“Mamma, ho mal di pancia, non posso andare a scuola”. Quante volte vi è capitato di sentire questa frase del vostro bimbo e intuire immediatamente che si trattava solo di una scusa per non andare a scuola? Un momento di sconforto capita a tutti i piccoli scolari prima o poi, ma se la situazione si ripete molto spesso è il caso di interrogarsi sulle cause di questo “mal di scuola” e capire perché il nostro bimbo va in classe malvolentieri. Noi di BlaBlaMamma vogliamo aiutarvi con qualche consiglio per rendere più leggera e soddisfacente la scuola per i bambini.
- Il mal di scuola non ha a che fare con la pigrizia
- Trasmettere tranquillità e fiducia
- Dare il buon esempio
- Raccontare le proprie esperienze
- Non dare troppo peso a voti e risultati
- Non solo studio
- Un po’ di shopping
Il mal di scuola non ha a che fare con la pigrizia
Sono tanti, tantissimi i bambini che almeno una volta o due nel corso dell’anno scolastico si sentono davvero male quasi fisicamente al solo pensiero di entrare a scuola. Un episodio non è certo significativo, a chi non è mai capitato? Se questo malessere si ripete spesso, però, non va confuso con la semplice pigrizia. Soprattutto se si verifica nel primo periodo di scuola delle vacanze o all’inizio di un nuovo ciclo scolastico potrebbe trattarsi di una difficoltà ad adattarsi ai nuovi ritmi o al nuovo ambiente. In ogni caso, la cosa migliore da fare è fermarsi un attimo e parlare con il proprio bambino e magari anche con i suoi insegnanti, in modo da capire cosa non sta funzionando.
Se all’orizzonte non si intravedono problemi seri, tanto da richiedere un intervento più strutturato, potete mettere in pratica alcuni semplici comportamenti per rendere più piacevole al vostro bambino andare a scuola.
Trasmettere tranquillità e fiducia
Essere troppo apprensivi e protettivi nei confronti dei vostri figli o prevenuti e iper critici nei confronti di insegnanti e compagni non aiuterà certo il vostro bambino ad affrontare con serenità le giornate scolastiche. Cercate invece di essere partecipi e interessati alla sua giornata e a ciò che ha fatto a scuola: lasciategli la libertà di esprimere il suo parere e i suoi punti di vista, evitando di pronunciare frasi che potrebbero influenzarlo, come ad esempio affermare che la maestra è molto severa o che i suoi compagni di classe sono più o meno bravi di lui in qualcosa.
Dare il buon esempio
Il buon esempio in famiglia è la chiave di ogni cosa o quasi. Le difficoltà – a scuola, sul posto di lavoro o nella vita – sono all’ordine del giorno. A fare la differenza è il modo in cui si affrontano! Se il bimbo vede che i genitori alla prima difficoltà o al primo segno di malessere si tirano indietro o non vanno al lavoro, non solo si sentiranno autorizzati a fare la stessa cosa, ma probabilmente impareranno “sul campo” che quello è il modo giusto per affrontare questo tipo di situazione. Proviamo invece a far passare il messaggio che è normale essere intimoriti dalle sfide, ma che bisogna comunque affrontarle con coraggio e positività.
Raccontare le proprie esperienze
Il vostro bambino probabilmente rimarrà sorpreso e meravigliato nello scoprire che anche voi genitori avete avuto qualche difficoltà a scuola o che ci sono state occasioni in cui anche voi avete avuto “mal di pancia”. Raccontategli però con entusiasmo anche tante esperienze positive e divertenti che avete vissuto: condividere con lui la vostra vita da studenti lo farà sentire meno solo e probabilmente più motivato.
Non dare troppo peso a voti e risultati
A scuola bisogna andare, su questo non bisognerebbe transigere. Cerchiamo però di non dare troppo peso ai voti, né a quelli belli né a quelli brutti. In particolar modo, i brutti voti servono a capire dove c’è bisogno di migliorare, senza però esercitare sul bimbo una pressione eccessiva che, paradossalmente, lo spingerebbe a rendere ancora meno. Non esasperate la loro competitività, ma accontentatevi di un risultato meno brillante ma ottenuto in modo onesto e facendo del proprio meglio.
Non solo studio
A scuola non si va solo per apprendere regole e nozioni, ma anche per apprendere preziose lezioni di vita. I nostri bambini con il mal di scuola andranno in classe più volentieri se tra i banchi troveranno amici con cui condividere non solo le lezioni, ma anche il tempo libero. Organizzate quindi qualche momento di gioia e di gioco al di fuori delle aule scolastiche, ad esempio un bel gelato tutti insieme oppure una passeggiata nei dintorni dopo la campanella che segna la fine delle lezioni.
Un po’ di shopping
Se il vostro piccolo studente ha il mal di pancia al solo pensiero di rientrare a scuola, potete rendere questo momento più leggero scegliendo insieme il materiale scolastico che accompagnerà le sue giornata, come ad esempio pastelli, pennarelli, un contenitore per la merenda, lo zainetto preferito. Andare a scuola sarà un po’ meno faticoso!
I vostri bambini amano la scuola oppure soffrono di strani “mal di pancia” periodici? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
Nessun prodotto trovato.