Attenzione allo stress: ecco come prevenire il parental burnout Se vi sentite stanchi, stressati e sopraffatti dalle incombenze della famiglia, fate attenzione: potreste andare incontro al parental burnout. Vediamo insieme di cosa si tratta e cosa fare per alleviare lo stress famigliare.

Attenzione allo stress ecco come prevenire il parental burnout - gestire lo stress

Fare i genitori è un compito impegnativo, che a volte mette a dura prova i nervi dei genitori. Tutto questo è abbastanza normale, ma se si arriva ad una sorta di esaurimento nervoso si parla di parental burnout, una condizione che si può ripercuotere negativamente sulla serenità di tutta la famiglia. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi di cosa si tratta, quali sono i segnali da non sottovalutare e come uscirne.

Cos’è il parental burnout e quali sono le sue conseguenze?

Il parental burnout è un forte esaurimento provocato da una situazione molto stressante legata alla propria quotidianità di genitori, sia di bambini piccoli che di adolescenti. Questo può provocare una sorta di distacco nei confronti dei propri figli e una sfiducia nelle proprie capacità genitoriali, con ripercussioni negative sulla vita di tutta la famiglia.

Ma a cosa è dovuta questa situazione, che con l’andare del tempo diventa cronica? Si sa che gestire i propri figli è un compito molto impegnativo, che richiede ai genitori di mettere in campo grandi risorse sia fisiche che psicologiche, a partire dalla nascita del bambino fino all’adolescenza e a volte anche oltre. È un compito che non concede pause e che pone i genitori in una serie di situazioni stressanti come malattie, impegni quotidiani da gestire, capricci, conflitti e così via. La mancanza di risorse emotive e di risorse esterne legate al contesto può portare a sviluppare il parental burnout.

Come si manifesta?

Questa particolare condizione di stress cronico si manifesta con un esaurimento emotivo che comporta l’incapacità di connettersi con il proprio bimbo e con se stessi, con un distanziamento emotivo che si manifesta con il disinteresse verso il proprio figlio e infine con la mancanza di fiducia nella propria capacità di genitore. Chi soffre di parental burnout, infatti, spesso di sente sopraffatto dal compito di genitore, che nella sua percezione supera di gran lunga le sue capacità.
Non c’è dubbio che questo stato possa addirittura risultare pericoloso, dato che è stato associato a trascuratezza, abusi emotivi e fisici e persino all’abbandono.

Attenzione allo stress ecco come prevenire il parental burnout

Cosa dicono gli studi sul parental burnout

Questo importante e delicato tema è stato approfondito da alcuni studi, in particolare da uno guidato dalla UCLouvain, in Belgio, le cui conclusioni sono state pubblicare su Clinical Psychological Science. La ricercatrice capo, Moïra Mikolajczak, spiega ad Ansa[ 1 ]: “Nell’attuale contesto culturale c’è molta pressione sui genitori. Ma essere mamme e papà perfetti è impossibile e tentare di esserlo può portare all’esaurimento. La nostra ricerca suggerisce che qualunque cosa consenta ai genitori di ricaricare le batterie, per evitare l’esaurimento, è un bene per i bambini”.

I dati raccolti nel corso di questo studio, che ha sondato un totale di oltre 2.000 genitori, hanno misurato l’esaurimento emotivo dei genitori, il distanziamento dai figli e i loro sentimenti di incertezza riguardo alle proprie capacità di genitori. Si è inoltre dimostrata una forte correlazione tra burnout e ideazione di fuga, abbandono e violenza verbale, fisica e psicologica. Un altro studio online su genitori nel Regno Unito ha confermato questi risultati.

Quali sono i segnali da riconoscere?

Ci sono dei campanelli d’allarme che possono permettere di capire in tempo quello che sta succedendo e dare la possibilità di correre ai ripari. Ci si dovrebbe cominciare a preoccupare quando:

  • ci si sente stanchi già dal mattino;
  • si percepiscono le incombenze dell’essere genitori come superiori alle proprie forze, sia dal punto di vista pratico che da quello emotivo;
  • ci si sente svuotati, rassegnati e passivi.

A questo punto si possono cominciare a percepire le prime conseguenze:

  • un coinvolgimento sempre minore nella relazione con il proprio figlio, che viene ridotta al minimo indispensabile;
  • le interazioni con il figlio sono limitate agli aspetti pratici, senza un coinvolgimento emotivo.

Spesso in questa situazione il genitore avverte anche un forte senso di colpa e di vergogna per ciò che sta succedendo, dal momento si stanno sempre più allontanando da ciò che volevano essere per i loro figli.

Ci sono situazioni a rischio?

Ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare le possibilità di cominciare a soffrire di parental burnout. Si tratta di un insieme di cause interne ed esterne, ciò legate alla propria sensibilità oppure a fattori esterni, che spesso si sommano tra loro.
Tra i fattori esterni possono esserci, ad esempio:

  • la carenza di sonno (che può facilmente caratterizzare la vita dei genitori di bimbi piccoli);
  • la mancanza di un supporto pratico nella vita quotidiana;
  • le difficoltà nella gestione dei capricci o dei conflitti con i figli;
  • ritmi di vita molto serrati.

Gli aspetti interni possono invece comprendere una particolare predisposizione al senso di colpa, una tendenza al perfezionismo e la sensazione di non essere all’altezza del compito che ci si prefigge, in questo caso quello di essere un bravo genitore.

Come alleggerire lo stress ed evitare il parental burnout?

Non è facile affrontare e risolvere questa situazione senza la guida e l’aiuto di una persona esperta, ma già rendersi conto di essere in un momento di difficoltà è un primo passo importante, che dovrebbe spingere a prendere provvedimenti prima che la situazione peggiori. Ci sono alcuni piccoli consigli che si possono provare a mettere in pratica per alleggerire lo stress famigliare:

  • ricaricare le pile e concedersi dei momenti di svago e di relax;
  • accettare i propri limiti e rendersi conto che, in ogni caso, non è necessario essere super genitori: il perfezionismo non serve e non aiuta;
  • sollecitare il supporto del partner e fare squadra;
  • comunicare all’interno della coppia, parlando anche della situazione e cercando insieme soluzioni che possano alleviare lo stress;
  • accettare l’aiuto di nonni, parenti e amici;
  • se sentite che la situazione vi sta sfuggendo di mano, non esitate a chiedere l’aiuto di uno psicologo e psicoterapeuta esperto nel settore.

Speriamo di avervi dato qualche indicazione utile per affrontare questo delicato problema: se avete dubbi o domande potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. Ansa, Parental bournout, troppa pressione mette in crisi i genitori