Cos’è il riflesso di Moro, tipico del neonato? Sapete cos'è il riflesso di Moro neonato? Questa reazione tipica dei neonati di fronte ad uno spavento pare risalire ancora alle scimmie e si manifesta con un brusco allargamento delle braccia. Ecco cosa sapere.

Cos'è il riflesso di Moro, tipico del neonato

Avete mai sentito parlare del riflesso di Moro neonato? Si tratta di una reazione istintiva e del tutto naturale che compare nei neonati di meno di 6 mesi come risposta a uno stimolo improvviso, come un rumore forte o una sensazione di caduta. Questo movimento automatico, che può sembrare un piccolo “sussulto”, è in realtà un segnale positivo del corretto sviluppo del sistema nervoso del bambino.

Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi in modo semplice e chiaro tutto ciò che c’è da sapere sul riflesso di Moro neonati: quando compare, come si manifesta, quando scompare e cosa può significare se non si presenta o se persiste più del normale.

Cos’è il riflesso di Moro neonato?

Il riflesso di Moro neonato è una delle prime reazioni istintive osservabili nei bambini appena nati. Descritto per la prima volta dal pediatra austriaco Ernst Moro agli inizi del Novecento, rappresenta una risposta automatica del corpo del neonato a uno stimolo improvviso, come un rumore forte, un movimento brusco o la sensazione di cadere.

Durante questa reazione, il bambino spalanca improvvisamente le braccia, con i palmi rivolti verso l’alto e le dita distese, per poi riportarle dolcemente lungo i fianchi piegando i gomiti. Si tratta di un movimento del tutto naturale che testimonia il corretto sviluppo del sistema nervoso e la capacità del piccolo di reagire all’ambiente circostante.

Questo riflesso, chiamato anche riflesso dell’abbraccio o riflesso di startle, è considerato un riflesso arcaico, un retaggio evolutivo delle scimmie da cui l’essere umano discende. I cuccioli dei primati, infatti, abbracciano istintivamente la madre per aggrapparsi al suo corpo quando vengono trasportati: allo stesso modo, il neonato umano riproduce inconsciamente quel gesto di protezione e sicurezza.

Quali sono gli stimoli che provocano il riflesso di Moro neonato?

Il riflesso di Moro neonato può essere innescato da diversi tipi di stimoli improvvisi. Tra i più comuni ci sono una leggera sensazione di caduta, un rumore forte o inaspettato, un movimento brusco, un cambio improvviso di temperatura o persino un soffio d’aria sul viso o sull’addome del piccolo.

Si tratta di una reazione fisiologica e del tutto normale, che segnala il corretto funzionamento del sistema nervoso del neonato e la sua capacità di rispondere agli stimoli esterni. Durante le visite di controllo, il pediatra verifica la presenza di questo riflesso per accertarsi che lo sviluppo neurologico del bambino stia procedendo in modo armonico.

Per osservarlo, il medico può posizionare il neonato supino su un lettino, sollevandogli con delicatezza le braccia verso l’alto e lasciandole poi andare. La momentanea perdita di sostegno genera la classica reazione del riflesso di Moro, con l’apertura improvvisa delle braccia seguita dal loro ritorno alla posizione originaria.[ 1 ]

Come si manifesta il riflesso di Moro neonato?

Il riflesso di Moro neonato si manifesta in modo chiaro e riconoscibile attraverso due fasi successive. Nella prima, chiamata fase di estensione, il bambino compie un piccolo soprassalto: allunga bruscamente le braccia, allarga le mani e tende le dita per uno o due secondi, come se cercasse di afferrare qualcosa nel vuoto.

Segue poi la fase di aggrappamento, durante la quale gli arti superiori si flettono e le mani si chiudono a pugno, mentre il corpo inizia lentamente a rilassarsi. Questo movimento è spesso accompagnato da un respiro più rapido o da un breve pianto, dovuto al momentaneo spavento.

Dopo pochi istanti, il neonato si tranquillizza e può anche cominciare a piangere, un modo naturale per scaricare la tensione e ritrovare sicurezza. Si tratta di una risposta fisiologica del tutto normale, che non provoca dolore ma rappresenta una fase importante dello sviluppo neurologico del bambino.

Cos'è il riflesso di Moro, tipico del neonato

Quando compare e quando scompare il riflesso di Moro neonato?

Il riflesso di Moro neonato inizia a svilupparsi già nel grembo materno, intorno alla 28esima settimana di gravidanza, quando il sistema nervoso del feto inizia a maturare. Alla nascita, questo riflesso è già presente e rappresenta uno degli indicatori che il pediatra osserva per valutare la vitalità e la risposta del neonato agli stimoli esterni.

Nei primi mesi di vita il riflesso è molto evidente, ma tende progressivamente ad attenuarsi con la crescita, man mano che il bambino acquisisce un maggiore controllo dei propri movimenti. In genere, il riflesso di Moro scompare spontaneamente intorno al sesto mese, ma in alcuni casi può persistere un po’ più a lungo senza che ciò rappresenti necessariamente un problema.

Ogni bambino ha i propri tempi di sviluppo: se però il riflesso di Moro rimane attivo oltre il primo anno di età, è consigliabile parlarne con il pediatra per escludere eventuali anomalie neurologiche o ritardi nella maturazione motoria.

Cosa significa se il riflesso di Moro neonato non scompare?

Come accennato, il riflesso di Moro neonato tende a scomparire spontaneamente entro il primo anno di vita, quando il sistema nervoso del bambino raggiunge una maggiore maturità e i movimenti diventano sempre più controllati. Se però questo riflesso persiste oltre i tempi fisiologici, può essere il segnale di un problema neurologico o di una lieve immaturità del sistema nervoso centrale.

In questi casi, il bambino potrebbe mostrare difficoltà di coordinazione, equilibrio o linguaggio, ipersensibilità agli stimoli o una risposta emotiva eccessiva a suoni e movimenti. Alcuni piccoli mantengono una forma attenuata del riflesso, che può manifestarsi con scatti improvvisi o una certa difficoltà a rilassarsi in ambienti rumorosi.

È importante non allarmarsi: la valutazione va sempre affidata al pediatra, che potrà osservare il bambino e, se necessario, indirizzare verso accertamenti neurologici specifici. Solo un professionista può stabilire se la persistenza del riflesso sia innocua o se richieda un approfondimento.

E se il riflesso di Moro neonato non compare?

L’assenza del riflesso di Moro neonato è una condizione più rara rispetto alla sua persistenza e può indicare un’anomalia a carico del sistema nervoso o un trauma avvenuto durante il parto. In questi casi, la situazione deve essere sempre valutata con attenzione dal pediatra, che potrà verificare la presenza di altri riflessi neonatali e, se necessario, consigliare ulteriori esami.

Tra le possibili cause dell’assenza del riflesso di Moro nei neonati si possono includere:

  • una lesione alla nascita che coinvolge il sistema nervoso o i nervi periferici;
  • una grave asfissia perinatale, ovvero una mancanza di ossigeno durante il parto;
  • infezioni neonatali che possono influenzare la risposta motoria;
  • malformazioni cerebrali congenite;
  • emorragia intracranica;
  • debolezza muscolare generalizzata (più comune nei neonati prematuri e, in questo caso, temporanea);
  • paralisi cerebrale di tipo spastico o altre forme di compromissione motoria.

Anche se leggere queste possibilità può spaventare, è bene ricordare che l’assenza del riflesso non significa automaticamente che ci sia un problema grave. Solo il medico, attraverso l’osservazione diretta e gli opportuni test, potrà stabilire se si tratta di un ritardo momentaneo o di una condizione che richiede approfondimenti.

Conclusioni

Il riflesso di Moro neonato è una reazione del tutto naturale e rappresenta una tappa fondamentale dello sviluppo neurologico del bambino nei primi mesi di vita. Anche se può sembrare uno scatto improvviso o un piccolo spavento, in realtà è il modo con cui il neonato impara a reagire agli stimoli esterni e ad adattarsi al mondo che lo circonda.

Nella maggior parte dei casi non c’è nulla di cui preoccuparsi: il riflesso di Moro tende a ridursi gradualmente fino a scomparire entro il primo anno di età. Se però non compare o, al contrario, persiste più a lungo del previsto, è sempre consigliabile parlarne con il pediatra di fiducia, che saprà valutare la situazione nel modo più appropriato.

Riconoscere e comprendere il riflesso di Moro nei neonati aiuta a vivere con maggiore serenità i primi mesi di vita del bambino, sapendo che ogni piccolo movimento ha un significato preciso nel suo percorso di crescita.

FAQ sul riflesso di Moro neonati

Il riflesso di Moro neonato è doloroso?

No, il riflesso di Moro neonato non provoca alcun dolore. È un movimento del tutto fisiologico, dovuto alla naturale reazione del sistema nervoso a uno stimolo improvviso.

Perché il riflesso di Moro neonato è importante?

Questo riflesso aiuta il pediatra a valutare la maturità e la funzionalità del sistema nervoso del bambino nei primi mesi di vita, rappresentando un segnale positivo del suo sviluppo neurologico.

Quanto dura il riflesso di Moro neonati?

Di solito è presente dalla nascita fino al sesto mese circa, per poi attenuarsi gradualmente e scomparire del tutto entro il primo anno di vita.

Il riflesso di Moro può essere più forte di notte?

Sì, può sembrare più evidente durante il sonno leggero, quando il neonato è più sensibile ai rumori o ai movimenti improvvisi.

Cosa fare se il riflesso di Moro neonato spaventa il bambino?

Dopo il riflesso, il piccolo può piangere per lo spavento. In questi casi è utile prenderlo in braccio, parlargli dolcemente o avvolgerlo in una copertina per farlo sentire protetto e rassicurato.

NOTE


1. NCBI, Moro Reflex