Essere genitori non è semplice: spesso si improvvisa, si sbaglia e poi si cerca di rimediare ai propri errori. È del tutto normale! Ognuno di noi, poi, ha il proprio stile educativo e, salvo qualche eccezione, nulla può essere considerato giusto e sbagliato a priori. Parliamo ad esempio di educazione permissiva: in generale viene considerata in maniera negativa e in effetti in questo c’è un fondo di verità, ma possiamo individuare anche alcuni vantaggi. Noi di BlaBlaMamma vogliamo illustrarvi i pro e i contro di un’educazione permissiva, in modo che possiate decidere di dosare severità e permissività in maniera più consapevole.
- Identikit del genitore permissivo
- Quali sono i benefici di un’educazione permissiva?
- I rischi di uno stile educativo troppo permissivo
- Come comportarsi?
Identikit del genitore permissivo
Chi sono i genitori permissivi? Gli esperti ne tracciano un ritratto in cui alcuni di noi si possono riconoscere del tutto o in parte. Si tratta in genere di persone affettuose e gentili, molto attente alle esigenze e ai desideri dei propri bambini. Anche troppo! A volte questo desiderio di accontentarli a tutti i costi e di offrire loro il meglio li porta a non essere in grado di porre dei limiti e a lasciar prevalere il caos e l’improvvisazione in famiglia. Spesso questa mancanza assoluta di severità ha lo scopo più o meno consapevole di evitare capricci da parte dei bambini e conflitti in famiglia. Il rischio? Che i piccoli vedano i genitori più come amici che come figure autorevoli, a cui rivolgersi nei momenti di incertezza e di indecisione. Non dimentichiamo che i bambini hanno bisogno di punti di riferimento!
Quali sono i benefici di un’educazione permissiva?
Non se ne parla praticamente mai, perché solitamente ci si concentra maggiormente sugli aspetti negativi di un’educazione troppo permissiva. In realtà, secondo alcuni esperti, una certa dose di permissività permetterebbe ai bambini di essere maggiormente invogliati ad esplorare il mondo e le sue possibilità, cosa che sicuramente stimola il loro processo di crescita e di maturazione. Molti di questi bimbi, inoltre, crescono con una maggiore sicurezza in se stessi e hanno meno paure rispetto ai loro compagni. Avendo meno limiti e meno vincoli, inoltre, possono esprimere una maggiore creatività e mostrano una predisposizione ad imparare più spiccata.
I rischi di uno stile educativo troppo permissivo
Ci sono anche risvolti negativi di uno stile educativo troppo permissivo. Ad esempio, un bimbo a cui non viene mai detto di no e al quale non vengono posti dei limiti molto probabilmente avrà difficoltà a rispettare le norme sociali che rendono possibile (e piacevole) la vita in società. Potrebbe manifestarsi anche una certa ansia sociale, dal momento che chi è cresciuto in un ambiente troppo permissivo trova difficoltoso lavorare sotto pressione, sottostare alle richieste dei superiori sul posto di lavoro o comunque affrontare dei conflitti oppure delle situazioni difficili.
Come comportarsi?
Lo stile educativo di una famiglia dipende dalla predisposizione e dal carattere non solo dei genitori, ma anche del bimbo stesso. Non c’è nulla di giusto o di sbagliato e ognuno dovrà trovare il giusto mix tra permissività e severità. Quando il bambino piange disperato, è meglio prenderlo in braccio e consolarlo oppure non cedere per non rischiare di dare il via libera ad altri capricci? E di fronte ad un figlio adolescente è meglio comportarsi da genitori-amici oppure prendere in mano la situazione e controllare ogni aspetto della sua vita? Ognuno di noi risponderà a queste domande in maniera personale, ma gli esperti consigliano di adottare un atteggiamento equilibrato e positivo: il pugno di ferro funziona fino ad un certo punto, poi verrà sicuramente il momento in cui il ragazzo si ribellerà. D’altro canto, un’eccessiva permissività porta i bambini a non avere limiti e a soffrire di ansia. La base di un rapporto equilibrato tra genitori e figli dovrebbe basarsi sul rispetto e su una leadership empatica: i genitori non dovrebbero abdicare al loro ruolo di guida, ma indirizzare i figli senza costringerli, accettando che facciano le loro esperienze e anche che sbaglino. L’importante è che l’insuccesso sia un’opportunità pere crescere, imparare e migliorarsi, sempre con il supporto dei genitori.
Sicuramente un buon compromesso tra essere troppo permissivi e al contrario troppo severi può essere quello di valutare l’approccio del rinforzo positivo, ossia di premiare i comportamenti virtuosi dei bambini, per fare in modo che li associno a qualcosa di positivo e siano portati a ripeterli.
Qual è il vostro stile genitoriale? Siete più severi o più indulgenti? Fatecelo sapere sui nostri canali social!