Il vostro bimbo ha una fastidiosa tosse secca, magari soprattutto durante la notte, e ad ogni respiro si percepisce un piccolo sibilo che vi mette in allarme? Potrebbe trattarsi di broncospasmo bambini, una condizione abbastanza comune nei più piccoli e strettamente legata alla capacità respiratoria. Anche se nella maggior parte dei casi si risolve senza conseguenze, non va trascurata o confusa con una semplice tosse, perché in alcune situazioni può peggiorare rapidamente e causare difficoltà respiratorie importanti.
Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sul broncospasmo nei bambini: quali sono le cause, come riconoscerlo dai primi sintomi, quali rimedi sono più indicati e, soprattutto, quando è necessario rivolgersi al pediatra o recarsi subito in Pronto Soccorso.
- Cos’è il broncospasmo e quali sono le sue cause
- Broncospasmo, sintomi e diagnosi
- Il broncospasmo è pericoloso?
- Cure per il broncospasmo dei bambini
- Prevenzione e buone abitudini
- Conclusioni
- FAQ – Domande frequenti
Cos’è il broncospasmo e quali sono le sue cause
Il broncospasmo bambini è dovuto a una contrazione involontaria e incontrollata della muscolatura che avvolge la parete dei bronchi, ossia le strutture che collegano naso, gola e trachea ai polmoni. Spesso questa condizione è conseguenza di una infezione delle vie respiratorie, ma le cause del broncospasmo possono essere diverse e dipendono anche dall’età del bambino.
Nei bimbi sotto i 5 anni, il broncospasmo si manifesta più frequentemente in seguito a infezioni virali e alla conseguente infiammazione dei bronchi, che rende più difficile il passaggio dell’aria. Nei bambini più grandi, invece, il broncospasmo può essere innescato da forme di asma, da reazioni allergiche (pollini, acari, peli di animali) o dall’esposizione a fattori irritanti come smog, fumo passivo o aria particolarmente fredda e secca.
In alcuni casi, l’insorgenza del broncospasmo può essere legata anche all’assunzione di specifici farmaci (che lo segnalano tra gli effetti collaterali) o a una anestesia generale, sia per l’uso di determinati farmaci sia per l’intubazione endotracheale, che può irritare momentaneamente le vie respiratorie.
Broncospasmo, sintomi e diagnosi
Il broncospasmo bambini è facilmente riconoscibile perché provoca una respirazione affannosa accompagnata da un sibilo (simile a un fischio) ad ogni respiro. Questo rumore può essere percepito anche semplicemente avvicinando l’orecchio al torace del bambino, soprattutto durante l’espirazione. Inoltre compare spesso una tosse secca e insistente, che non porta sollievo e può diventare più intensa durante la notte o quando il bambino si muove.
In alcuni casi, soprattutto quando l’origine è un’infezione delle vie respiratorie, possono comparire anche febbre, starnuti e naso che cola. I sintomi del broncospasmo possono rimanere lievi oppure peggiorare rapidamente rendendo difficoltosa sia l’inspirazione che l’espirazione. Quando ciò accade, il bambino può manifestare dispnea (sensazione di mancanza d’aria), fatica nel respirare, tachicardia, aumento della frequenza respiratoria e una diminuzione della quantità di ossigeno nel sangue.
Nei quadri più intensi si osservano anche movimenti evidenti del torace e del diaframma (il bimbo solleva le spalle o fa rientrare le costole nel tentativo di respirare meglio) e difficoltà a parlare o piangere in modo continuo, perché il respiro è interrotto.
Il broncospasmo è pericoloso?
Questa è una domanda che molti genitori si pongono quando vedono il proprio bimbo fare fatica a respirare. Nella maggior parte dei casi, il broncospasmo viene gestito facilmente dal pediatra, ma è importante riconoscere i segnali che richiedono un controllo urgente.
Occorre preoccuparsi e recarsi tempestivamente in Pronto Soccorso nei seguenti casi:
- se la tosse non si calma o diventa più insistente;
- se il bimbo diventa pallido o presenta un alone violaceo intorno alla bocca o alle labbra;
- quando il piccolo respira molto velocemente anche a riposo o fatica a parlare/piangere in modo continuo;
- se il bambino appare sonnolento, poco reattivo o non ha appetito;
- se si verifica emissione di sangue o muco dalle vie aeree.
In tutti questi casi la cosa migliore è recarsi subito al Pronto Soccorso per far valutare la situazione e monitorare costantemente i parametri respiratori.
Cure per il broncospasmo dei bambini
In caso di broncospasmo, i rimedi della nonna e le cure fai da te sono assolutamente sconsigliate. È fondamentale contattare subito il proprio pediatra, che potrà effettuare la diagnosi e individuare la terapia più adatta in base all’età del bambino e alla causa che ha scatenato il broncospasmo.
Nella maggior parte dei casi viene prescritto un broncodilatatore, che agisce in pochi minuti facilitando il passaggio dell’aria attraverso i bronchi e riducendo sia il sibilo che l’affanno. Se è presente anche un’importante componente infiammatoria, il pediatra può associare un cortisonico, da somministrare tramite aerosol, spray o, in alcuni casi, per bocca.
In attesa della visita, può essere utile mantenere il bambino in posizione semi-seduta (evitando che resti completamente sdraiato), idratarlo frequentemente e favorire un ambiente ben arieggiato.
Una buona misura di prevenzione consiste nel tenere il bimbo lontano da possibili fonti di irritazione dei bronchi, come allergeni (acari, pollini, pelo di animali), fumo passivo o ambienti chiusi troppo caldi e secchi. È inoltre consigliato arieggiare regolarmente le stanze in cui trascorre più tempo e, nei bambini predisposti, evitare gli sbalzi termici improvvisi.
Prevenzione e buone abitudini
Anche se il broncospasmo non sempre può essere prevenuto, ci sono alcune buone abitudini che aiutano a ridurre il rischio di insorgenza o a limitare la frequenza degli episodi nei bambini più predisposti.
- Tenere il bambino lontano da fumo passivo (sia in casa che in auto), camini e ambienti con aria inquinata o molto secca.
- Arieggiare regolarmente gli ambienti, mantenendo una temperatura moderata e un adeguato livello di umidità (una ciotola d’acqua vicino al termosifone o un umidificatore possono essere utili nei mesi freddi).
- Limitare l’esposizione a allergeni comuni (acari della polvere, pollini, peli di animali), soprattutto nei bambini già sensibilizzati.
- Favorire una buona idratazione e la pulizia delle vie aeree superiori, ad esempio con lavaggi nasali nei periodi di raffreddore.
- Evitare gli sbalzi termici, coprendo il bambino quando esce all’esterno e togliendo gli indumenti pesanti una volta rientrati in ambienti riscaldati.
- In caso di fragilità respiratoria, confrontarsi con il pediatra sulla vaccinazione antinfluenzale (particolarmente utile nei bambini sotto i 5 anni).
Conclusioni
Il broncospasmo nei bambini è un disturbo relativamente comune che, nella maggior parte dei casi, si risolve rapidamente con la giusta terapia. Proprio per questo è importante non sottovalutare una tosse secca persistente o un sibilo respiratorio, soprattutto se accompagnato da affanno o stanchezza.
Rivolgersi tempestivamente al pediatra permette di individuare la causa e impostare una cura mirata, evitando complicazioni e dando un sollievo immediato al bambino. Con alcune semplici accortezze quotidiane, arieggiare l’ambiente, evitare sostanze irritanti e mantenere una buona idratazione, è possibile favorire il benessere delle vie respiratorie e ridurre il rischio di nuovi episodi.
FAQ – Domande frequenti
Il broncospasmo è la stessa cosa dell’asma?
No. Il broncospasmo è un sintomo che può comparire per diversi motivi (come infezioni, allergie o irritazioni), mentre l’asma è una patologia cronica che può includere episodi ricorrenti di broncospasmo tra le sue manifestazioni.
I broncospasmi bambini sono contagiosi?
Di per sé il broncospasmo non è contagioso. Tuttavia, se è causato da un’infezione delle vie respiratorie (come influenza o raffreddore), il virus responsabile dell’infezione può essere trasmesso ad altri.
Quanto dura in media un episodio di broncospasmo?
La durata varia a seconda della causa: nei casi post-virali può risolversi in pochi giorni con la terapia adeguata, mentre nei bimbi con allergie o asma possono verificarsi episodi ricorrenti che necessitano di un monitoraggio più frequente.
Si può mandare il bambino alla scuola dell’infanzia dopo un broncospasmo?
È consigliabile attendere che il pediatra confermi la completa risoluzione dei sintomi e che il bambino riesca a respirare senza fatica anche durante l’attività fisica o il gioco.
È utile fare lavaggi nasali in caso di broncospasmo?
Sì, i lavaggi nasali aiutano a liberare le vie respiratorie superiori da muco e secrezioni, facilitando il passaggio dell’aria e riducendo il rischio di irritazione dei bronchi.
NOTE