Diabete gestazionale: cos’è, sintomi e valori da tenere sotto controllo Quello della gravidanza è un periodo delicato, in cui si possono sviluppare alcune complicanze. Una di queste è il diabete gestazionale: vediamo di cosa si tratta, perchè può essere rischioso e come tenerlo sotto controllo.

Diabete gestazionale cos'è sintomi e valori da tenere sotto controllo
Woman in pregnant showing glucose meter with result of measurement sugar level, concept of diabetes during pregnancy, expecting for newborn

Tra le complicanze che possono comparire durante la gravidanza, il diabete gestazionale, conosciuto anche come diabete mellito gestazionale, è una delle più comuni. Si tratta di una condizione in cui i valori di zucchero nel sangue risultano più alti del normale e viene diagnosticata per la prima volta proprio durante la gestazione. In alcuni casi può trattarsi di un problema insorto nel corso della gravidanza, in altri di una forma di diabete già presente ma non ancora individuata.
Questa condizione porta a considerare la gravidanza come “a rischio” e richiede quindi controlli e attenzioni specifiche per tutelare la salute della mamma e del bambino.
Noi di BlaBlaMamma abbiamo raccolto tutte le informazioni utili per capire cos’è il diabete gestazionale, perché si manifesta, quali sono i sintomi diabete gestazionale da tenere sotto controllo, come viene diagnosticato e quali possono essere le eventuali conseguenze per il piccolo.

Cos’è il diabete gestazionale

Il diabete gestazionale è una condizione che si manifesta per la prima volta durante la gravidanza e che comporta un innalzamento dei livelli di zucchero nel sangue, sia a digiuno che dopo i pasti. Solitamente compare nel secondo trimestre, quando l’organismo della futura mamma attraversa importanti cambiamenti ormonali e metabolici.

Durante la gestazione, infatti, la placenta produce ormoni che possono rendere le cellule meno sensibili all’azione dell’insulina, l’ormone che regola l’ingresso del glucosio nelle cellule. Quando questa resistenza diventa significativa e il pancreas non riesce a produrre una quantità di insulina sufficiente a compensarla, i livelli di glicemia aumentano e si sviluppa il diabete gestazionale.

Si tratta di una condizione piuttosto comune, che riguarda circa il 6-8% delle donne in gravidanza. Nella maggior parte dei casi è temporanea e si risolve dopo il parto, ma richiede un monitoraggio costante perché la gravidanza viene considerata “a rischio” a causa delle possibili complicanze per la mamma e per il bambino.

Una diagnosi precoce e uno stile di vita equilibrato, che includa alimentazione corretta e regolare attività fisica, sono essenziali per mantenere la glicemia sotto controllo e garantire una gravidanza serena.

Perché si verifica il diabete gestazionale

Durante la gravidanza, l’organismo femminile attraversa grandi cambiamenti fisici e ormonali che servono a sostenere la crescita del bambino. La produzione di alcuni ormoni da parte della placenta, come estrogeni, progesterone e lattogeno placentare, può però interferire con l’azione dell’insulina, l’ormone che permette al glucosio di entrare nelle cellule e di essere utilizzato come fonte di energia.

Quando le cellule diventano meno sensibili all’insulina, si parla di insulino-resistenza. In risposta, il pancreas cerca di produrre più insulina per compensare questo effetto, ma se la produzione non è sufficiente, i livelli di zucchero nel sangue si alzano e compare il diabete gestazionale.

Un altro elemento che può influenzare questa condizione è l’aumento di peso fisiologico della gravidanza: un incremento eccessivo può peggiorare la resistenza insulinica, rendendo più difficile mantenere stabili i valori glicemici.

Nella maggior parte dei casi, il diabete gestazionale tende a scomparire dopo il parto, quando i livelli ormonali tornano nella norma. Tuttavia, rimane importante monitorare la salute metabolica nel tempo, poiché le donne che lo hanno sviluppato hanno un rischio leggermente maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2 negli anni successivi.[ 1 ]

Rischio diabete gestazionale: i principali fattori

Il diabete mellito gestazionale può colpire qualsiasi donna in gravidanza, ma esistono alcuni fattori che aumentano la probabilità di svilupparlo. Conoscerli aiuta a prevenire o a individuare precocemente la condizione, così da affrontarla nel modo giusto.

Tra i principali fattori di rischio si trovano:

  • Familiarità per diabete di tipo 2, soprattutto se diagnosticato nei genitori o nei fratelli;
  • Diabete gestazionale in una gravidanza precedente, che aumenta la possibilità di una nuova comparsa;
  • Presenza di zuccheri nelle urine (glicosuria) rilevata durante i controlli di routine;
  • Sindrome dell’ovaio policistico, condizione che può alterare l’equilibrio ormonale e la sensibilità all’insulina;
  • Parto precedente di un neonato macrosomico (peso superiore ai 4,5 kg);
  • Sovrappeso o obesità prima del concepimento o aumento eccessivo di peso in gravidanza;
  • Età materna superiore ai 35 anni;
  • Appartenenza a gruppi etnici con maggiore predisposizione, come popolazioni sud-asiatiche, cinesi, mediorientali e afro-caraibiche.[ 2 ]

Anche la presenza di un solo fattore di rischio può rendere utile un controllo approfondito, così da verificare la glicemia e prevenire eventuali complicanze. Un corretto stile di vita e controlli regolari con il ginecologo possono contribuire a mantenere i valori sotto controllo e a vivere la gravidanza con maggiore serenità.

Diabete gestazionale sintomi da non sottovalutare

Il diabete gestazionale è una condizione spesso silenziosa, perché i sintomi possono essere lievi o facilmente confusi con i normali cambiamenti della gravidanza. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi agli esami di controllo previsti dal ginecologo, in modo da individuare precocemente eventuali alterazioni dei livelli di zucchero nel sangue.

Tuttavia, alcune manifestazioni possono far sospettare la presenza del diabete gestazionale e meritano attenzione:

  • Sete eccessiva senza una causa apparente, spesso accompagnata da bocca secca;
  • Bisogno frequente di urinare, anche durante la notte, dovuto all’eccesso di zuccheri nel sangue;
  • Aumento della fame associato a perdita di peso o difficoltà a mantenere un peso stabile;
  • Infezioni ricorrenti, come cistiti o candidosi vaginali, dovute alla maggiore concentrazione di glucosio nelle urine;
  • Disturbi visivi, come visione offuscata o difficoltà di messa a fuoco.

Molte donne non avvertono alcun sintomo evidente, e proprio per questo i controlli periodici diventano essenziali per diagnosticare il diabete gestazionale in tempo e gestirlo nel modo più sicuro per mamma e bambino.

Diabete gestazionale valori di riferimento e diagnosi

Poiché il diabete gestazionale può svilupparsi anche in assenza di sintomi evidenti, la diagnosi precoce è essenziale per prevenire complicanze e garantire il benessere di mamma e bambino. Fin dalle prime visite in gravidanza, il medico valuta la presenza di eventuali fattori di rischio e, se necessario, programma controlli specifici già tra la 16ª e la 18ª settimana.

Nella maggior parte dei casi, però, lo screening per il diabete gestazionale viene eseguito tra la 24ª e la 28ª settimana, periodo in cui la resistenza all’insulina tende ad aumentare naturalmente. Il principale esame diagnostico è il test da carico orale di glucosio (OGTT – Oral Glucose Tolerance Test), che misura la risposta dell’organismo dopo l’assunzione di una soluzione contenente glucosio.

Durante il test vengono prelevati tre campioni di sangue:

  • il primo a digiuno;
  • il secondo dopo un’ora dall’assunzione del glucosio;
  • il terzo dopo due ore.

I valori di riferimento considerati diagnostici per diabete gestazionale sono:

  • ≥ 92 mg/dl a digiuno;
  • ≥ 180 mg/dl dopo 1 ora;
  • ≥ 153 mg/dl dopo 2 ore.

È sufficiente che uno solo di questi valori risulti uguale o superiore alle soglie indicate per confermare la diagnosi.

Anche in assenza di fattori di rischio, è consigliabile eseguire lo screening tra la 24ª e la 28ª settimana, poiché il diabete gestazionale può comparire in qualsiasi gravidanza. Un monitoraggio tempestivo consente di intervenire subito con una corretta alimentazione e, se necessario, con un supporto medico mirato.

Diabete gestazionale cos'è sintomi e valori da tenere sotto controllo - i controlli

Diabete gestazionale e dieta: cosa mangiare e come comportarsi

In caso di dieta diabete gestazionale, l’obiettivo principale è mantenere i livelli di glicemia sotto controllo per tutta la durata della gravidanza, così da ridurre al minimo i rischi per la mamma e per il bambino. La gestione passa attraverso alcune buone abitudini quotidiane, che diventano parte integrante dello stile di vita in questo periodo così delicato.
Tra i comportamenti consigliati:

  • Seguire un’alimentazione equilibrata, povera di zuccheri semplici e ricca di alimenti integrali, fibre, verdure e proteine magre. Suddividere i pasti in 5 momenti giornalieri (colazione, due spuntini, pranzo e cena) aiuta a mantenere stabile la glicemia;
  • Praticare attività fisica moderata e regolare, come camminate quotidiane o ginnastica dolce, che migliorano la sensibilità all’insulina e favoriscono il benessere generale;
  • Monitorare frequentemente i valori della glicemia, secondo le indicazioni del ginecologo o del diabetologo, per tenere sempre sotto controllo l’andamento dei livelli di zucchero nel sangue.

Se queste misure non risultano sufficienti, il medico potrà prescrivere una terapia insulinica personalizzata, sicura per la gravidanza, per garantire un controllo ottimale della glicemia.
Nella maggior parte dei casi, i valori tornano alla normalità dopo il parto. Tuttavia, è bene sapere che le donne che hanno avuto diabete gestazionale presentano un rischio più alto di sviluppare il diabete di tipo 2 negli anni successivi. Per questo è raccomandato sottoporsi a controlli periodici della glicemia ogni 2-3 anni, in modo da prevenire eventuali recidive e mantenere la salute metabolica nel tempo.[ 2 ]

Diabete gestazionale: rischi per il feto

Durante la gravidanza, il bambino riceve dalla mamma tutto ciò di cui ha bisogno per crescere attraverso la placenta, incluso il glucosio. Quando la glicemia materna è elevata, anche il feto ne riceve una quantità maggiore: questo stimola il suo pancreas a produrre più insulina del necessario. L’eccesso di insulina nel piccolo può influire sulla crescita e sul metabolismo, generando alcuni rischi che richiedono un attento monitoraggio.

Tra i principali rischi associati al diabete gestazionale non controllato rientrano:

  • Malformazioni fetali, soprattutto se i valori di glicemia risultano alti già nelle prime settimane di gravidanza;
  • Peso eccessivo alla nascita (macrosomia), con neonati che possono superare i 4 chili, poiché l’alta concentrazione di insulina favorisce l’accumulo di tessuto adiposo, in particolare a livello dell’addome. Ciò può rendere necessario un parto cesareo o l’induzione del parto prima del termine;
  • Ipoglicemia neonatale, dovuta al fatto che, una volta nato, il bambino non riceve più il glucosio materno ma continua a produrre molta insulina;
  • Aumentato rischio di obesità durante l’infanzia o l’adolescenza, dovuto a una precoce alterazione del metabolismo;
  • Maggiore probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 in età adulta.

Un monitoraggio costante e una gestione accurata del diabete gestazionale permettono di ridurre in modo significativo questi rischi. Con una diagnosi precoce e un buon controllo della glicemia, la maggior parte delle gravidanze si conclude senza complicazioni, garantendo la nascita di un bambino sano.

Conclusioni

Il diabete gestazionale è una condizione che può spaventare, ma con la giusta attenzione e un buon supporto medico può essere gestita in modo efficace. Una diagnosi precoce, controlli regolari e un’alimentazione equilibrata rappresentano gli strumenti più importanti per mantenere la glicemia nei valori corretti e garantire una gravidanza serena e sicura.

Nella maggior parte dei casi, dopo il parto i valori tornano alla normalità, ma è consigliabile continuare a prendersi cura della propria salute metabolica anche negli anni successivi. Piccole abitudini quotidiane come muoversi di più, scegliere cibi freschi e bilanciati e sottoporsi ai controlli periodici possono fare una grande differenza.
Ogni gravidanza è unica, e affrontare il diabete gestazionale con consapevolezza e serenità significa proteggere non solo il proprio benessere, ma anche quello del bambino che sta per arrivare.

NOTE


1. ISS Salute, Diabete gestazionale
2. Humanitas Research Hospital, Diabete mellito gestazionale