Si sa, i litigi tra fratelli sono all’ordine del giorno e quasi sempre si risolvono rapidamente come sono cominciati. I genitori, però, spesso sono in dubbio sul da farsi: intervenire o lasciare che risolvano il conflitto da soli? Noi di BlaBlaMamma vogliamo approfondire la questione, cercando di capire insieme il modo migliore per gestire i litigi tra fratelli.
- Quali sono le cause dei litigi tra fratelli?
- Il ruolo dei genitori nei litigi tra fratelli
- Le regole di un “buon” litigio tra fratelli
- Come evitare che un litigio tra fratelli si trasformi in un conflitto?
Quali sono le cause dei litigi tra fratelli?
Capita spesso che i bambini giochino tranquillamente e ad un tratto cominci una furiosa litigata. Cosa può averla scatenata? Buona parte delle cause dei litigi tra fratelli dipende dall’età dei due litiganti e dalla differenza di età tra i due, ma anche dalla personalità dei fratellini. In generale, però, possiamo dire che la gelosia sia tra le più comuni cause dei litigi tra fratelli: spesso i più grandi sono gelosi delle attenzioni riservate ai più piccoli (e viceversa) e questo li porta a discutere, anche animatamente. Soprattutto i più piccoli, poi, tendono a litigare a causa di un interesse comune: il giocattolo preferito, il poter fare qualcosa per primi, il posto migliore sul divano, la possibilità di stare in braccio alla mamma.
Questi micro conflitti si innescano quasi sempre con le persone che i bambini amano di più: fratelli, amici e famigliari, con i quali hanno meno “filtri” ed esternano più facilmente le proprie emozioni. Il legame tra fratelli, poi, è particolarmente stretto e intenso e proprio per questo a volte i litigi sono particolarmente furiosi: in genere ci si sente sicuri dell’affetto dell’altro, che non potrà essere scalfito da un semplice litigio, e questo porta a “osare” un po’ di più. È anche un’occasione non solo per far crescere e maturare questo rapporto, ma anche per definire meglio se stessi e ad esternare ciò che si pensa senza filtri. Crescono anche le competenze e le modalità relazionali, che poi potranno essere utilizzate anche al di fuori della famiglia.[ 1 ]
Il ruolo dei genitori nei litigi tra fratelli
Intervenire o non intervenire? È il dubbio amletico di moltissimi genitori quando sentono le urla di un litigio tra i figli. Il ruolo del genitore non dovrebbe essere tanto quello di “giudice” che dà ragione all’uno o all’altro e imponga una soluzione, quanto di mediatore: aiutarli a dialogare e a confrontarsi, risolvendo con calma i propri conflitti e trovando un accordo, è di sicuro più difficile, ma costituirà un prezioso insegnamento per il futuro, che darà ai bimbi la capacità di gestire serenamente un conflitto. In questo senso le liti tra fratelli possono anche essere un bene: è l’occasione per mettersi alla prova e imparare a confrontare idee diverse nel rispetto di sé e dell’altro. Comunicare, confrontarsi e infine giungere ad un accordo in genere è un’esperienza più gratificante di un litigio fine a se stesso!
Le regole di un “buon” litigio tra fratelli
Tra fratelli litigare fa parte del gioco, ma bisogna cogliere l’occasione per insegnare loro a “litigare bene”, rispettando la persona che si ha di fronte. Al di là del dialogo, del confronto di opinioni e del raggiungimento di un accordo, si possono stabilire delle “regole del litigio” che i contendenti devono tassativamente rispettare anche se hanno proprio perso le staffe. Queste regole dovrebbero essere:
- è vietato insultarsi;
- è vietato picchiarsi;
- è vietato rompere o danneggiare oggetti personali;
- è vietato fare scenate in un luogo pubblico.
Come evitare che un litigio tra fratelli si trasformi in un conflitto?
I litigi tra fratelli sono normali e, se gestiti bene, sono persino qualcosa che li aiuta a crescere e a ritrovarsi ancora più uniti. I genitori, però, dovrebbero evitare alcuni comportamenti che, seppure attuati in buona fede, potrebbero aggravare la situazione e dare vita a veri e propri conflitti che potrebbero scavare un solco tra i fratelli. Cosa fare, quindi?
- Evitare i paragoni tra fratelli, cosa che potrebbe gettare benzina sul fuoco. In qualsiasi rapporto tra fratelli, infatti, c’è sempre un po’ di gelosia e di competizione, ma i confronti fatti dai genitori, che sottolineano le mancanze di uno o dell’altro, possono non solo peggiorare la situazione, ma anche ferire il bambino;
- evitare di dare ragione all’uno o all’altro trovando un colpevole, soprattutto se non si era presenti alla discussione;
- evitare di responsabilizzare sempre il fratello più grande;
- creare degli spazi in cui i bambini possano avere la possibilità di giocare da soli, senza per forza interagire con il fratello o con la sorella;
- non intervenire al primo accenno di litigio, ma dare la possibilità ai bambini di gestire il conflitto da soli;
- dare il buon esempio, un aspetto spesso trascurato. I bambini osservano continuamente i genitori e li imitano in ogni atteggiamento. Capita di litigare anche tra genitori e in questo non c’è nulla di male, ma cerchiamo di dare un esempio positivo di discussione e di mediazione;
- intervenire sempre quando la discussione si fa troppo accesa e si comincia a ricorrere alla violenza, agli insulti e alle umiliazioni. Questi comportamenti non devono essere tollerati, quindi i due contendenti vanno separati e invitati a calmarsi, ognuno nella sua stanza. Si potrà riprendere la discussione in un secondo momento, con toni decisamente più tranquilli.
Voi come gestite i litigi tra i vostri figli? Vi capita spesso di dover intervenire? Raccontateci la vostra esperienza sui nostri canali social!
NOTE
1. Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, Litigi tra fratelli