Quando impara a camminare un bambino? Ecco come aiutarlo nei primi passi I genitori spesso si chiedono impazienti quando impara a camminare un bambino e come aiutarlo nei suoi primi passi. È di sicuro una grande emozione! Ecco cosa bisogna sapere.

Quando impara a camminare un bambino ecco come aiutarlo nei primi passi

Imparare a camminare per un bambino è un traguardo importante, che non manca mai di emozionare i genitori che lo vedono alle prese con i primi passi da solo. Ma quando impara a camminare un bambino? Noi di BlaBlaMamma vogliamo spiegarvi tutto quello che c’è da sapere e aiutarvi a capire come aiutare e stimolare i bambini nei loro primi passi.

Quando impara a camminare un bambino?

Camminare è un traguardo a cui arrivano naturalmente tutti i bambini, ognuno con i suoi tempi, anche se spesso i genitori si rivelano impazienti e tendono a preoccuparsi per presunti ritardi in questa tappa. Mentre ai giovani quadrupedi per imparare a stare in piedi e a camminare bastano pochi minuti, ai piccoli umani occorrono almeno nove o dieci mesi per compiere in autonomia qualche passo: questa differenza è dovuta ad una lenta e complessa maturazione del tessuto cerebrale, che soprattutto nei primi mesi privilegia le abilità cognitive rispetto a quelle fisiche.

In generale possiamo dire che i bambini cominciano a camminare intorno al primo anno di età, ma ognuno segue un suo calendario personale che tiene conto della genetica, della predisposizione, della corporatura, dell’indole e degli stimoli esterni a cui è sottoposto: proprio per questo è inutile fare confronti e “gare” con altri bambini. Ci sono i più precoci, che possono iniziare a muovere i primi passi già verso i 10 mesi, e quelli che invece se la prendono con più calma e aspettano anche fino ai 18 mesi. Solo se la deambulazione autonoma ritarda oltre questo periodo è consigliabile rivolgersi al pediatra.

Le fasi per imparare a camminare

I primi passi in autonomia sono il risultato di un lungo processo che richiede al bimbo impegno e pazienza. Una volta abbandonata la comodità del lettino, il bimbo comincia ad esplorare il mondo: il gattonamento è la modalità scelta dal 90% dei bambini, tanto che viene considerato un preludio alla camminata, anche se non è una tappa obbligata. In genere, però, i bambini cominciano a gattonare intorno ai 6-10 mesi, quando sono in grado di stare seduti in maniera autonoma e cercano di raggiungere gli oggetti che li attirano. Pian piano si passa a mantenersi in piedi, per poi arrivare ai primi passi. Certo, il processo non sarà privo di ostacoli, difficoltà e qualche caduta, ma i genitori saranno sempre accanto al bimbo per incoraggiarlo e assecondarlo in questo percorso.

Bisogna insegnare ai bambini a camminare?

Spesso i genitori sono impazienti di vedere il loro bambino muovere i primi passi da solo, quindi cercano di favorire, anticipare e in qualche caso forzare questo processo fisiologico. Proprio per questo motivo il web è pieno di strategie, esercizi, stratagemmi e strumenti per insegnare ai bambini a camminare. In realtà nulla di tutto questo è veramente necessario e, anzi, in qualche caso può addirittura rallentare il naturale processo che porterà a camminare.
Spesso, ad esempio, si cerca di tenere in piedi i bambini molto piccoli, ma sollecitare in maniera così precoce le articolazioni degli arti inferiori può essere dannoso, senza contare che proporre questa esperienza al bambino senza che sia in grado di farcela può influire negativamente sul suo sviluppo motorio.

Quando impara a camminare un bambino - primi passi

E il girello?

Molti genitori si fanno conquistare dall’apparente comodità del girello, che permette al bambino di sorreggersi in piedi e di muoversi in maniera autonoma già a partire dagli 8-9 mesi, cioè quando ancora in genere non sono capaci di farlo. È vero, seguirli in questa fase per un genitore può essere faticoso e impegnativo e, in buona fede, spesso si opta per questa soluzione, che permette anche di evitare qualche capitombolo.

In realtà diversi studi hanno ormai dimostrato che il suo utilizzo può rallentare o addirittura ostacolare la naturale ricerca di equilibrio del bambino, la capacità di controllare il proprio corpo e l’abilità di calibrare le proprie forze, dal momento che le gambine non riescono a percepire il reale peso che devono sostenere. Anche evitare le cadute non è una buona idea come potrebbe sembrare, perchè anche questo fa parte dell’acquisizione di una adeguata consapevolezza motoria.
La American Academy of Pediatrics ha addirittura dimostrato[ 1 ] che il girello è responsabile di un gran numero di incidenti domestici, tanto che in alcune parti del mondo è stato addirittura vietato.

Come stimolare il bambino a camminare?

È vero che non dobbiamo forzare il bambino a fare qualcosa per cui non si sente pronto, ma se capiamo che questo momento è vicino possiamo stimolare il bambino a camminare facendo leva sulla sua naturale curiosità e mettendolo nelle condizioni migliori per muovere i primi passi.
Possiamo ad esempio mettere il suo gioco preferito o qualcosa che lo incuriosisce ad una certa distanza da lui e in alto: quando avremo la sua attenzione potremo invitarlo ad alzarsi e a muovere qualche passo, magari su un tappeto antiscivolo e aggrappandosi ad un oggetto molto stabile che non rischia di ribaltarsi oppure alle dita di mamma o papà. Meglio però non tenerlo per mano: le braccia potrebbero subire bruschi strattoni in caso di caduta. Adottate un atteggiamento giocoso e positivo, lasciando da parte ansia e preoccupazione, e non dimenticate di lodarlo e incoraggiarlo per ogni minimo successo raggiunto!

Quando impara a camminare un bambino ecco come aiutarlo nei primi passi - incoraggiamento

Speriamo di avervi chiarito ogni dubbio su quando impara a camminare un bambino e su come aiutarlo a raggiungere questo traguardo nella maniera più naturale possibile. Se avete dubbi, domande o esperienze da raccontare potete farcelo sapere sui nostri canali social.

NOTE


1. American Academy of Pediatrics, Infant Walker–Related Injuries in the United States

Nessun prodotto trovato.