Per un bimbo molto piccolo non c’è ambiente più confortevole e rassicurante dell’acqua, che gli ricorda l’utero materno. Proprio per questo motivo entrare in acqua con i propri genitori che lo cullano, lo rassicurano e lo aiutano a vincere eventuali paure per un bimbo è una sensazione tranquillizzante e una situazione che contribuisce a creare un forte legame. E non è tutto: noi di BlaBlaMamma oggi vogliamo aiutarvi a scoprire tutto quello che c’è da sapere sull’acquaticità neonatale e sui suoi benefici per il bimbo e anche per i suoi genitori.
- I benefici dell’acquaticità neonatale
- Quando si può cominciare?
- Cosa serve per frequentare il corso?
- Alcuni consigli utili
I benefici dell’acquaticità neonatale
L’acquaticità neonatale non consiste, come spesso si crede, nell’insegnare a nuotare ai bimbi. Si tratta invece di entrare in contatto con l’acqua e di prendere confidenza con questo elemento insieme a mamma e papà. Per un bimbo è un’attività molto stimolante, che gli permette di scoprire il proprio corpo, di eseguire esercizi sempre più complessi facilitato proprio dal fatto di trovarsi in acqua e di creare un legame di complicità e fiducia unico con i propri genitori. Inoltre, superata magari qualche piccola diffidenza iniziale, l’acqua ricorderà al bimbo le sensazioni provate nell’utero materno, inducendo un grande senso di benessere e di rilassamento. Oltre a questi, ci sono tanti altri benefici dell’acquaticità neonatale:
- ha effetti benefici sulla motricità e sulla capacità di mantenere l’equilibrio;
- sviluppa la capacità di coordinazione e la muscolatura;
- rende il bimbo più fiducioso di sé e delle proprie capacità;
- aiuta il piccolo a vedere i genitori come un porto sicuro in caso di difficoltà;
- migliora la capacità di apprendimento;
- l’attività in acqua consente di bruciare calorie e di aumentare l’appetito, cosa che sarà particolarmente gradita ai genitori di bimbi un po’ inappetenti;
- i corsi di acquaticità neonatale sono una buona occasione per conoscere altri bambini e interagire con loro.
Quando si può cominciare?
Si vedono spesso bimbi piccolissimi che frequentano i corsi di acquaticità neonatale con i loro genitori, anche solo di poche settimane! Non ci sono controindicazioni a farlo, ma in genere si consiglia di aspettare che il neonato abbia all’incirca tre mesi e che abbia effettuato le prime vaccinazioni. Il momento perfetto per iniziare uno di questi corsi è proprio tra il terzo e il sesto mese, cioè prima che sparisca il riflesso di apnea. Di cosa si tratta? Semplicemente di un automatismo che consente al piccolo di non “bere” quando viene immerso in acqua grazie alla chiusura della glottide. Si tratta di un riflesso che tende a sparire, se non viene stimolato: proprio per questo iniziare a prendere confidenza con l’acqua in questo periodo della vita consente di conservarlo e di rendere così più facile e felice la relazione con l’acqua e, in un secondo momento, imparare a nuotare.
Cosa serve per frequentare il corso?
Sono moltissime le piscine che offrono corsi di acquaticità neonatale, quasi sempre in orari comodi per la maggior parte dei genitori. L’acqua della piscina dove vengono svolti i corsi dovrebbe essere riscaldata tra i 32 e i 36 gradi ed è sempre prevista la presenza di un istruttore che guiderà bambini e genitori alla scoperta dell’acqua, con calma e senza traumi grazie a giochi ed esercizi rilassanti e divertenti. Per i bimbi molto piccoli bisogna prevedere gli appositi pannolini per il nuoto, un accappatoio per asciugarli ed evitare sbalzi di temperatura, i prodotti per la loro igiene una volta usciti dall’acqua e, in alcuni casi, i giocattoli preferiti adatti ad essere portati in piscina.
Alcuni consigli utili
Avete deciso di intraprendere questa avventura con il vostro bimbo? Le mamme e i papà che desiderano portare il proprio neonato ad un corso di acquaticità neonatale dovrebbero tenere in considerazione qualche consiglio utile:
- scegliere una struttura che abbia tutte le carte in regola per svolgere questi corsi;
- se solo un genitore può entrare in acqua con il bambino, è meglio che sia quello più a suo agio in acqua, in modo da non trasmettere ansia e insicurezza al piccolo;
- se notiamo che il bimbo ha paura o è molto a disagio non forziamolo a rimanere in acqua;
- provvedere a chiedere un certificato di buona salute del bimbo, che verrà richiesto al momento dell’iscrizione.
La cosa più importante, da non perdere mai di vista, è che questo deve essere un momento di relax, di divertimento e di condivisione, quindi affrontate il corso di acquaticità neonatale del vostro bimbo con lo spirito giusto!
Avete già fatto questa esperienza o desiderate farla insieme al vostro bimbo? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
Nessun prodotto trovato.