Ci immaginiamo sempre la pelle dei neonati morbida, perfetta e profumata, ma a volte capita che sulla delicata pelle del nostro bambino compaiano dei brufoletti. Niente paura, potrebbe semplicemente trattarsi di acne neonatale. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi cos’è l’acne neonatale, quanto dura e cosa fare (o non fare) per alleviare questo problema abbastanza comune.
- Cos’è l’acne neonatale?
- Quali sono le cause dell’acne neonatale
- I rimedi per i brufoletti dei neonati
- Quando è necessario rivolgersi al pediatra?
- Acne neonatale o dermatite atopica? Vediamo le differenze
Cos’è l’acne neonatale?
Siamo soliti associare un problema come l’acne alla pelle dei ragazzi adolescenti alle prese con i cambiamenti ormonali che li porteranno a diventare adulti, non alla delicata pelle dei neonati. Le cause paiono proprio avere a che fare con gli ormoni, questa volta però con quelli materni che vengono assorbiti dal piccolo.
L’acne neonatale si manifesta con dei brufoletti rossi che compaiono sul viso del piccolo e a volte anche in altre zone del corpo; la pelle in questi punti può presentarsi arrossata e inspessita. Solitamente non dà fastidio o prurito al bimbo ed è un fenomeno abbastanza comune che non va trascurato ma che può essere affrontato senza particolare stress e preoccupazione.
Si può verificare sin dal momento della nascita oppure comparire nelle prime 3 o 4 settimane di vita.
Quali sono le cause dell’acne neonatale
La causa dell’acne neonatale non è ancora stata individuata con certezza, ma pare che abbiano un ruolo importante gli ormoni materni, e in particolare gli estrogeni, che il piccolo assorbe mentre è nel grembo materno attraverso la placenta. Nei primi mesi di vita il neonato non è in grado di smaltirli in maniera corretta, dando vita a questa reazione. A volte le mamme pensano erroneamente che il problema abbia a che fare con l’alimentazione oppure, se allattano al seno, che sia dovuto a qualche alimento particolare che hanno mangiato e che è “passato” nel latte. Da questo punto di vista, si può stare tranquilli: l’acne neonatale non è dovuta all’alimentazione in generale e alla composizione del latte materno in particolare. È però vero che gli estrogeni prodotti dalla mamma possono continuare ad arrivare al piccolo attraverso il latte materno anche per qualche mese dopo il parto, provocando questo problema: questo, però, non deve assolutamente indurre le neo mamme a smettere di allattare.
I rimedi per i brufoletti dei neonati
L’acne neonatale è un problema che non causa dolore o fastidio al bimbo e che tende a risolversi spontaneamente. Proprio per questo motivo bisogna solo avere pazienza e aspettare che passi, anche perchè non ci sono rimedi per l’acne neonatale veramente risolutivi.
Quello che possiamo fare è non aggravare il problema, ad esempio lavando gli indumenti del neonato con detersivi aggressivi che possano irritare ulteriormente la pelle del piccolo. Per quanto riguarda l’igiene del neonato, basterà sciacquare il visino con un po’ di acqua tiepida più volte al giorno, asciugandolo bene ma senza sfregare.
Ci sono alcune cose da non fare in caso di acne neonatale, come ad esempio:
- sfregare la pelle irritata o schiacciare i brufoletti:
- usare saponi e detergenti aggressivi;
- usare abiti e biancheria in materiali sintetici a contatto con le parti irritate;
- usare creme o oli che possono ostruire ulteriormente i pori della pelle, peggiorando la situazione, a meno che non sia stato il pediatra a prescrivere il prodotto.
Quando è necessario rivolgersi al pediatra?
L’acne neonatale è un problema che tende a sparire da solo: nel giro di qualche settimana i brufoletti spariranno del tutto e la pelle del vostro bambino tornerà morbida e liscia. Ci sono però casi in cui l’acne può essere particolarmente aggressiva o estesa, provocando fastidio e prurito al piccolo: in questo caso la cosa migliore da fare è chiedere consiglio al proprio pediatra, che valuterà se si tratta proprio di acne neonatale e prescriverà una crema specifica per alleviare i sintomi più fastidiosi.
Acne neonatale o dermatite atopica? Vediamo le differenze
Al comparire dei primi brufoletti molte mamme temono di trovarsi di fronte a eczemi e dermatiti atopiche. Il parere del pediatra dovrà essere il vostro punto di riferimento: sarà lui a controllare e a darvi tutte le indicazioni necessarie. Ci sono però alcune differenze tra acne e dermatite atopica che possono consentirvi di farvi una prima idea di quale possa essere il problema:
- l’acne neonatale compare nei primi giorni di vita, mentre la dermatite atopica tende a comparire a partire dai 5/6 mesi di età;
- l’acne colpisce prevalentemente il viso, mentre l’eczema si diffonde sulle guance e sulle parti esterne di braccia e gambe;
- l’acne si diffonde in maniera irregolare, mentre la dermatite atopica si presenta in chiazze tondeggianti rosse, ruvide e leggermente rialzate;
- l’acne tende a risolversi spontaneamente abbastanza in fretta, mentre la dermatite ha in genere bisogno di un trattamento più lungo.
Speriamo di aver chiarito un po’ le idee su un problema molto comune, ma che non deve destare preoccupazioni. Lo conoscevate già?