
Raffreddore, tosse insistente e respiro affannoso in un bimbo molto piccolo possono essere la spia di una bronchiolite, una malattia respiratoria di origine virale che tende a manifestarsi soprattutto nei mesi freddi. Si tratta di un disturbo che spaventa molti neo genitori, perché coinvolge le vie respiratorie dei neonati e dei bambini sotto i due anni. È importante non sottovalutare i sintomi, ma allo stesso tempo ricordare che nella maggior parte dei casi la bronchiolite si risolve spontaneamente, senza complicazioni gravi.
Noi di BlaBlaMamma vogliamo offrire un approfondimento chiaro e rassicurante per capire meglio cos’è la bronchiolite nei neonati, quali sono le cause più frequenti, i sintomi da riconoscere, quanto può durare e quali accorgimenti aiutano ad alleviarne i disturbi.
- Bronchiolite nei neonati: cos’è e quanto dura
- Sintomi bronchiolite neonati
- Cura della bronchiolite nei neonati
- Prevenzione e contagio della bronchiolite
- Conclusioni
- FAQ sulla bronchiolite nei neonati
Bronchiolite nei neonati: cos’è e quanto dura
Cos’è la bronchiolite? È una malattia respiratoria di origine virale che colpisce soprattutto i bambini al di sotto dei due anni, con una maggiore incidenza nei mesi freddi. L’infezione interessa i bronchioli terminali, cioè le diramazioni più piccole dei bronchi, causando congestione e infiammazione che rendono più difficile la respirazione.
Il principale responsabile è il virus respiratorio sinciziale (VRS), ma non è l’unico: possono infatti provocare bronchiolite anche altri virus come quelli influenzali e parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, coronavirus e rinovirus.[ 1 ]
Quanto dura la bronchiolite neonati? Nella maggior parte dei casi, la fase acuta della malattia si risolve in circa 7-10 giorni. Tuttavia, sintomi come la tosse e una lieve difficoltà respiratoria possono persistere anche per due settimane. È un’infezione che tende a guarire spontaneamente, ma richiede sempre l’attenzione del pediatra per monitorare l’evoluzione e prevenire eventuali complicazioni.
Sintomi bronchiolite neonati
Come riconoscere la bronchiolite? Questa patologia provoca un’infiammazione dei bronchi e dei bronchioli che si manifesta inizialmente con un’abbondante produzione di muco. All’inizio i sintomi possono sembrare quelli di un comune raffreddore, ma nel giro di 2-3 giorni la situazione può peggiorare, portando a tosse insistente e respiro affannoso.
I sintomi più frequenti da osservare con attenzione sono:
- febbricola o febbre leggera;
- naso chiuso o infiammato (rinite);
- tosse persistente e produttiva;
- difficoltà respiratorie;
- respiro accelerato e rumoroso, talvolta con fischi (sibili);
- rientramenti intercostali, cioè un movimento evidente della gabbia toracica durante lo sforzo respiratorio.
Nei neonati sotto i sei mesi la bronchiolite può essere più impegnativa: oltre ai sintomi respiratori, possono comparire calo del livello di ossigeno nel sangue, episodi di apnea, disidratazione e difficoltà a nutrirsi. In questi casi può essere utile proporre pasti piccoli e frequenti per non affaticare il bambino.
La diagnosi
Per diagnosticare la bronchiolite con certezza è sufficiente una visita pediatrica. Il medico ascolterà la respirazione del piccolo e valuterà l’eventuale necessità di ulteriori esami. Nelle forme più gravi, o se i sintomi non migliorano, può essere richiesta una radiografia del torace o la misurazione della saturazione di ossigeno per verificare la presenza di complicanze respiratorie.[ 1 ]
Cura della bronchiolite nei neonati
Quando si sospetta una bronchiolite è sempre fondamentale rivolgersi al pediatra di fiducia, che valuterà lo stato di salute del piccolo e indicherà la terapia più adatta. Nella maggior parte dei casi, la malattia tende a risolversi spontaneamente nell’arco di pochi giorni, ma richiede alcune attenzioni quotidiane da parte dei genitori.
Ecco alcune raccomandazioni utili:
- mantenere il nasino libero con lavaggi e aspirazioni nasali, fondamentali per facilitare la respirazione;
- offrire al bambino liquidi e latte con regolarità, assicurandosi che resti ben idratato e nutrito;[ 1 ]
- favorire il riposo in un ambiente tranquillo e con aria non troppo secca (utili gli umidificatori);
- evitare di esporre il piccolo al fumo passivo o a sbalzi di temperatura eccessivi.
Per quanto riguarda i farmaci, è importante sottolineare che devono essere prescritti esclusivamente dal pediatra. In alcuni casi possono essere indicati broncodilatatori o corticosteroidi, ma solo se ritenuti necessari. Gli antibiotici, invece, non hanno efficacia sulla bronchiolite, poiché si tratta di un’infezione virale, e vengono prescritti solo in presenza di complicazioni batteriche.
Nei casi più seri, quando la respirazione è molto difficoltosa o si verificano episodi di disidratazione, il pediatra può consigliare un ricovero ospedaliero per monitorare meglio la situazione e fornire un supporto con ossigenoterapia o fluidi endovena.
Prevenzione e contagio della bronchiolite
La bronchiolite nei neonati si trasmette principalmente attraverso il contatto con secrezioni respiratorie infette (starnuti, tosse, muco) o con superfici contaminate. La fase contagiosa dura in media dai 6 ai 10 giorni, ma in alcuni casi i bambini più piccoli possono rimanere contagiosi anche più a lungo.
Per ridurre il rischio di trasmissione e proteggere i neonati, è utile seguire alcune precauzioni semplici ma efficaci:
- evitare che il piccolo venga a stretto contatto con persone raffreddate o con sintomi influenzali;
- eseguire lavaggi frequenti del naso con soluzione fisiologica per mantenere le vie respiratorie libere dal muco;
- lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone prima di toccare il bimbo o i suoi oggetti personali;
- non esporre mai il bambino al fumo passivo, che aumenta il rischio di infezioni respiratorie e peggiora i sintomi;
- se possibile, preferire l’allattamento al seno, poiché il latte materno contiene anticorpi e sostanze protettive preziose per il neonato;
- arieggiare spesso gli ambienti in cui vive il bambino e, se necessario, utilizzare umidificatori per evitare che l’aria sia troppo secca.
Queste misure non eliminano completamente il rischio di contagio, ma possono contribuire in modo significativo a ridurre la diffusione del virus e a proteggere i piccoli più fragili.
Conclusioni
La bronchiolite neonati è una delle infezioni respiratorie più comuni nei primi anni di vita e, seppur preoccupante per i genitori, nella maggior parte dei casi ha un decorso lieve e si risolve spontaneamente. Ciò che conta è riconoscere i sintomi precoci, mantenere il bambino ben idratato, tenere libere le vie respiratorie e rivolgersi sempre al pediatra per una valutazione accurata.
Solo in una piccola percentuale di casi la bronchiolite richiede il ricovero ospedaliero, generalmente nei bimbi molto piccoli o in presenza di complicazioni. Con le giuste attenzioni, la malattia si risolve senza conseguenze e il piccolo torna presto in forma.
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale: lavarsi le mani, evitare il contatto con persone raffreddate ed eliminare l’esposizione al fumo passivo sono gesti semplici ma preziosi per ridurre il rischio di contagio.
FAQ sulla bronchiolite nei neonati
Quanto dura la bronchiolite nei neonati?
La fase acuta della bronchiolite dura in media 7-10 giorni. Tosse e muco possono però persistere anche per due settimane.
Come distinguere un raffreddore dalla bronchiolite?
Il raffreddore provoca naso chiuso e tosse leggera, ma non comporta respiro affannoso. Nella bronchiolite, invece, la respirazione diventa veloce, rumorosa e più difficoltosa.
Quando preoccuparsi per la bronchiolite?
Bisogna rivolgersi subito al pediatra o al pronto soccorso se il bimbo respira molto rapidamente, presenta rientramenti intercostali, fa fatica a nutrirsi o mostra colorito bluastro alle labbra.
La bronchiolite è contagiosa per gli adulti?
Il virus può contagiare anche gli adulti, ma in genere provoca sintomi lievi simili a un raffreddore. Nei neonati, invece, la stessa infezione può diventare più seria.
La bronchiolite può tornare?
Sì, è possibile che un bambino si ammali di bronchiolite più di una volta, soprattutto durante la stagione fredda, poiché diversi virus possono provocarla.
NOTE
1. Ospedale Niguarda, I sintomi della bronchiolite nel neonato e nel bambino. Come si cura?




























