Durante la gravidanza quasi tutte le future mamme sono più attente del solito ai segnali del proprio corpo e alle modifiche che subisce man mano che trascorrono le settimane e i mesi di gestazione. Può quindi capitare che si notino delle perdite vaginali bianche, che prendono il nome di leucorrea gravidica. Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi di cosa si tratta e da cosa sono causate.
- Cos’è la leucorrea gravidica
- Perdite bianche in gravidanza, come riconoscerle
- Cosa fare se si hanno perdite bianche in gravidanza?
Cos’è la leucorrea gravidica
Il termine leucorrea viene usato in tutti i casi in cui si verificano perdite vaginali di colore biancastro e di consistenza mucosa, che sono normali e fisiologiche per donne di qualsiasi età, sia fertili che in menopausa. Quando queste perdite si verificano in gravidanza si parla di leucorrea gravidica. Le perdite bianche in gravidanza sono frequenti e non bisogna assolutamente preoccuparsi: è un fenomeno legato ai cambiamenti a cui una futura mamma è soggetta durante i mesi di attesa e in particolare alle modifiche ormonali, tra cui una maggiore produzione di estrogeni e progesterone. Anzi, queste perdite dense e biancastre hanno l’importante compito di allontanare dal collo dell’utero i batteri che potrebbero nuocere al feto.
Perdite bianche in gravidanza, come riconoscerle
Le caratteristiche delle perdite bianche in gravidanza sono abbastanza precise:
- colore chiaro, da trasparente a bianco intenso;
- consistenza mucosa più o meno densa;
- le perdite possono essere più o meno abbondanti, anche in maniera irregolare;
– sono inodori.
Leucorrea gravidica o infezione vaginale?
È importante distinguere la leucorrea gravidica da altre perdite dovute a infezioni: in caso di candidosi le perdite tenderanno ad essere bianche e dense (simili alla ricotta) e accompagnate da prurito e dolore, mentre nel caso di vaginosi le perdite avranno un odore intenso e sgradevole. In questi casi, e anche se si nota del sangue nel muco, è necessario rivolgersi subito al proprio ginecologo.
Come distinguere la leucorrea gravidica dal tappo mucoso o dal liquido amniotico?
Non si tratta solo di perdite inizio gravidanza: la leucorrea gravidica può accompagnare una futura mamma per quasi tutti i nove mesi. Man mano che ci si avvicina al momento del parto, queste perdite si fanno in genere più abbondanti e più liquide, avvertendo che il corpo si sta preparando alla nascita del bambino.
Nelle ultime settimane di gravidanza si può verificare la perdita del tappo mucoso, che si presenta come un grumo denso e filamentoso, che si distingue abbastanza facilmente dalle perdite bianche in gravidanza. È il caso di avvertire il medico se ciò avviene prima della trentaseiesima settimana o se il muco si presenta striato di sangue.
Una futura mamma può aver paura di non distinguere tra normali perdite bianche e perdite di liquido amniotico. Quando si rompono le acque la fuoriuscita di liquido è continua e costante; si tratta poi di una sostanza limpida, che può essere giallastra, acquosa e inodore. È bene avvertire il proprio ginecologo, in particolar modo se ciò avviene prima della trentaquattresima settimana di gestazione.
Cosa fare se si hanno perdite bianche in gravidanza?
La leucorrea gravidica non è patologica, anzi, è il segnale che il corpo della futura mamma sta lavorando al meglio per proteggere il piccolo. Non è quindi un fenomeno da contrastare, ma alcune piccole accortezze potrebbero alleviare eventuali fastidi. Bisognerebbe quindi evitare di indossare pantaloni troppo stretti, biancheria intima sintetica oppure di tenere addosso abiti o costumi da bagno bagnati. Si possono usare dei salvaslip se le perdite sono abbondanti e creano fastidio, ma si deve considerare che indossarli spesso può causare irritazioni locali e fastidio. Meglio evitare anche tamponi profumati, carta igienica profumata, saponi intimi o prodotti per l’igiene femminile arricchiti con fragranze o troppo aggressivi, che possono irritare una zona già così delicata.
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