Fumare in allattamento, rischi e cose da sapere È noto da decenni che fumare durante la gravidanza sia pericoloso e dannoso. Fumare e allattare invece? Vediamo insieme tutto quello che bisogna sapere.

Sin dal momento in cui scopre di essere incinta ogni madre ha come obbiettivo principale quello di essere in grado di garantire salute e felicità per il suo bambino. È noto ormai da tantissimi anni che fumare durante la gravidanza sia pericoloso, ma si parla invece sicuramente molto meno di quello che accade dopo il parto.

Fumare in allattamento comporta qualche rischio per il bambino?

In questo articolo risponderemo a questa domanda sull’allattamento e analizzeremo i motivi per cui sarebbe meglio evitare il fumo in allattamento e discuteremo alcuni dei rischi ad esso associati.

Fumare in allattamento, quali sono i rischi?

Fumare e allattare al seno può causare gravi rischi per la salute della madre e del bambino. La nicotina, i composti cancerogeni e altri prodotti chimici che entrano nel latte materno possono essere trasferiti direttamente nel bambino attraverso l’allattamento al seno. Ciò può avere un impatto negativo sullo sviluppo immunitario del neonato, ed esistono diverse ricerche[ 1 ] che suggeriscono che l’esposizione al fumo durante l’allattamento possa aumentare il rischio di malattie respiratorie come asma e bronchite.

Inoltre, la nicotina è riconosciuta come una sostanza tossica che può causare nausea, vomito e diarrea nei neonati allattati al seno. Per queste ragioni, è importante che le madri che allattano si astengano dal fumare per garantire la salute e il benessere del loro bambino.

Il fumo passa nel latte?

La risposta anche in questo caso è molto netta ed è affermativa, perché diversi studi hanno dimostrato che il fumo attivo e passivo influisce sulla composizione e sulla qualità del latte materno[ 2 ].

La nicotina è ovviamente stata riscontrata in livelli elevati nelle donne che fumano durante la gravidanza o che hanno continuato a fumare dopo il parto. Le donne che hanno smesso di fumare poco prima del parto avevano ancora tracce rilevabili di nicotina nel latte materno per diverse settimane. Inoltre, il fumo passivo è stato rilevato anche in campioni di latte materno prelevati da madri non fumatrici esposte al fumo passivo in casa o al lavoro. Ciò dimostra che il fumo non solo entra nel latte materno, ma permane anche molto tempo dopo la fine dell’esposizione, rendendo particolarmente pericoloso per le madri che allattano e per i loro bambini se sono costantemente circondati da fumatori

Fumare altera la produzione di latte materno?

Il fumo può alterare la produzione di latte materno in due modi. In primo luogo, la nicotina può diminuire la produzione di latte a causa del suo effetto diretto sul tessuto mammario. La nicotina influisce anche sull’ormone prolattina, responsabile della produzione di latte nelle donne che allattano. Quando i livelli di nicotina aumentano nel sistema di una madre, il suo corpo produce meno prolattina, con conseguente diminuzione della produzione di latte

In secondo luogo, il fumo passivo può causare cambiamenti nella composizione del latte che possono essere dannosi per i bambini. Secondo l’American Academy of Pediatrics (AAP), le sostanze chimiche e le tossine presenti nel fumo di sigaretta si trasferiscono nel latte materno, compresi i composti cancerogeni e altre tossine che sono note o sospettate di causare danni ai neonati.

Inoltre, come detto in precedenza, le particelle di fumo possono trasferirsi attraverso il latte materno nei polmoni del bambino, aumentando potenzialmente il rischio di malattie respiratorie come asma e bronchite

Sigaretta elettronica e allattamento

Sempre l’AAP ha dichiarato che le sigarette elettroniche non dovrebbero essere utilizzate dalle madri che allattano al seno a causa della mancanza di ricerche definitive su come le sigarette elettroniche possano influire sulla salute del bambino attraverso l’esposizione al latte materno. Pertanto, è meglio evitarlo fino a quando non saranno disponibili dati finali e incontrovertibili sull’argomento.

Alcune fonti potrebbero suggerire che il vaping sia più sicuro del fumo di sigarette tradizionali, grazie ai livelli più bassi di nicotina presenti nell’e-liquid rispetto alle sigarette normali, ma è necessario condurre ulteriori ricerche prima che questa affermazione possa essere definitivamente confermata o smentita.

E comunque ogni mamma dovrebbe considerare che “più sicuro” non significa “sicuro”, ma significa solamente che rispetto a qualcosa di molto dannoso la sigaretta elettronica in allattamento potrebbe creare meno problemi, ma non evitarli del tutto.

Conclusioni

È quindi molto chiaro che fumare in allattamento comporti rischi significativi sia per la salute della madre sia per quella del neonato: sono possibili effetti immediati e a lungo termine, a seconda dell’esposizione nel tempo e del fatto che si tratti di fumo attivo o passivo. La pratica migliore per le madri che allattano e che vogliono proteggere il loro bambino dai potenziali danni associati all’uso del tabacco – attivo o passivo – è astenersi completamente dal fumare fino a quando non saranno disponibili ulteriori ricerche sulle sigarette elettroniche e fino a quando non saranno stabilite delle abitudini di sicurezza nell’allattamento al seno per quanto riguarda l’uso sicuro di queste sigarette.

Sicuramente non è facile smettere di fumare, ma l’astensione dal fumo durante la gravidanza e durante il post-partum faranno la differenza quando si tratta di proteggere sia la mamma che il bambino!

1. PubMed.gov, Effects of passive smoking and breastfeeding on childhood bronchial asthma
1. PubMed.gov, Nicotine directly affects milk production in lactating mammary epithelial cells concurrently with inactivation of STAT5 and glucocorticoid receptor in vitro