come si svolge il parto cesareo dolce: la procedura
Il taglio cesareo tradizionale prevede che si incida la pelle e poi diversi strati della parete addominale, fino ad arrivare all’utero, per poi ricucire tutte le incisioni. Il cesareo dolce è invece un metodo meno invasivo, che riduce al minimo l’uso del bisturi. Il chirurgo, infatti, effettua un taglio di un paio di centimetri sopra al pube, poi buona parte dell’apertura dell’addome e lo spostamento delle fasce muscolari viene eseguita dal chirurgo usando le mani, senza tagliare. Solo in seguito inciderà l’utero, estrarrà il bimbo e rimuoverà la placenta. I tessuti risultano quindi meno danneggiati, sono necessari meno punti e anche i tempi di ripresa sono più rapidi. Anche la durata dell’intervento risulta minore: circa mezz’ora, più o meno la metà del tempo rispetto ad un cesareo normale.
Metodo Stark: la cicatrice e il post operatorio
Grazie al parto cesareo con il metodo Stark, i tessuti risultano meno danneggiati e quindi sono necessari molti meno punti di sutura, che in genere vengono effettuati usando un filo di seta e potranno essere rimossi nel giro di 4-5 giorni. La cicatrice sarà così meno visibile.
Il peritoneo e i muscoli dell’addome, invece, non vengono ricuciti perchè si cicatrizzeranno o torneranno al loro posto in maniera spontanea.
I benefici per quanto riguarda il post operatorio sono molti: minor dolore per la paziente, recupero più veloce, minor rischio di aderenze. Sono anche scarse le possibilità di febbre e infezione alle vie urinarie.
Cosa cambia rispetto al cesareo tradizionale?
La tecnica operatoria, seppure offre già notevoli vantaggi rispetto al cesareo tradizionale, non è tuttavia la principale differenza. Il cesareo dolce, infatti, mette al centro dell’evento non l’operazione chirurgica in sé ma l’esperienza della mamma e dell’intera famiglia, senza ovviamente mettere a repentaglio la salute della partoriente e del bimbo.
La filosofia del parto cesareo dolce, già adottata in alcuni Punti Nascita, offre ad entrambi i genitori la possibilità di assistere alla nascita del bimbo, ammettendo anche il papà in sala operatoria. L’estrazione del neonato, poi, avviene lentamente, dandogli modo di adattarsi gradualmente al mondo esterno; infine viene promosso il contatto immediato pelle a pelle con la mamma, che permette al piccolo di trarre subito calore e conforto dalla vicinanza con la mamma, cosa che ha indubbi benefici sia per la neo mamma che per il suo bambino.
Le caratteristiche del cesareo dolce
Oltre a quelle che abbiamo già visto, ci sono altre caratteristiche del cesareo dolce che lo contraddistinguono:
- i sistemi di monitoraggio materno cercano di ridurre al minimo il disagio e di lasciare libere le braccia della mamma, pronte ad accogliere il piccolo;
- il padre entra in sala operatoria insieme alla partoriente e può rimanerle accanto per tutta la durata del parto;
- non ci sono teli che schermano la vista alla mamma, che può così vedere il bimbo che viene al mondo;
- dopo aver estratto la testa del bambino si attende l’uscita del corpo riducendo al minimo lo stress visivo e sonoro;
- dopo la nascita il bimbo viene dato alla mamma prima del taglio del cordone ombelicale, per avviare subito il contatto pelle a pelle;
- le varie operazioni di pulizia e di valutazione del neonato avvengono sul torace materno;
- mamma, papà e bimbo vengono accompagnati in osservazione senza interrompere il contatto pelle a pelle con la mamma.
Il parto cesareo dolce si può richiedere ovunque?
Il cesareo dolce è sempre più richiesto anche in Italia, ma viene effettuato solo in alcuni Punti Nascita in cui il personale viene adeguatamente sensibilizzato e formato. Non si potrà eseguire questa procedura si ci sono problemi con la salute del bimbo che richiedano l’attenzione di una equipe pediatrica, nel caso in cui si renda necessaria una anestesia totale o se sorgono complicazioni durante l’intervento.
Speriamo di avervi dato qualche utile informazione riguardo a questa procedura dolce: in caso di dubbi, domande o esperienze da raccontare potete farcelo sapere sui nostri canali social.