I pidocchi dei bambini sono uno dei peggiori incubi di tutti i genitori: basta che si diffonda la notizia di un caso di pediculosi a scuola o nel proprio gruppo sportivo a scatenare il panico! È vero, si tratta di un problema molto fastidioso e spesso lungo da risolvere e il fatto che spesso l’argomento sia circondato da tante leggende metropolitane di certo non aiuta. Noi di BlaBlaMamma oggi vogliamo aiutarvi a fare un po’ di chiarezza: vediamo insieme alcune cose che dovreste sapere sui pidocchi!
- 1. C’è un solo tipo di pidocchio?
- 2. Dove depongono le uova?
- 3. I pidocchi sono attirati da una scarsa igiene?
- 4. Come si trasmettono i pidocchi?
- 5. Perché i pidocchi causano prurito?
- 6. I pidocchi provocano malattie?
- 7. Come si debellano?
- 8. E i “rimedi della nonna”?
- 9. Si può prevenire la reinfestazione?
1. C’è un solo tipo di pidocchio?
I pidocchi sono parassiti che dipendono dall’essere umano per la loro sopravvivenza. A seconda dell’area che colpiscono, si differenziano in tre tipologie:
- pediculus humanus capitis o pidocchio del capo;
- pediculus humanus o pidocchio del corpo;
- pthirus pubis o pidocchio pubico.
I pidocchi delle prime due tipologie sono caratterizzati da un corpo lungo da 2 a 4 millimetri, mentre i pidocchi del pube sono molto più piccoli. Tutte le specie svolgono il loro intero ciclo vitale sull’essere umano: si parte dalle uova, dette lendini, che si schiudono dando vita a ninfe, che poi diventano pidocchi adulti, in grado a loro volta di deporre uova, che si schiudono dopo 8-10 giorni.
2. Dove depongono le uova?
Spesso è difficile vedere sul capo dei nostri bambini i parassiti adulti, mentre è più facile vedere le uova, soprattutto se aiutati da una buona luce naturale, un pettine a denti fitti e una lente di ingrandimento. Hanno un aspetto bianco traslucido e sono ben attaccate ai capelli: si trovano prevalentemente vicino alla radice dei capelli, sulla nuca e dietro alle orecchie. Il parassita può vivere per circa un mese sulla testa di una persona, ma meno di 48 nell’ambiente; le uova possono sopravvivere un po’ di più, ma spesso non sono in grado di maturare e di schiudersi.
3. I pidocchi sono attirati da una scarsa igiene?
Spesso su questo punto ci sono molti pregiudizi, ma è bene ribadire che la pediculosi non indica una scarsa igiene di chi ne è affetto: nemmeno un’igiene impeccabile può impedire l’infestazione.
4. Come si trasmettono i pidocchi?
I pidocchi sono altamente contagiosi e si diffondono rapidamente passando da una persona all’altra. Questo può avvenire per il contatto testa e testa, ma più facilmente si verifica per aver condiviso pettini, asciugamani, cappelli e altri accessori per i capelli. I pidocchi non saltano e non volano, come talvolta si crede! Hanno però “artigli” che consentono loro di aderire strettamente ai capelli e di spostarsi da un posto all’altro.
5. Perché i pidocchi causano prurito?
Uno dei sintomi più evidenti e anche più fastidiosi di una infestazione da pidocchi è proprio il forte prurito, che spesso porta i bimbi a grattarsi furiosamente, provocandosi talvolta vere e proprie lesioni. Il prurito non è dato da sporcizia e scarsa igiene, come a volte si crede, ma dalla saliva e dai morsi dei pidocchi, che irritano il cuoio capelluto. L’intensità di questa reazione può variare molto da persona a persona.
6. I pidocchi provocano malattie?
I pidocchi sono più che un semplice problema estetico perché possono causare disagio e fastidio ai bambini. Non trasmettono però alcuna malattia e non sono pericolosi per la salute: questa è sicuramente una buona notizia!
7. Come si debellano?
Sarà il pediatra ad indicarvi il prodotto più adatto a sconfiggere i pidocchi, dal momento che negli ultimi anni questi parassiti hanno sviluppato una buona resistenza a molti dei farmaci più comuni. L’importante è che il trattamento sia effettuato simultaneamente da tutta la famiglia e che sia seguito dalla paziente rimozione di pidocchi e lendini con un pettine a denti fitti. Anche vestiti, asciugamani, cuscini e superfici varie devono essere attentamente disinfettate per evitare una reinfestazione. In genere il trattamento va ripetuto a distanza di 7-10 giorno per eliminare completamente i parassiti.
8. E i “rimedi della nonna”?
È bene sapere che nemmeno i rimedi naturali più diffusi e gettonati garantiscono la morte dei pidocchi e la rimozione dei lendini: sulla loro efficacia non c’è nessuna evidenza scientifica. L’uso di oli essenziali o addirittura della maionese sui capelli, in caso di pediculosi, è quindi sconsigliato per la sua scarsa efficacia.
9. Si può prevenire la reinfestazione?
Per prevenire la ricomparsa dei tanto odiati pidocchi, oltre a sottoporre tutte la famiglia ad un accurato e simultaneo trattamento, si consiglia di lavare con acqua molto calda tutti gli indumenti, gli asciugamani e la biancheria da letto cin cui si è venuti in contatto nei giorni precedenti. Gli oggetti che non possono essere lavati dovrebbero essere riposti in un sacchetto a chiusura ermetica per due settimane. Sarebbe buona norma anche passare l’aspirapolvere su mobili, tappeti e tappezzeria della casa.
Avete altri dubbi o curiosità sui pidocchi dei bambini e la pediculosi in generale? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
Nessun prodotto trovato.