Incontinenza post partum, tutto quello che dovresti sapere Avere piccole perdite di urina dopo il parto può essere imbarazzante ma è normale: vediamo qualche consiglio per affrontare l'incontinenza post partum. Ad esempio, conoscete gli esercizi di Kegel?

post partum

La gravidanza e il parto costituiscono due eventi che comportano grandi cambiamenti nel corpo di una donna, che vede crescere dentro di sé il suo bimbo per nove mesi prima di darlo alla luce. Questo lascia delle conseguenze, spesso assolutamente temporanee, dal punto di vista fisico: una di queste è l’incontinenza urinaria post partum. Noi di BlaBlaMamma vorremmo spiegarvi di cosa si tratta e quali sono gli esercizi che gli esperti propongono per risolverla.

Incontinenza urinaria post parto, di cosa si tratta

L‘incontinenza urinaria post partum è un disturbo che colpisce molte neo mamme e che, oltre al fastidio fisico, può creare anche un certo disagio perchè si manifesta con una ridotta capacità di trattenere la pipì. A seguito, ad esempio, di una risata, di un colpo di tosse, di uno starnuto o di uno sforzo possono verificarsi piccole perdite involontarie di urina. Ciò è dovuto al fatto che il pavimento pelvico è stato messo a dura prova dalla gravidanza e dal parto, durante il quale ha subito fortissime stimolazioni; è quindi possibile che abbia temporaneamente perso tono e capacità di contrarsi per trattenere l’urina con la consueta facilità. Questo disturbo può essere accentuato in caso di parto naturale, di nascita di un bambino di grandi dimensioni oppure di parti caratterizzati da lunghe fasi di spinta. In alcuni casi si può arrivare addirittura al prolasso dell’utero o della vescica, cioè allo spostamento verso il basso di questi organi.

Ci sono donne più predisposte?

Esiste una certa predisposizione a sviluppare l’incontinenza dopo il parto. In genere hanno una maggiore probabilità di soffrirne:

  • donne che hanno avuto uno o più parti naturali;
  • donne che hanno dato alla luce il loro bambino dopo un lungo travaglio oppure con un parto difficile;
  • neo mamme che hanno partorito in modo naturale ma con l’aiuto del forcipe;
  • mamme che hanno avuto neonati di grandi dimensioni;
  • donne che durante la gravidanza hanno sofferto di diabete gestazionale;
  • donne in sovrappeso sia prima che dopo la gravidanza;
  • donne che hanno sofferto di incontinenza da stress prima o durante la gravidanza.

Quanto dura l’incontinenza post partum?

Per alcune neo mamme le perdite di urina si risolvono in maniera spontanea a poche settimane dal parto, per altre ci vuole un pochino di più, anche a seconda della gravità del disturbo. Se entro due o tre mesi dal parto notate che la situazione non accenna a migliorare, la cosa più indicata sarebbe rivolgersi ad uno specialista, in questo caso un ginecologo oppure un urologo, che vi possa consigliare il modo migliore per procedere.

incontinenza in gravidazna
Portrait of the young pregnant woman

Si può prevenire?

Fare prevenzione è possibile ma, vi avvisiamo, non sempre sufficiente. Già a partire dai primi mesi di gravidanza si possono cominciare ad eseguire degli esercizi per rafforzare il pavimento pelvico: sono i cosiddetti esercizi di Kegel[ 1 ], che si possono eseguire anche nel periodo post parto per alleviare il disturbo. Si possono fare comodamente a casa in ogni momento della giornata e senza dover bisogno di attrezzature particolari, ma le prime volte andrebbero effettuati con la supervisione di una persona esperta che insegni come vanno fatti correttamente, altrimenti potrebbero non esser efficaci o addirittura controproducenti.

I rimedi per l’incontinenza post parto

Se questa condizione fa fatica a risolversi spontaneamente è bene rivolgersi ad un medico che valuterà la situazione ed escluderà altre patologie oppure infezioni del tratto urinario. Se si possono escludere aggravanti, quasi sicuramente vi guiderà in alcuni esercizi per rafforzare il pavimento pelvico e favorire il controllo della vescica: anche in questo caso sono molto indicati gli esercizi di Kegel, che in realtà, in assenza di problemi, si possono cominciare a fare a qualsiasi età. L’importante è apprendere la tecnica giusta e capire quali sono i muscoli coinvolti, per poi poterli replicare a casa con regolarità e costanza. Uno dei più semplici, ad esempio, consiste nel tenere contratti i muscoli del pavimento pelvico per 5 secondi, come se si volesse spingere la muscolatura verso l’alto, e poi rilasciarli lentamente espirando, ripetendo più volte al giorno. Bisogna fare attenzione a non contrarre glutei e addominali.

Un aiuto può venire anche dalle buone abitudini e da un corretto stile di vita: la riduzione del peso corporeo in caso di sovrappeso, il limitare il consumo di bevande alcoliche o che contengono caffeina, evitare cibi piccanti e agrumi e bere molta acqua per prevenire cistiti e infiammazione alle vie urinarie sono comportamenti che possono dare i loro frutti, come anche consumare cibi ricchi di fibre, dal momento che i sintomi della stitichezza possono aggravare l’incontinenza urinaria.

Speriamo di avervi dato tante indicazioni utili per affrontare al meglio questo fastidioso problema legato alla gravidanza; in caso di dubbi o domande fatecelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Humanitas Salute, Cosa sono gli esercizi di Kegel?