Quando mettere le scarpe ad un neonato? Guida completa ai primi passi Quando i nostri bimbi cominciano a sperimentare i primi timidi passetti, è normale chiedersi quando mettere le scarpe ai bambini. Vediamo quello che c'è da sapere e l'identikit della scarpina perfetta!

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Che emozione vedere il nostro bimbo che prova ad alzarsi in piedi, barcolla un po’ e poi, con coraggio, muove i suoi primi passettini incerti! È un traguardo che riempie di gioia, ma anche di dubbi: molti genitori si chiedono infatti quando mettere le scarpe ad un neonato, se sia meglio aspettare o anticipare i tempi, e soprattutto quale modello scegliere tra la miriade di proposte che il mercato offre.

In realtà non esiste una risposta unica valida per tutti, perché ogni bambino cresce con i propri ritmi, ma ci sono delle linee guida utili che possono fare chiarezza. In questo articolo scopriremo insieme come si sviluppano i piedini, quando è davvero il momento di scegliere le prime scarpine e quali caratteristiche devono avere per accompagnare al meglio questa fase così importante.

Noi di BlaBlaMamma abbiamo raccolto consigli pratici, errori da evitare e qualche trucco per riconoscere le scarpe giuste: una piccola guida che vuole essere d’aiuto a tutti i genitori alle prese con i primi passi del loro piccolo.

Come si sviluppa il piede dei bambini?

Nei primi mesi di vita le ossa del neonato sono estremamente elastiche, una caratteristica che ha lo scopo di facilitare il parto ma che influisce anche sulla struttura dei piedini. In questa fase, infatti, i piedi sono solo parzialmente ossificati e molto delicati: proprio per questo è bene limitare l’uso di calze e scarpe, soprattutto se la stagione lo permette, e scegliere comunque modelli che non siano mai costrittivi.

Lo sviluppo motorio procede per tappe individuali: attorno ai 7-8 mesi molti bambini iniziano a spostarsi rotolando, strisciando o facendo leva sulle braccia. Il passo successivo è spesso il gattonamento, anche se non tutti lo attraversano, passando direttamente ai primi tentativi di camminata.

In questa fase i piedi dei bambini sono completamente piatti: la volta plantare non è ancora formata e si svilupperà progressivamente grazie al peso del corpo e al lavoro della muscolatura. Per favorire questo processo è fondamentale che i bambini possano muoversi liberamente, meglio se scalzi, così da rafforzare i muscoli e stimolare la sensibilità del piede.

Tra i 12 e i 14 mesi, la maggior parte dei piccoli inizia a camminare, anche se i tempi possono variare molto da un bimbo all’altro. I primi passi saranno buffi e instabili: cammineranno con i piedini a papera e le braccia protese in avanti per cercare equilibrio. Le cadute fanno parte del gioco e sono preziose per imparare: meglio quindi rendere l’ambiente sicuro rimuovendo ostacoli e incoraggiare sempre il piccolo a rialzarsi, senza trasmettere paura ma fiducia.

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Scarpe sì o scarpe no nei primi mesi?

Nei primi mesi di vita i piedini dei neonati non hanno alcun bisogno di scarpe vere e proprie. In questa fase non camminano e le scarpe non avrebbero alcuna funzione se non quella estetica. Al contrario, un uso precoce può risultare fastidioso e persino ostacolare il corretto sviluppo del piede, che ha bisogno di libertà per crescere e muoversi.

Per proteggere i piedi dal freddo è sufficiente ricorrere a calzini morbidi o, nelle stagioni più rigide, a piccoli calzari leggeri e non costrittivi. L’obiettivo deve essere sempre quello di mantenere il piedino al caldo senza limitarne la mobilità.

Gli esperti consigliano di lasciare il bambino il più possibile a piedi nudi in ambienti sicuri: il contatto diretto con il suolo stimola la sensibilità plantare, rafforza la muscolatura e favorisce lo sviluppo dell’equilibrio. Questo vale anche quando iniziano a gattonare: piedini liberi e scalzi sono il miglior allenamento naturale.

In sintesi, le scarpe nei primi mesi non sono necessarie: meglio aspettare che il bimbo inizi a muovere i primi passi prima di introdurre le prime scarpine pensate appositamente per accompagnare questa importante conquista.

Quando è il momento giusto per iniziare a usare le scarpine?

Quando un bambino muove i suoi primi passi in casa, come detto non ha ancora bisogno di scarpe strutturate. È anzi consigliato lasciarlo il più possibile scalzo, oppure con morbide calzine antiscivolo se il pavimento è freddo. In questo modo potrà sperimentare liberamente l’appoggio del piede, rafforzare la muscolatura e imparare a bilanciarsi, sviluppando il naturale movimento che va dal tallone alla punta.

Non bisogna avere fretta di mettere le scarpine: introdurle troppo presto rischia di ostacolare questo delicato processo di apprendimento. Il momento giusto arriva quando il piccolo inizia a muovere i primi passi anche all’esterno, dove i piedini necessitano di protezione da superfici dure, fredde o poco igieniche.

In questa fase le scarpine devono essere considerate uno strumento di supporto e protezione, non un vincolo. Finché si rimane in ambienti sicuri e domestici, il piedino nudo rimane il miglior alleato della crescita.

Scarpe primi passi: quali caratteristiche devono avere?

Avete deciso che è arrivato il momento di mettere le scarpine al bambino. Ma come orientarsi nella scelta? Per accompagnare i primi passi è fondamentale optare per un modello che rispetti la fisiologia del piede e che favorisca la libertà di movimento. Ecco i requisiti più importanti da tenere a mente:

  • Calzata corretta: le scarpine devono adattarsi bene al tallone e lasciare spazio sufficiente alle dita, almeno 5-6 millimetri. In questo modo il piedino potrà crescere senza costrizioni e muoversi in modo naturale.
  • Flessibilità e morbidezza: i materiali devono essere elastici e soffici, mai rigidi. Una scarpa troppo dura rischia di impedire al bambino di piegare bene il piede e di ostacolare lo sviluppo della muscolatura.
  • Stabilità e sicurezza: il modello ideale deve aiutare il piccolo a mantenere l’equilibrio senza appesantirlo. Le suole dovrebbero essere sottili, molto flessibili e con una superficie antiscivolo che riduca il rischio di cadute.
  • Traspirabilità: pelle naturale, tessuti tecnici leggeri o materiali che lascino respirare la pelle sono da preferire. Il piedino deve restare asciutto e protetto, soprattutto nelle giornate più calde.
  • Protezione dagli agenti esterni: anche se leggere e morbide, le scarpine devono garantire una barriera contro superfici ruvide, temperature basse e possibili urti.

In sintesi, la scarpa ideale per i primi passi non deve mai “insegnare a camminare”, ma soltanto proteggere e accompagnare il naturale sviluppo motorio del bambino.

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Consigli pratici e errori da evitare

Davanti a una miriade di modelli diversi per forme, colori e materiali, scegliere le scarpine giuste può sembrare complicato. Oltre alle caratteristiche già viste, ci sono altri aspetti da considerare che possono davvero fare la differenza.

Prima di tutto, evitate qualsiasi plantare correttivo o accessorio aggiuntivo: questi strumenti vanno usati solo se prescritti da uno specialista, perché introdurli senza motivo potrebbe influire negativamente sul corretto sviluppo del piede.

Preferite un modello che lasci la caviglia libera, così da permettere al bambino la massima libertà di movimento, e che offra un tallone leggermente imbottito per aumentare il comfort. La suola deve essere flessibile, capace di piegarsi facilmente con una pressione della mano, ma allo stesso tempo la parte posteriore deve garantire stabilità, sostenendo il tallone ed evitando torsioni indesiderate.

Attenzione anche al tipo di scarpa: meglio evitare i sandali aperti o i modelli troppo facili da sfilare, che non offrirebbero sufficiente protezione. Molto meglio puntare su calzature con chiusura classica con lacci, che si adattano meglio al piede e garantiscono sicurezza nei movimenti.

Cosa fare:

  • Scegliere scarpe leggere, flessibili e traspiranti
  • Lasciare la caviglia libera per favorire i movimenti
  • Preferire chiusure regolabili come i lacci
  • Controllare periodicamente la calzata

Cosa evitare:

  • Usare plantari o correttivi senza prescrizione
  • Acquistare scarpe troppo rigide o pesanti
  • Scegliere modelli aperti o facili da sfilare
  • Comprare numeri troppo grandi “per durare di più”

Come scegliere la misura giusta delle scarpine

Le scarpine del bambino devono calzare a pennello per essere davvero comode e sicure. Una misura sbagliata può creare fastidi, vesciche o addirittura interferire con il corretto sviluppo del piede. Ecco alcuni consigli utili per non sbagliare:

  1. Né troppo strette né troppo larghe: le scarpe non devono comprimere le dita, ma nemmeno essere acquistate di un numero più grande “per durare di più”. Una calzata troppo ampia rischia di far inciampare il piccolo e di alterarne la postura.
  2. Controllare la crescita: i piedi dei bambini crescono molto velocemente, soprattutto nei primi anni. È bene verificare la misura ogni 1-2 mesi e osservare che le dita non tocchino la punta e che non ci siano segni di arrossamenti o pressioni su talloni e caviglie.
  3. Prova pratica: quando il bimbo indossa le scarpine, inserite un dito dietro al tallone: deve esserci lo spazio giusto per muovere il piede senza costrizioni.
  4. Scegliere il momento giusto: l’acquisto va fatto nel pomeriggio, quando i piedini tendono a essere leggermente più gonfi. In questo modo si eviteranno spiacevoli sorprese e scarpe troppo strette.
  5. Attenzione ai calzini: durante la prova usate sempre un paio di calzini simili a quelli che indosserà quotidianamente, per avere la misura più precisa possibile.

Ricordate: una scarpa comoda accompagna i passi del bambino senza mai ostacolarli, proteggendo il piedino ma lasciandolo libero di crescere.

Conclusioni

Scegliere le prime scarpine per un bambino non significa soltanto acquistare un accessorio, ma accompagnarlo in una tappa fondamentale della sua crescita. Lasciarlo libero di muovere i primi passi scalzo, quando possibile, è il miglior modo per favorire equilibrio e forza. Quando poi arriva il momento di affrontare il mondo esterno, le scarpine diventano uno strumento prezioso di protezione, da scegliere con cura seguendo poche, semplici regole.

Ogni piedino cresce con i suoi tempi: non esiste una data precisa, ma l’attenzione e l’osservazione quotidiana dei genitori sono la chiave per capire quando è il momento giusto. Con scarpe leggere, flessibili e della misura corretta, il bambino potrà esplorare in sicurezza e serenità, passo dopo passo.

La scelta delle scarpine non deve essere fonte di ansia, ma un’occasione per accompagnare con gioia i piccoli nella scoperta dell’autonomia. Perché ogni passo, anche il più incerto, è un grande traguardo.