Macrocefalia neonato: cause e sintomi Ogni bimbo è diverso dall'altro, anche per quanto riguarda le dimensioni. Se però la sua testolina è molto gonfia potrebbe trattarsi di macrocefalia neonato. Cos'è e cosa bisogna sapere?

Macrocefalia neonato: cause e sintomi

Ogni bimbo è unico e diverso dagli altri e anche alcune piccole caratteristiche fisiche potrebbero essere più o meno accentuate. Ci sono ad esempio bimbi che hanno la testolina un po’ più grande degli altri: questo non deve destare preoccupazione nei genitori, ma se questo gonfiore è molto accentuato potrebbe trattarsi di macrocefalia del neonato, una condizione che spesso indica un problema. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere su questo argomento!

Cos’è la macrocefalia neonato?

In poche parola, la macrocefalia è una condizione che vede un aumento anomalo della circonferenza della testa del bambino. Ovviamente non tutti i bimbi della stessa età hanno le medesime dimensioni della testa così, proprio come accade per altezza e peso, viene usato il sistema dei percentili. I medici, quindi, indicano come anomala una circonferenza cranica maggiore del 98esimo percentile. Questa condizione, quando si evidenzia nel neonato, può essere legata a problemi insorti durante lo sviluppo embrionale oppure nel corso dei primi mesi o anni di vita.

Come si effettua la diagnosi?

Non vi preoccupate troppo se la testa del vostro bimbo vi sembra un po’ più grande di quella dei bimbi della sua età, potrebbe trattarsi semplicemente di una sua caratteristica. Deve essere un esperto a fare una diagnosi di macrocefalia riferendosi ad alcuni parametri e utilizzando strumenti appositi. Come sicuramente avrete notato, durante ogni visita di controllo il medico misura altezza, peso e circonferenza cranica del bimbo: questo può già permettere di capire se c’è qualche problema che è meglio approfondire. La prima cosa che si fa, in genere, è un esame obiettivo condotto dal pediatra, che sente la fontanella del cranio e ricerca eventuali segni di traumi ed emorragie interne. Nel frattempo il dottore verifica anche se il bimbo è irritabile, se i suoi riflessi sono a posto e se il suo sviluppo è regolare. Se la situazione fosse da approfondire, il pediatra potrebbe decidere di procedere con:

  • ecografia del cranio;
  • scansione tomografica computerizzata (scansione TC) che crea un’immagine tridimensionale della testa;
  • risonanza magnetica, che dà un’immagine accurata dell’interno del cranio;
  • analisi del sangue o del liquido cerebrospinale per valutare la presenza o meno di problemi genetici.

Macrocefalia neonato cause e sintomi2

Le cause della macrocefalia nei neonati e nei bambini

Ci sono diversi motivi per cui un bimbo potrebbe nascere con la testa grande o sviluppare questa condizione dopo la nascita. Una delle più comuni è l’idrocefalo, che causa un accumulo di liquido cerebrospinale nei ventricoli del cervello, con un conseguente gonfiore del cranio. Può essere una condizione congenita oppure verificarsi a seguito di lesioni o infezioni in utero come ad esempio toxoplasmosi, rosolia e citomegalovirs. Altre cause di macrocefalia possono essere:

  • infezioni del sistema nervoso come ad esempio meningite ed encefalite;
  • rachitismo, provocato da una carenza di vitamina D che dà origine ad anomalie delle ossa, comprese quelle del cranio;
  • problemi cerebrali, come ad esempio un tumore, la mancanza di cervello (idranencefalia) o l’aumetno anormale della materia cerebrale (megalencefalia);
  • problemi genetici che colpiscono ossa e scheletro, come ad esempio la sindrome di Sotos.

Nei mesi successivi alla nascita, invece, la macrocefalia può dipendere da:

  • anomalie dell’apparato scheletrico, come ad esempio l’osteogenesi imperfetta o la malattia di Paget;
  • lesioni endocraniche come emorragie, ematomi e tumori cerebrali;
  • disfunzioni metaboliche;
  • intossicazioni dovute, ad esempio, a farmaci;
  • difetti genetici.

Cosa si può fare?

La decisione su come trattare la macrocefalia neonato deve essere ovviamente del medico e può essere presa solo valutando il caso specifico e le condizioni del bimbo. In generale, le opzioni praticabili sono:

  • operazione chirurgica; ad esempio, nel caso dell’idrocefalo si deve drenare il liquido cerebrospinale con un’operazione chiamata intervento chirurgico di shunt. Non è una vera e propria cura, dal momento che l’idrocefalo è una condizione permanente, ma può correggere efficacemente il problema;
  • farmaci per controllare il gonfiore.

Nel caso di cause genetiche la macrocefalia può essere solo gestita, tenendo sotto controllo anche altri eventuali sintomi e complicazioni e garantendo al piccolo la migliore qualità della vita possibile.

Speriamo che questo argomento un po’ complesso sia ora più chiaro. Se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.